Il buio avvolge ogni cosa nell’Episodio 38 de La Promessa, ma nulla è oscuro come l’animo di Melek, spezzata dalla verità che scopre sul fratello. Ogni parola che sente su di lui è una pugnalata che lacera la sua anima. In lei non resta spazio per il dolore, ma solo per un desiderio cieco e feroce: vendetta. Si lancia in auto verso la villa dei Sanalan, guidata solo da un istinto primordiale. Quando Chihan le apre la porta, lui è ancora convinto di avere il controllo, ma Melek non è più la donna che conosceva: nei suoi occhi c’è solo buio. Un attimo dopo, tre spari rompono il silenzio della notte. Chihan cade a terra, colpito, il sangue macchia il suolo. Melek resta immobile, la pistola ancora fumante in mano. Poi fugge, terrorizzata, come se potesse scappare da ciò che ha fatto.

L’eco degli spari attira Harika, Esat e Bunjamin, che si precipitano sulla scena. Trovano Chihan a terra, morente. Bunjamin gli cerca il polso e scopre che, incredibilmente, è ancora vivo. Parte una frenetica corsa contro il tempo: Harika chiama un’ambulanza, Sevilai tenta disperatamente di fermare l’emorragia. Nel frattempo, Melek vaga come un fantasma per le strade, oppressa dal panico. Sa che rischia il carcere e la separazione definitiva da suo figlio. Il rimorso la travolge.

All’ospedale, Nuh – ancora debilitato – sussurra un solo nome: “Melek”, convinto che sua sorella sia in pericolo. Intanto, Sumru, ignara del dramma che si è appena consumato, cerca di riportare un briciolo di normalità invitando tutti a cena. Ma nessuno risponde. Le loro vite sono già cambiate per sempre.

Altrove, la vendetta si abbatte su Zera ed Enise. Samet e Hikmet le affrontano con una crudeltà spietata: accusano Enise di aver accolto Sumru e di aver così disonorato la famiglia. Poi arriva la sentenza: Harika non è figlia di Samet. Zera ed Enise si oppongono, ma Samet non si ferma. Ordina la demolizione della loro casa. Un escavatore sfonda le pareti. Enise lo supplica di fermarsi. Samet, glaciale, pretende la resa totale. Solo quando sente Enise rinnegare Sumru, dà l’ordine di arrestare la distruzione. Ma è troppo tardi. La casa non esiste più.

Contemporaneamente, in un ospedale, Chihan viene trasportato in sala operatoria. Sevilai mente ai soccorritori dicendo di essere sua moglie per potergli restare accanto. Harika tenta di seguirla ma viene bloccata da Esat, che con freddezza le ricorda chi è la sua vera famiglia. Intanto, Samet riceve la notizia dello sparo e corre all’ospedale. Vuole sapere la verità, ma Bunjamin gli dà una risposta inquietante: le telecamere mostrano che Melek è entrata nella villa prima degli spari e uscita subito dopo. Tutti gli indizi portano a lei.

Melek intanto è distrutta. Si rifugia su un ponte, tormentata dall’idea del suicidio. Sta per gettarsi quando un foglio le cade dalla tasca: è un’ecografia. Dentro di lei c’è una nuova vita. Quel bambino le dà la forza per tornare indietro. Promette che sopravvivranno insieme.

Alla villa Sanalan, Nihayet affronta Bunjamin, sempre più arrogante. Vuole sapere la verità su Melek e Nu, ma ottiene solo sospetti: per Bunjamin, i due sono sempre stati pedine di Tassin. Canan rincara la dose: Melek ha sempre agito per conto di Tassin. Nihayet, devastata, li rinnega ancora una volta. Ma stavolta non intende restare a guardare. Con un pugno sul tavolo giura che tutti pagheranno.

Intanto, Sumru viene cacciata dall’ospedale dalla famiglia Sanalan, accusata di essere la causa di tutto. Anche i suoi figli, Esat e Harika, le voltano le spalle. Le chiedono la verità sul loro padre, ma Sumru nega tutto. Quando Hikmet rivela che il DNA ha dimostrato che Samet non è il padre di Harika, Sumru esplode. Accusa tutti di ipocrisia e minaccia di denunciarli. Samet, però, la caccia senza pietà. La famiglia è unita nel rifiuto verso di lei.

Nel frattempo, Melek decide di costituirsi. Entra nel commissariato, pronta a confessare. Ma all’improvviso Tahsin la raggiunge e la blocca. Con sangue freddo, mente al commissario dicendo che Melek ha solo preso la sua auto senza permesso. Melek, intimorita, conferma. Il commissario, sospettoso, osserva entrambi, ma per ora non può far altro che archiviare l’episodio. Melek esce dal commissariato con la consapevolezza che Tahsin ha appena cambiato tutto. L’ha salvata, sì, ma ora è nelle sue mani.

All’ospedale, la tensione è alle stelle. Samet e Hikmet attendono notizie sull’operazione di Chihan. Harika piange disperata tra le braccia di Samet, nonostante tutto. Esat è gelido con la madre e con Sumru, che è riuscita a raggiungere l’ospedale, ma viene respinta con rabbia da tutti. Hikmet la accusa apertamente, Harika la blocca chiedendo la verità su suo padre. Quando Sumru viene smentita, perde il controllo e accusa tutti, poi fugge via, promettendo che pagheranno per come l’hanno trattata.

L’episodio si conclude con Chihan ancora in sala operatoria, la famiglia in frantumi e Melek sull’orlo dell’abisso, ma decisa a combattere per la vita dentro di sé. Tassin, intanto, osserva tutto, pronto a intervenire ancora, e forse a riscrivere i destini di tutti.