Una notte inquieta avvolge Napoli, e tra le sue ombre si consuma una delle pagine più tragiche e misteriose di Un posto al sole. Palazzo Palladini sembra dormire, ma la realtà è ben diversa: Agata è tormentata da una nuova visione che le gela il sangue. Nella penombra del suo salotto, con lo sguardo fisso sulla vecchia fotografia di Assane, la donna sussurra parole a qualcuno che solo lei può vedere. Il giovane bracciante, scomparso nel nulla da giorni, le è apparso ancora. Ma questa volta il suo volto non invoca aiuto: è rassegnato, come se sapesse di non appartenere più a questo mondo.

Agata non è nuova a queste percezioni ultraterrene, ma ciò che ha visto ora è diverso. Un fiume, un albero spezzato e una scarpa solitaria nel fango. Troppi dettagli per essere solo frutto di immaginazione. Mentre l’incenso consuma i suoi ultimi sbuffi, altrove, Michele Saviani osserva la pioggia scendere dietro i vetri della radio. La mente in tumulto, ricorda ogni parola della medium. Giornalista razionale per formazione, inizia a cedere all’idea che Agata possa davvero vedere oltre. E se fosse l’unica a sapere dove si trovi Assane?

Spinto dalla coscienza e dalla frustrazione per un caso che nessuno vuole affrontare – troppi interessi, troppa omertà – Michele si presenta da Agata sotto un nubifragio. Lei lo riceve con un’espressione grave, come se lo aspettasse. Le sue parole sono chiare: ha visto qualcosa di nuovo. Un luogo preciso, una radice spezzata. La scarpa nel fango era di Assane. Il giornalista è colpito: è un dettaglio troppo reale per essere inventato. Decide di seguirla. Il giorno seguente andranno insieme là dove la visione si è manifestata.

Nel frattempo, l’oscuro potere di Gennaro Gagliotti si espande silenziosamente. Mentre Napoli dorme, lui trama nei suoi cantieri con lo sguardo gelido di chi ha già calcolato ogni mossa. In ufficio, dietro una porta chiusa a chiave, incontra Chiara Petrone. Lei ha preso una decisione irreversibile: cedere parte delle sue quote in cambio di un’alleanza pericolosa. Gagliotti la accoglie con un sorriso obliquo, consapevole di aver fatto un altro passo verso il controllo totale.

Ma il tradimento ha un prezzo. A Palazzo Palladini, Marina riceve una telefonata anonima: Chiara li ha traditi. La notizia cade come una bomba. Mentre Roberto cerca di rimanere razionale, Marina è sconvolta. Non solo perché Chiara ha facilitato l’ingresso di Gagliotti nel consiglio, ma perché ha creduto in lei. Quel che segue è una riunione carica di tensione, dove la verità esplode senza freni. Roberto si sente pugnalato, Marina umiliata. Ma Chiara è fredda: “Voi avete usato mio padre. Io ho fatto solo quello che era necessario.”

Intanto Agata e Michele si recano lungo il fiume. Le indicazioni della medium si rivelano inquietantemente accurate. In una zona isolata, tra i rovi e il fango, trovano ciò che resta di Assane. Un indumento, un odore acre, la verità che nessuno voleva scoprire. Michele si inginocchia, lo sguardo sconvolto: Assane è morto, e qualcuno dovrà rispondere di ciò. La sera stessa, Gagliotti riceve una chiamata anonima: “Lo hanno trovato.” La sua espressione si fa tesa. Sa che la sua rete di bugie rischia di crollare.

E mentre il dolore scuote le coscienze, altre tensioni si accumulano tra i personaggi principali. Gianluca ritorna a Napoli con un’aura nuova, più sicura, più misteriosa. La sua presenza sconvolge Rossella, che non sa come reagire. Il passato che credeva chiuso torna con forza. La loro sintonia è ancora palpabile, ma c’è Nunzio a osservare da lontano, consumato dalla gelosia. Il triangolo amoroso si riaccende, tra sguardi non detti e parole trattenute. Nunzio si confronta con Rossella: “Lo ami ancora?” Ma lei resta in silenzio. E quel silenzio dice più di mille parole.

Nel frattempo, Chiara affronta il peso delle sue scelte. Davanti allo specchio si domanda se ha solo cambiato carnefice. Gennaro non è uomo da clemenza, e se decidesse che lei è diventata scomoda? In città, nuove pedine entrano in scena. Elena Giordano torna per una breve visita e finisce nel mirino di Gagliotti, che la avvicina con modi galanti ma subdoli. È la figlia di Marina, e dunque un’altra pedina da usare. Il suo sorriso ambiguo nasconde un’intenzione ben precisa.

A margine di queste trame cupe, c’è Micaela, che lotta contro una delusione cocente. Scartata da un programma di danza, sente crollare il suo mondo. Ma la disperazione si trasforma in rabbia e determinazione. Davanti alla vecchia palestra del maestro Pasquale, Micaela trova il coraggio di rialzarsi. Balla con dolore, con rabbia, con speranza. Pasquale la osserva, commosso. Il fuoco è tornato. E con sé anche la voglia di vivere. Ogni sera, Micaela si allena da sola, finché un giorno il piccolo Jimmy, suo figlio, le chiede di guardarla ballare. Lei sorride. In quella danza c’è tutto: la madre, la donna, la guerriera.

Mentre fuori Napoli respira il suo dolore e i suoi segreti, a Palazzo Palladini il tempo sembra accelerare. La telefonata che avverte Marina del tradimento di Chiara ha scatenato un terremoto. Bice prepara la sua vendetta contro Lello Troncone, con un piano teatrale che promette di essere o esilarante o disastroso. Ma è il volto di Assane, visto per l’ultima volta da Agata, a segnare il momento più potente della settimana. Una vita spezzata, un crimine nascosto, e la promessa che la verità verrà a galla.

Un posto al sole si prepara così a una settimana ad alta tensione. Le maschere cadono, le alleanze cambiano, le passioni si risvegliano. E mentre la città si tinge di rosso al tramonto, una domanda aleggia su tutti i protagonisti: quanto sei disposto a sacrificare per la verità?