L’atmosfera a La Promessa si fa sempre più densa di tensioni, emozioni contrastanti e scelte dolorose. Al centro di questo turbine emotivo troviamo Leocadia, interpretata con straordinaria intensità da Isabel Serrano, alle prese con una crisi che minaccia di far crollare tutto ciò in cui ha sempre creduto. Il punto di rottura arriva quando sua figlia Ángela prende una decisione inaspettata: occuparsi personalmente del piccolo Andrés, assumendo ruoli che, secondo Leocadia, spettano esclusivamente alle domestiche.

Un gesto che molti giudicherebbero nobile, materno, generoso. Ma per Leocadia rappresenta un affronto diretto alle convenzioni sociali e familiari che lei ha sempre difeso con tenacia. Per lei, la reputazione è tutto: una colonna portante della propria identità. Vedere la figlia impegnata in compiti che ritiene “indegni” per il loro status sociale la getta nel panico. La sua dignità, costruita su apparenze e decoro, rischia di sgretolarsi davanti agli occhi della servitù e degli aristocratici che popolano il palazzo.

La performance di Isabel Serrano dà vita a questo conflitto interiore con straordinaria delicatezza e potenza. Ogni sguardo, ogni gesto di Leocadia è intriso di dolore, paura e rigidità. Ama sua figlia, ma teme più di tutto il disonore. Tuttavia, Ángela non cede. Determinata, forte, piena di convinzione, sfida le rigide regole materne e rifiuta di farsi sottomettere da una morale che sente ormai superata. La sua scelta non è solo un atto di amore, ma una dichiarazione di indipendenza.

Ma mentre il dramma familiare esplode, altre trame si intrecciano, arricchendo la narrazione con colpi di scena, speranze e nuovi pericoli. La medicina fa un miracolo: l’arrivo del dottor Guillem porta sollievo a Catalina e Adriano, che finalmente vedono un miglioramento nella salute della piccola Rafaela. Dopo giorni di disperazione, finalmente la bambina reagisce positivamente alle cure. Tuttavia, la gioia non cancella la rabbia: entrambi i genitori restano fermi nella volontà di ottenere giustizia per le negligenze commesse dal barone dei Valladares.

Mentre la speranza rinasce in infermeria, un nuovo mistero inquietante si insinua nel cuore del palazzo: la scomparsa del padre Samuel. María Fernández, allarmata, chiede a Catalina di contattare il vescovado, ma la risposta getta tutti nello sconforto: il sacerdote non si è mai presentato all’appuntamento previsto. Petra, sempre attiva e curiosa, cerca indizi per conto proprio, ma ogni sforzo risulta vano. L’ombra dell’ignoto cresce, e l’ansia si diffonde tra gli abitanti della tenuta.

Nel mondo della servitù, intanto, i conflitti si moltiplicano. Cristóbal continua con la sua politica di controllo e disciplina, inasprendo le regole e sorvegliando ogni movimento dei dipendenti. Petra non accetta di buon grado queste nuove misure e il clima si fa teso. Curro, reduce da scontri accesi con Lorenzo, è sotto osservazione e rischia il licenziamento. Per fortuna, può contare sull’appoggio di Pía e Loe, che lo consigliano e lo aiutano a difendersi.

Nel mezzo di tutto ciò, Leocadia si sente accerchiata. Ogni decisione presa da Ángela, ogni tensione nel personale, ogni scomparsa improvvisa o sospetto minano il fragile equilibrio che ha faticosamente costruito. La sua autorità, la sua eleganza, il suo senso dell’ordine… tutto sembra scivolarle tra le dita. Ma lei non molla. Si aggrappa con tutte le forze alla facciata di perfezione che rappresenta la sua identità, anche se ciò significa chiudere gli occhi davanti alla verità.

Ma Ángela non è più disposta a obbedire. Anzi, va oltre: si imbarca in un’indagine rischiosa per smascherare il capitano De La Mata, sospettato di essere coinvolto in affari loschi. Le sue ricerche la conducono a personaggi potenti e pericolosi come il marchese di Andújar e il duca di Carril. Si tratta di una rete criminale ben più ampia di quanto si potesse immaginare. Pía e Curro, preoccupati per la sua incolumità, la esortano alla prudenza. Ma Ángela è determinata: vuole giustizia, anche a costo di sfidare sua madre e mettere a rischio la propria vita.

Nel frattempo, in un angolo più intimo della tenuta, Santos affronta finalmente suo padre Ricardo. In un momento carico di emozione, gli rivela che sua madre Ana lo ha usato per vendicarsi, per ferirlo. Ricardo, lontano dall’arrabbiarsi, si mostra comprensivo e affettuoso. Ma Santos ha ancora rancore. In particolare, ce l’ha con Pía, che considera responsabile dell’intromissione nella sua vita privata. Il suo risentimento è silenzioso, ma profondo, e minaccia di esplodere da un momento all’altro.

In netto contrasto con queste vicende drammatiche, nel capannone si respira un’aria più leggera. Manuel, Enora e Toño festeggiano il successo del nuovo motore, simbolo di innovazione e progresso. In un momento di euforia, Toño si apre con Manuel e gli confida i propri sentimenti per Enora. Confessa anche che la giovane sembra ricambiare l’interesse, aprendo la porta a una nuova potenziale storia d’amore all’interno della tenuta.

Così prosegue La Promessa, un intricato mosaico di passioni, segreti, lotte e tradimenti. Al centro, Leocadia, figura austera e severa, cerca disperatamente di mantenere la reputazione della sua famiglia, mentre il mondo attorno a lei cambia con una rapidità che non riesce più a controllare.

Con la sua interpretazione, Isabel Serrano restituisce al pubblico una donna dilaniata tra dovere e sentimento, tra orgoglio e amore materno. E mentre i misteri si infittiscono e le verità nascoste vengono a galla, La Promessa resta fedele alla sua essenza: un dramma familiare intenso, dove nulla è mai come sembra e dove l’apparenza è spesso l’ultima armatura prima della rovina.