Nelle prossime puntate di Tradimento, la narrazione prenderà una piega inaspettata, lasciando momentaneamente da parte conflitti familiari e rivalità personali, per dare spazio a un’iniziativa che promette di cambiare profondamente i rapporti tra i protagonisti. Kahraman, figura chiave della serie, sorprenderà tutti con una proposta tanto ambiziosa quanto umanitaria: costruire un ospedale pediatrico nella cittadina dove è cresciuto, un luogo che da troppo tempo soffre la mancanza di strutture sanitarie adeguate.

La scelta di dare vita a un progetto di tale portata non è solo dettata dal desiderio di restituire qualcosa alla sua terra d’origine, ma anche dalla volontà di dimostrare il proprio valore al di là delle dinamiche familiari. Kahraman, infatti, decide di coinvolgere in prima linea Ozan, il fratello di Oilum, affidandogli la gestione tecnica e ingegneristica dell’intera opera.

Ozan, ingegnere stimato nel settore edile, ha già alle spalle diversi cantieri di successo. Tuttavia, la sua nomina suscita qualche tensione. Non passa inosservato, infatti, il legame con Oilum, alimentando dubbi su possibili favoritismi. Ma Kahraman è pronto a fugare ogni sospetto: quando si presenta nello studio di Ozan con planimetrie e documentazione urbanistica, è chiarissimo. “Non ti ho scelto per il tuo rapporto con Oilum. Il tuo curriculum parla da solo. Ho bisogno di un ingegnere capace, non di un parente.”

Questo approccio diretto conquista Guzzide, madre protettiva che da tempo osserva con cautela le persone vicine ai suoi figli. Il fatto che Ozan venga riconosciuto per il suo valore professionale e non per la sua parentela con Oilum le fa riconsiderare l’immagine che ha di Kahraman, vedendolo finalmente come una figura più sincera e trasparente.

Nel corso dell’incontro, Kahraman affida a Ozan un dettagliato dossier contenente dati demografici, studi di fattibilità e una prima bozza di bilancio. Spiega che l’ospedale avrà un reparto di pronto soccorso, alcune decine di posti letto e soprattutto un’ala pediatrica, vitale per la comunità locale. I finanziamenti iniziali arriveranno da una fondazione privata, ma per realizzare tutto serviranno partner tecnici competenti e rispettosi delle scadenze.

Ozan ascolta attentamente e apprezza la chiarezza del progetto, ma non accetta alla leggera. È consapevole che una tale opera richiederà un team multidisciplinare di architetti, strutturisti e consulenti sanitari. Tuttavia, riconosce anche l’importanza sociale dell’iniziativa e dichiara la propria intenzione di valutare il coinvolgimento dei colleghi di fiducia: “Se mi impegno, voglio essere certo di poter rispettare tempi e standard.” Parole che ottengono un cenno d’approvazione da parte di Kahraman.

La notizia del progetto si diffonde rapidamente tra i membri della famiglia. Guzzide inizia a vedere nella collaborazione tra Kahraman e Ozan un’opportunità di riscatto per il giovane ingegnere, ancora ombreggiato dagli scandali legati a Zelis. Anche Oilum accoglie positivamente la novità: il fatto che Kahraman abbia scelto il fratello esclusivamente per il suo talento è un segnale di grande rispetto, che rafforza ulteriormente il loro legame.

Le successive puntate accompagneranno lo spettatore nei primi passi concreti del progetto: sopralluoghi nel terreno prescelto, incontri con le autorità locali, prime bozze di disegni firmati da Ozan. Sebbene le tensioni familiari continuino a serpeggiare, la costruzione dell’ospedale offrirà un terreno neutro di collaborazione, un’occasione per ridefinire le alleanze su obiettivi comuni piuttosto che su vecchie rivalità.

Nel frattempo, anche il rapporto tra Kahraman e Oilum giunge a una svolta. Dopo mesi di complicità e sostegno reciproco, Kahraman decide di fare il grande passo: durante una cena romantica in uno dei ristoranti più raffinati di Istanbul, le chiede di sposarlo. Con voce emozionata, le promette che farà di tutto per ottenere il divorzio tra lei e Behram. Quello che Kahraman non sa, però, è che Behram è già morto da tempo. Nonostante l’ingenuità della promessa, Oilum è toccata dalla sua sincerità e accetta la proposta. I due cominciano così a immaginare una cerimonia semplice, intima, lontana dagli eccessi.

Oilum, felice ma anche ansiosa, decide di confidarsi con la madre. Durante un momento di calma, madre e figlia parlano nel salotto di casa. Oilum racconta quanto Kahraman sia stato fondamentale per aiutarla a ritrovare la fiducia dopo i drammi vissuti con Tolga e Mualla. Guzzide, seppur ancora diffidente verso la famiglia di Clelyi, resta colpita dalla luce negli occhi della figlia e le dà la sua benedizione, convinta che questa volta sia davvero una scelta dettata dal cuore.

Parallelamente, Ozan vive un momento di rinascita professionale. Un suo progetto ingegneristico, sviluppato con il supporto della Holding di Oltan, riceve un prestigioso premio nazionale per l’innovazione e la sostenibilità ambientale. Alla cerimonia di premiazione, Ozan invita tutta la famiglia, desideroso di condividere il suo successo. Yesim e la piccola Oiku partecipano con entusiasmo, pronte a sostenere Ozan e a rendergli omaggio.

Tuttavia, la serata non sarà priva di colpi di scena. Tarik, non invitato, decide di presentarsi comunque, mosso da orgoglio e risentimento. Scopre che Sezai, invece, è stato onorato ufficialmente. Furioso, Tarik inscena una scenata durante la cerimonia, costringendo la sicurezza ad allontanarlo con discrezione. Ozan, seppur dispiaciuto, mantiene il controllo e sale sul palco per ritirare il premio. Con parole sentite, ringrazia la famiglia e dedica una menzione speciale a Guzzide e a Oltan, che ha sempre creduto nel progetto.

La serata si conclude con un brindisi in famiglia. Mentre tutti celebrano, Oilum ricorda a Kahraman che mentre lui applaude il fratello, lei sta scegliendo l’abito da sposa. Le loro vite sembrano finalmente incamminate verso un futuro sereno, nonostante i molti segreti che ancora avvolgono entrambe le famiglie.

Ma c’è di più. L’arrivo burrascoso di Tarik ha un effetto inaspettato su Kahraman. Colpito dalla calma e dalla fermezza con cui Ozan ha gestito la situazione, Kahraman si convince definitivamente: è lui l’uomo giusto a cui affidare l’ospedale. Pochi giorni dopo lo invita a pranzo in un ristorante appartato per discutere la nuova visione: un ospedale con pronto soccorso, reparto maternità, sale per telemedicina, e soprattutto, senza interferenze né politiche né familiari. “Ti voglio per le tue competenze, non perché sei il fratello di Oilum”, gli dice chiaramente.

Ozan accetta, ma solo dopo aver ricevuto garanzie di piena autonomia sul budget e sulla tempistica. Così inizia una nuova pagina per entrambi. Un’alleanza professionale che potrebbe cambiare per sempre le sorti della loro città — e delle loro famiglie.