Le tensioni raggiungono l’apice nella nuova esplosiva puntata di Tradimento. Un episodio drammatico, in cui vecchi segreti esplodono, relazioni vengono messe a dura prova e Oylum prende una decisione che potrebbe cambiare per sempre il suo destino e quello del piccolo Can.
Tutto comincia con l’attesissimo incontro tra Tarik, Guzide e Necati, che si svolge sotto gli occhi di una folla in fermento. Ma l’attenzione si sposta subito su Dundar, il giovane carismatico che viene accolto come un eroe politico. La folla lo acclama, i cori si alzano e l’entusiasmo è palpabile. Tarik lo osserva con occhi pieni di un’emozione ambigua: riconosce in lui un’energia magnetica che gli ricorda se stesso. Guzide, invece, lo guarda con timore. Entrambi si chiedono se il giovane davanti a loro possa essere il figlio scomparso tanti anni prima.
Dundar prende la parola e infiamma la folla con parole di rinnovamento e speranza. Il pubblico lo osanna, ma Tarik e Guzide sono lì con un obiettivo ben preciso: sapere la verità. Necati arriva e cerca di prendere tempo quando Guzide chiede un test del DNA. Dundar, ancora ignaro della loro intenzione, si avvicina e si presenta con educazione. Guzide gli chiede un momento in privato, ma il giovane, sotto pressione, reagisce con freddezza. Tarik, stanco di aspettare, decide di rompere il silenzio: rivela pubblicamente che Dundar potrebbe essere il figlio scomparso nel luglio del 1998.
Le sue parole scatenano un’esplosione emotiva. Dundar si rivolta contro di loro, accusandoli di manipolazione e di essere pedine nelle mani dei suoi nemici. Li accusa di voler infangare la memoria della sua famiglia. La folla, già infiammata, si ribella: insulti, grida, caos. Guzide tenta disperatamente di farsi ascoltare, ma ormai è tardi. Dundar domina la scena, lasciando Tarik e Guzide completamente isolati. La situazione degenera in rissa quando un sostenitore di Dundar insulta Tarik e quest’ultimo reagisce. Il parapiglia che segue li costringe a fuggire, senza il DNA tanto desiderato. Le loro speranze si infrangono in pochi istanti.
Nel frattempo, a Istanbul, Yessim e Umit festeggiano l’apertura del loro nuovo ufficio. Il clima è sereno e pieno di soddisfazione. Zeinep propone di abbellire l’ambiente con alcune orchidee della serra di Guzide, ma Yessim si oppone temendo di urtarla. Alla fine, Zeinep porta due quadri dipinti da Guzide stessa, che incantano Yessim per la loro delicatezza.

A Esmeli, Tarik e Guzide si rifugiano in una locanda. Tarik porta ancora i segni della rissa. Guzide si assume la colpa, ma Tarik le risponde che rifarebbe tutto pur di proteggerla. Necati arriva, dispiaciuto, ma viene accolto con freddezza. Viene accusato di non averli avvertiti del pericolo che correvano. Necati promette di aiutarli a ottenere il DNA, ma Guzide, stremata e delusa, dichiara che per lei la questione è chiusa.
Più tardi, in una piccola taverna, Sezai si confronta con Ozan. Confessa il proprio tormento per la frattura con Guzide, mentre Ozan, pur comprendendo, difende la reazione della madre. La verità emersa è troppo dolorosa da ignorare. Ozan rivela quanto sia stato difficile per lui scoprire che una minaccia così grave veniva da una persona a loro vicina. Sezai si mostra distrutto e chiede il suo aiuto per provare a riconciliarsi con Guzide. Ozan, seppur amareggiato, lo ascolta.
Intanto, Oylum torna alla villa con il piccolo Can tra le braccia. Nota i vestiti nuovi che Karaman ha comprato per il bambino e, in preda all’indecisione, prende più volte in mano il cellulare per chiamarlo, ma poi rinuncia. Karaman, impegnato in una riunione, è turbato da un’immagine che continua a tormentarlo: ciò che ha visto alla stazione di polizia lo ha scosso profondamente. Quando vede il nome di Oylum sul telefono, decide di non rispondere. Una scelta che lascia Oylum amareggiata e sempre più distante. Lei si chiede se riusciranno mai a chiarirsi, se Karaman non è nemmeno disposto a risponderle.
Alla villa di Mualla, l’atmosfera si fa tesa. Oylum entra in cucina con il volto segnato dalla tristezza e chiede solo del tè per Can, rifiutando la cena. Mualla e Nazan cercano di capire cosa stia accadendo. Mentre Mualla ipotizza un litigio con un’amica, Nazan sospetta che la causa del malumore sia Karaman. Ma Ilknur, rimasta sola con Osnur, confida il suo sospetto: quello è il volto di una donna che ha scoperto un tradimento. Osnur non è d’accordo: è certa che Karaman ami sinceramente Oylum e che non la tradirebbe mai. Invita quindi Ilknur a non alimentare pettegolezzi.
Ma la verità è che Oylum è stanca. Delusa da promesse mancate, soffocata da una relazione fatta di silenzi e mezze verità, ha deciso di prendere in mano la propria vita. E lo fa nel modo più eclatante: lascia Karaman, abbandonando la villa con Can tra le braccia. La sua figura si allontana silenziosa nella notte, segnata da una dignità ferita ma risoluta. Il dolore che porta dentro si trasforma in forza, mentre cerca una nuova direzione per sé e per suo figlio.
La puntata si chiude con un silenzio carico di significato. Oylum ha voltato pagina, e Karaman, ancora ignaro della sua decisione, si troverà presto di fronte a una verità che potrebbe devastarlo. La donna che ama se n’è andata… e stavolta, potrebbe non tornare.