Nel panorama cinematografico italiano degli anni Ottanta, Tradimento emerge come una vivace opera di dramma popolare e musical napoletano che fonde sentimenti forti, musica sentita, e ambientazioni tipiche della Napoli più autentica. Diretto da Alfonso Brescia e interpretato da un cast di grandi volti del teatro e della canzone partenopea—su tutti Mario Merola, Nino D’Angelo e Ida Di Benedetto—il film aspira a catturare l’anima e le contraddizioni della società napoletana, tra umanità, perdono e riscatto WikipediaWikipediamovieplayer.it.
Trama: passione, gelosia… e… brodo di polipo!
Al centro della storia troviamo Gennaro La Monica (interpretato da Mario Merola), venditore ambulante abusivo di brodo di polipo, e Carmela (Ida Di Benedetto), la moglie che lavora dietro il bancone di un chiosco di bibite. Insieme hanno una figlia, Titina, e vivono insieme alla madre di Gennaro, Assunta, e alla cognata Rosalia—una famiglia numerosa, affiatata e laboriosa, ma costantemente sotto pressione Wikipedia.
Il clima è sereno finché l’ombra della camorra—con richieste di pizzo—comincia a farsi pesante. Carmela, disperata, si rivolge a un avvocato losco per chiedere aiuto… ma lui tenta di approfittarsene, strappandole addosso un lembo di vestito durante una colluttazione. La situazione precipita: alludendo a un possibile tradimento, il boss Ruoppolo mostra a Gennaro quel pezzo di stoffa, provocando gelosia, rabbia e il carcere per il marito. Vittima di un tragico equivoco, Gennaro scaccia Carmela, convinto della sua infedeltà Wikipediamovieplayer.it.
Eppure è un lieto fine a dominare il film: le incomprensioni si risolvono, Gennaro torna a casa, Rosalia si fidanza con Nino (Nino D’Angelo)—ormai redento—e la famiglia si ricompone con tenerezza e affetto ritrovato Wikipediamovieplayer.it.
La colonna sonora: canto, passione… con Merola e D’Angelo
La musica è essenza vitale di Tradimento. Mario Merola interpreta diverse canzoni-simbolo: Acquarello napoletano, Ndringhete ndrà e la title track Tradimento (musica di Eduardo Alfieri, testo di Salvatore Palomba). Nino D’Angelo contribuisce con brani come Ballammo e Che si pè me—componendo un mosaico sonoro dal forte impatto emotivo WikipediaWikipedia.
È una colonna sonora che canta l’anima del popolo napoletano—tra dolore, speranza e quel senso di riscatto che solo la musica sa comunicare. Il film non è solo un dramma familiare, ma anche uno spettacolo di canto e sentimento vivo, immerso nella cultura partenopea.
Il cast: cuori in scena
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Mario Merola nei panni di Gennaro—interpreta con autenticità, conferendo dignità e passione al suo ruolo. La sua presenza è emblema della napoletanità melodrammatica Wikipediamovieplayer.it.
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Ida Di Benedetto interpreta Carmela: una madre e moglie forte, incastrata in situazioni che scavalcano ogni barriera della fragilità umana Wikipedia.
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Nino D’Angelo, qui coinvolto sia come attore che come cantante, interpreta Nino Esposito, figura di redenzione e amore giovane, perfetta controparte romantica per la cognata Rosalia Wikipediamovieplayer.it.
Il cast secondario, con Antonio Allocca e altri volti noti, contribuisce a ricreare un universo familiare affollato, vivo, quotidiano.
Atmosfera e ambientazione: una Napoli umile e sentita
Le ambientazioni—tra vicoli, bancarelle e il mare di Napoli—dipingono una città dai contorni nostalgici, ma vera. La scelta di location autentiche esalta la dimensione realistica e popolare della storia, che parla più con i silenzi, le scene di strada, gli scorci quotidiani, che con i dialoghi aulici movieplayer.it.
Così, Tradimento non è solo una storia di tradimento e riappacificazione, ma anche un affresco sociale: le difficoltà dell’illegalità, la prepotenza della camorra, la dignità dei piccoli commercianti.
Accoglienza e riflessioni nell’Italia del cinema popolare
Il film riscosse un successo di pubblico, piazzandosi tra i 100 film più visti della stagione 1982‑83 in Italia Wikipedia. Un risultato che conferma come il pubblico italiano—specialmente in quegli anni—fosse legato a storie di famiglie semplici, dove la musica e i sentimenti vulnerabili restano potenti strumenti di empatia e identificazione.
Inoltre il genere “sceneggiata” di cui Tradimento fa parte aveva un forte richiamo culturale nelle regioni del Sud, e in particolare in Campania. Il pubblico ritrovava nelle sue note e nei suoi temi—onore, famiglia, amore—i propri valori, amplificati sullo schermo.
Conclusione: una festa di cuori, note e felicità ritrovata
Tradimento (1982) è un film che non fa sconti alla semplicità, ma anzi la celebra in ogni fotogramma: una storia di dolore, gelosia, ma anche di perdono, amore familiare, e melodramma musicale. La regia di Alfonso Brescia regala momenti di grande pathos, supportata da performances coinvolgenti di Merola, D’Angelo, e Di Benedetto.
Quello che resta dopo il film è la sensazione che, anche quando il tradimento—vero o presunto—minaccia di distruggere tutto, l’amore, la sincerità del canto, e la forza della famiglia possono ricostruire ponti, riparare ferite… e restituire dignità alla vita.
In sintesi: punti chiave
Aspetto | Dettagli |
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Anno e regia | Tradimento (1982), di Alfonso Brescia |
Genere | Drammatico, musicale, “sceneggiata” napoletana |
Trama | Famiglia sotto pressione da strozzini e camorra; falsa accusa di infedeltà; carcere, incomprensioni… ma lieto fine |
Cast | Mario Merola, Ida Di Benedetto, Nino D’Angelo |
Colonna sonora | Canzoni popolari e melodiche, eseguite da Merola e D’Angelo |
Ambientazione | Napoli autentica, quotidiana, di vicoli e chioschi |
Recezione | Successo al botteghino; popolarità tra il pubblico del Sud Italia |