Inizia una nuova settimana di Tradimento, e questa volta le emozioni non solo colpiscono, ma travolgono ogni certezza. I giorni dal 4 all’8 maggio racchiudono una valanga di rivelazioni, confronti, accuse e lacrime che scuoteranno gli equilibri già fragili tra amore, vendetta e orgoglio. Preparatevi, perché ciò che accade in questi episodi cambierà per sempre il destino dei protagonisti.

Dall’altra parte della città, Ozan è in fermento. Sta per iniziare il suo primo giorno nella nuova società e si veste con cura, cercando di nascondere la tensione che gli serra lo stomaco. Ma proprio quando tutto sembra andare per il meglio, Zelish entra nella stanza e con dolce fermezza gli confida il desiderio di entrare anche lei nella società. Ozan rimane spiazzato. L’idea di condividere con lei un progetto così impegnativo lo mette in crisi. Non è pronto, o forse non è ancora sicuro che quella sia la scelta giusta per entrambi.

Nel frattempo, Tarik si trova nel suo ufficio insieme ad Azra. Con tono affettuoso ma fermo, le chiede se ha intenzione di andare a trovare sua madre. Le propone di accompagnarla lui stesso, forse nel tentativo di sanare una frattura che continua a sanguinare nel silenzio. A casa di Tarik tutto sembra tranquillo. Nessuno immagina la tempesta interiore che sta vivendo Oilum. A colazione, mentre la famiglia è raccolta in soggiorno, Ozan annuncia che Zelish entrerà a far parte della società. Vuole che Tarik approvi la sua scelta, ma l’uomo lo sorprende con una risposta glaciale: “Ormai la società è tua. Se la vuoi con te, va bene.”

Jessim, però, non riesce a nascondere il proprio scetticismo. Quando Zelish entra nella stanza, Ozan la informa che tutto è stato approvato. Lei prende la parola con determinazione, racconta delle sue esperienze nel campo dell’import-export e delle sue competenze doganali. Ma Jessim non si trattiene e la incalza. È Azra, però, a dare voce a ciò che tutti pensano: può davvero fidarsi delle capacità di Zelish? Jessim risponde piccata, difendendo Zelish con fermezza. È una professionista, ha studiato, lavora nel settore da anni. Per lei, non ci sono dubbi.

Ma altrove, le tensioni sono ben più esplosive. A casa di Tolga, l’aria è carica di ostilità. Celine si mostra gentile, quasi affettuosa, ma lui la tratta con freddezza, come se ogni gesto fosse una ferita. Rimasto solo, Tolga prende in mano il cellulare. E quello che vede lo lascia senza fiato. Il video della rissa con Caraman è ovunque, virale sui social. La sua reputazione è in fiamme. Decide di uscire di corsa, ma appena apre la porta si trova davanti a Oltan. L’uomo è lì, furioso. Non se ne andrà finché non dirà ciò che deve dire.

E lo dice. Senza pietà, con uno sguardo che sa di disprezzo, accusa Tolga di aver distrutto la vita di Oilum. Gli rivela che Mualla, dopo aver visto quel video, ha cacciato Oilum di casa. E ha portato via anche il piccolo Jan. Oltan è convinto che tutto sia colpa di Tolga. Lo definisce egoista, lo accusa di voler trascinare Oilum verso il baratro, ignorando che ha una moglie incinta. Ma Tolga non arretra. È disposto a tutto pur di restare accanto a Oilum. Anche a sfidare l’intera famiglia di Celine. Le sue parole, però, scatenano Oltan. Urla che, se continuerà così, Oilum perderà ogni possibilità di essere madre per Jan. Celine, in disparte, osserva impotente. Sa che sta assistendo a qualcosa di irreversibile.

Alla villa di Mualla, il silenzio regna sovrano. In cameretta, il piccolo Jan dorme sereno mentre Mualla e Ilknur parlano a cuore aperto. Ilknur non nasconde il disprezzo per l’atteggiamento di Oilum. Ma Mualla, con voce rassegnata, rivela una verità pesante come il piombo: ha sempre saputo che Oilum non ha mai smesso di vedere Tolga. Nemmeno dopo il matrimonio. Ilknur rimane scioccata. Ma la domanda che ora si fa è una sola: cosa potrà mai fare Oilum per riavere Jan? Mualla però ha già la risposta. Ha i documenti legali: è lei la tutrice di Beran. Nessuno glielo porterà via. Nessuno.

Ma proprio in quel momento, fuori dal cancello della villa, un’auto si ferma di colpo. Oilum scende per prima. Ha il volto segnato dall’ansia. Al suo fianco ci sono Guzzidè, Sezai e Umit. Restano immobili per un momento. Di fronte a loro, schierati con sguardi freddi e corpi rigidi, ci sono gli uomini di Mualla. Sembrano più carcerieri che guardie. Una barriera viva che impedisce l’accesso alla verità. Oilum avanza con passo incerto, ma determinato. Cerca un varco, un modo per entrare. Ma Hanser, con voce tagliente come una lama, le ordina di andarsene. “Tornate indietro. Non potete entrare.”

Per un istante tutto si blocca. Poi Guzzidè esplode. Con voce tremante per la rabbia e la paura, urla il nome di Mualla. La accusa, la chiama in causa davanti a tutti. “State commettendo un crimine!” grida.

Questa è Tradimento, e ciò che accade tra il 4 e l’8 maggio va ben oltre qualsiasi previsione. È guerra aperta. È amore che brucia. È giustizia che si confonde con vendetta. È l’inizio di qualcosa che nessuno potrà più fermare.

Se pensavi che il peggio fosse già passato, preparati: il vero terremoto sta arrivando. Hai il coraggio di affrontarlo?

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