Cari fan di Tradimento, la settimana dal 18 al 24 maggio ci ha tenuti con il fiato sospeso! Colpi di scena mozzafiato, confronti intensi e verità inaspettate hanno trasformato per sempre il destino dei protagonisti. Se vi siete persi qualcosa, preparatevi a un riassunto imperdibile degli eventi più sconvolgenti. Pronti a scoprire come tutto è cambiato?
Tutto ha avuto inizio con un ritorno a casa tutt’altro che tranquillo. Ümit, visibilmente provato, racconta a Güzide di aver avuto un piccolo incidente a causa del traffico caotico di Istanbul. Ma non si tratta di un banale tamponamento. Alla guida dell’auto coinvolta c’è Ipek, la figlia di Sezai. Il dettaglio inquietante? La macchina che guida è fin troppo lussuosa per una ragazza della sua età, e Ipek si rifiuta di coinvolgere l’assicurazione, liquidando l’accaduto con troppa fretta. Güzide resta senza parole, soprattutto quando Ümit le mostra le foto scattate di nascosto: la targa, la macchina e il volto di Ipek. Un sospetto si insinua tra i due fratelli… che vita conduce davvero la giovane? E cos’altro sta nascondendo?
Nel frattempo, in un’altra parte della città, la tensione sale tra Karaman e Nazan. Il confronto tra i due è inevitabile. Karaman, senza più maschere, ammette i suoi sentimenti. Ha cercato di lottare contro ciò che prova, ma ha fallito. Nazan è scossa, le sue certezze si sgretolano. Quando Karaman lascia la stanza e si avvicina alla piscina, trova lì Öylum, seduta in silenzio. Il momento tra loro è carico di emozioni non dette. Karaman cerca un segnale, una parola che lo spinga a restare, ma Öylum è chiara: la sua priorità ora è il figlio Jan. Non c’è spazio per altro. Si alza e rientra in casa, lasciando Karaman solo e distrutto. Nazan, osservando la scena da lontano, percepisce il dolore dell’uomo e ne resta colpita.
Ma la vera devastazione è dentro Öylum. Rientrata nella sua stanza, la donna si lascia andare alle lacrime. Sfoglia vecchie foto sul cellulare, e il passato con Tolga riaffiora, intenso e doloroso. Anche Selin, da un’altra parte, è sopraffatta dai ricordi. Stringe tra le mani le foto del suo matrimonio con Tolga. Quando l’uomo entra nella stanza, lei finge di dormire. Si sdraia accanto a lei, ma tra i due c’è una distanza incolmabile, fatta di silenzi e rimpianti.
Il giorno seguente, Karaman prende una decisione: se ne va da Istanbul. Fa la valigia in fretta, ma prima di partire si volta per dare un ultimo sguardo alla villa. Öylum lo osserva da lontano. Nessuno dei due dice una parola, ma i loro sguardi raccontano tutto. Karaman sale in macchina e si allontana, portando con sé un cuore infranto.
Nel frattempo, Zelis si nasconde. Con cappello calato sugli occhi e occhiali da sole, cerca di passare inosservata in un negozio di periferia. Ma qualcuno l’ha riconosciuta. Il vecchio negoziante fa una chiamata non appena lei esce.
Karaman, ormai in viaggio, trova qualcosa di strano nella sua macchina: una busta sul sedile. Dentro c’è un ritaglio di giornale che lo turba profondamente. Intuisce che qualcosa di più grande si sta muovendo.
Intanto, Mualla riceve una chiamata: Zelis è stata localizzata. La donna si trasforma. Ordina a Ensar di prepararsi e insieme escono, determinati a trovare la fuggitiva. Ilknur, rimasta sola, è paralizzata dalla paura. Sente che il momento tanto temuto è arrivato.
Zelis è al porto, in attesa di qualcosa o qualcuno. Ma al posto della salvezza arrivano due auto a tutta velocità. Zelis capisce subito che è stata trovata. Gli uomini di Mualla la circondano e Anar la immobilizza. Mualla le si avvicina con uno sguardo carico di disprezzo. La accusa di tutto il male fatto a Beran. Zelis, tremante, sorprende tutti: tira fuori una pistola e la punta contro Mualla. Ma la donna resta immobile, fredda, impassibile. Le ricorda la notte in cui tutto è iniziato, quando Zelis ha sparato a sua madre.
Ensar approfitta della distrazione e riesce a disarmare Zelis. Mualla prende l’arma e, con passo deciso, la punta alla testa della ragazza. Tutti trattengono il respiro. Ma invece di premere il grilletto, spara due colpi in aria. Il rumore è assordante. Zelis cade a terra per lo spavento.
Proprio in quel momento, un taxi si ferma di colpo. Ne scende Ilknur, trafelata, urlando. Corre verso la figlia, supplica Mualla di fermarsi. Ma Ensar la blocca. Mualla non abbassa la pistola. Il suo volto è una maschera di dolore e rabbia.
Poi, sul posto arrivano anche gli uomini del clan. Selamet, il loro leader, le suggerisce di non sporcarsi le mani, che a vendicare Beran penseranno loro. Ma Mualla rifiuta. Questo per lei è personale.
Ilknur, disperata, si fa avanti con un’offerta che gela tutti: è disposta a morire al posto della figlia. È un gesto straziante, ma pieno d’amore. Mualla la guarda. E per un istante, qualcosa nei suoi occhi cambia.
Conclusione:
Settimana dopo settimana, Tradimento alza la posta in gioco. Le emozioni sono sempre più forti, le decisioni più drammatiche, i personaggi sempre più in bilico tra redenzione e vendetta. Il riassunto dal 18 al 24 maggio ha mostrato come ogni azione abbia delle conseguenze, e come l’amore – anche quello più disperato – possa cambiare il destino di tutti. Non perdetevi i prossimi episodi. Perché a Tradimento, nulla è mai davvero finito…