I recenti episodi 584 e 585 di La Promesa hanno acceso i riflettori su dinamiche che ribollivano sotto la superficie e ora minacciano di esplodere. Con ritmi più lenti ma carichi di tensione, questi due capitoli della serie spagnola ci consegnano momenti di alta intensità emotiva e lasciano intravedere il crollo imminente di uno dei personaggi più manipolatori della storia: Lorenzo.
L’arrivo che cambia tutto: Eugenia
La vera protagonista di questo doppio episodio non è né la dolce Catalina, né l’affranto Manuel, ma una donna che fa tremare le fondamenta del palazzo senza quasi dire una parola: Eugenia. Il suo ingresso è silenzioso ma devastante. Basta uno sguardo, una pausa carica di sottotesto, per capire che questa donna non è venuta in visita per piacere… ma per colpire dove fa più male.
Fin dai primi istanti, si percepisce una tensione latente tra lei e Lorenzo. Non servono dialoghi elaborati: lo sguardo di Eugenia parla per lei. Sa molto più di quanto lasci intendere, e la sua presenza stessa basta a gettare Lorenzo in uno stato di allerta che si trasforma rapidamente in puro panico. L’interpretazione di Guillermo Serrano in questo contesto è magistrale: un tic nervoso, un’espressione che sfugge al controllo… Segni inequivocabili che Lorenzo sta perdendo terreno. Il “chollo” – il suo bel giochino di manipolazioni e potere – è ormai al capolinea.
Il castello di bugie di Lorenzo crolla?
Le ultime scene dell’episodio 585 lasciano poco spazio ai dubbi: Lorenzo è accerchiato. Eugenia è solo la punta dell’iceberg. C’è Curro, sempre più sospetto e forse coinvolto in una mossa strategica per metterlo all’angolo. E se Eugenia e Curro unissero le forze? Sarebbe la fine per Lorenzo. Dopo mesi (se non anni) di trame oscure, il cerchio si stringe attorno a lui. E lo spettatore lo sente: il tempo dell’impunità è finito.
Martina, la bomba che scoppia al centro del palazzo
Come se non bastasse, Martina getta benzina sul fuoco con una mossa che fa infuriare tutti: è andata a trovare Cruz in prigione. Una visita che lei giustifica come atto di pietà o empatia, ma che viene letta da tutti – compreso Alonso – come una tradimento morale.
Ricordiamolo: Cruz è considerata responsabile dell’orrendo omicidio della nuora incinta. Appoggiarla, anche solo moralmente, significa schierarsi con l’indifendibile. E Martina, facendolo di nascosto, si è attirata un’ondata di critiche che potrebbe isolare definitivamente il suo personaggio.
Questa storyline tocca un tema etico profondo: il confine tra compassione e complicità. Lo spettatore, che sa più dei personaggi, potrebbe essere più indulgente, ma nella realtà del palazzo, Martina ha varcato una linea rossa. Le conseguenze potrebbero essere devastanti.
La festa più fuori luogo dell’anno: Catalina e Adriano
Come se non bastasse il caos morale ed emotivo, gli autori ci regalano un altro momento di grande ambiguità: la festa di fidanzamento tra Catalina e Adriano, celebrata mentre tutti ancora piangono per la tragedia che ha colpito Manuel. Un’atmosfera surreale, fatta di brindisi amari e sorrisi forzati.
E poi, un dettaglio che non è passato inosservato: la presenza di alcol alla festa, nonostante Toño sia noto per i suoi problemi con la bottiglia. Un errore narrativo? O un indizio voluto per mostrare quanto i personaggi siano scollegati dalla realtà emotiva che li circonda?
Manuel esplode contro Alonso
Uno dei momenti più toccanti e reali arriva quando Manuel affronta suo padre Alonso, accusandolo di un trattamento ingiusto. A lui è stato proibito di sposare la donna amata, mentre a Catalina – in una situazione ugualmente complessa – viene concessa piena libertà. Il confronto non è solo uno sfogo: è il grido disperato di un uomo spezzato dal dolore.
Manuel è ferito, fragile, e le sue parole risuonano con forza. Anche se le situazioni sono diverse, il senso di ingiustizia che prova è autentico. E ancora una volta emerge il difetto cronico di Alonso: l’incapacità di vedere oltre i suoi pregiudizi, la tendenza a “alonsare” – come lo chiamano ironicamente sui social – cioè a rovinare tutto con la sua miopia emotiva.
Storie che arrancano: Ricardo e l’ombra del déjà vu
Non tutto però brilla in questi episodi. La trama di Ricardo inizia a pesare. Il suo ruolo sembra esaurito, e la sua presenza rischia di appesantire il racconto. Due maggiordomi sono troppi, e senza una chiara redenzione, Ricardo rischia di diventare un personaggio decorativo.
Simile preoccupazione riguarda la possibile trama tra Rómulo e Emilia. Se gli autori decidessero di imboccare la strada del romance, potremmo trovarci di fronte a un remake stanco della già criticata storyline tra Ricardo e Ana. Speriamo invece in un legame più profondo, magari familiare o di solidarietà, che dia spessore senza scadere nel banale.
Eugenia: la miccia che accende tutto
Con Cruz fuori gioco, l’aristocrazia sembrava aver perso quel fuoco che la rendeva così affascinante. Ma ora, grazie a Eugenia, tutto è pronto per incendiarsi di nuovo. I suoi rapporti con Lorenzo, Curro e forse anche Leocadia sono potenziali mine narrative pronte a esplodere. Il pubblico è in attesa del primo grande scontro diretto, e quando arriverà, sarà memorabile.
Conclusione: quiete apparente, tempesta imminente
Sebbene meno frenetici del solito, gli episodi 584 e 585 sono stati fondamentali per preparare un’esplosione narrativa. Ogni scena, ogni sguardo, è una miccia accesa. Lorenzo è all’angolo. Martina ha scosso gli equilibri. Manuel è sull’orlo della rottura. E Eugenia… è la fiamma che arde sotto tutto.
Se sei un fan della serie, questi episodi ti avranno fatto trattenere il fiato più di una volta. E se ti stai chiedendo se Lorenzo cadrà… la risposta è: sì, e sarà spettacolare.
Tu che ne pensi? Martina ha sbagliato? Eugenia è la chiave per la rovina di Lorenzo? Scrivilo nei commenti, la discussione è appena cominciata.