Un regalo che cela una bomba
Tutto inizia con un dono: Lopez regala a Vera un braccialetto, accompagnato da un gesto tenero e sincero. Per Vera, quel piccolo gioiello è più di un oggetto: è il simbolo dell’amore che Lopez prova per lei. E infatti, all’inizio, lo mostra con orgoglio, raccontandolo a tutti.
Ma l’idillio si spezza presto. Vera nota che il metallo si rovina facilmente, appaiono crepe sottili e il colore perde lucentezza. Incuriosita, decide di farlo esaminare in gioielleria… e scopre l’impensabile: il bracciale è un falso, una semplice imitazione priva di valore. Sconvolta, chiede spiegazioni a Lopez, che rimane altrettanto colpito. Giura di non sapere nulla, di averlo acquistato in buona fede e di aver speso tutti i suoi risparmi.
Dietro il falso, una pista mortale
La tenerezza tra i due non si spezza. Vera lo perdona, emozionata dalla sua sincerità. Ma il seme del dubbio è stato piantato. Dove è stato comprato esattamente quel braccialetto? Perché è falso? Cosa si nasconde dietro?
Lopez, tormentato dai sospetti, si confida con Curro, il quale reagisce con una rivelazione shock: quella gioielleria non è ciò che sembra. È una copertura per affari illeciti, ed è la stessa da cui, con ogni probabilità, è partito il piano per l’attentato contro Jana. Curro è convinto: il braccialetto è un indizio chiave, forse persino un oggetto legato direttamente alla scena del crimine.
La corsa contro il tempo
Curro ordina a Lopez di recuperare il braccialetto. Ma quando Lopez torna da Vera, lei è scomparsa. Teresa non sa dove sia andata. Nessuno l’ha vista. Lopez teme il peggio: e se Vera fosse in pericolo proprio per quel braccialetto?
In realtà, Vera ha preso una decisione drastica: è andata dal sergente Burdina, portandogli il braccialetto. Chiede che venga esaminato. Sa che c’è qualcosa che non torna. Il sergente, pur sorpreso, accetta di condurre delle analisi più approfondite.
L’indagine prende fuoco
Quando Vera torna alla Promessa, informa Lopez e Curro del suo gesto. Ma Curro va su tutte le furie: lei ha rovinato tutto, ora “loro” sapranno che qualcuno sta indagando. Ma Vera resta ferma: ha fatto ciò che riteneva giusto. Ormai è troppo tardi per tornare indietro. Il dado è tratto.
Passano pochi giorni. Il sergente Burdina torna alla Promessa. Ma questa volta non è solo: lo accompagnano due ufficiali, e ha in mano un ordine d’arresto.
Nel salone principale, dove Alonso discute con Romulo, cala il gelo quando Burdina annuncia con voce ferma:
“Sono qui per arrestare Leocadia.”
Lo shock è totale. Curro, Vera e Lopez corrono nella stanza. Alonso è confuso, sbigottito. Ma Burdina è implacabile: Leocadia è accusata dell’attentato contro Jana.
La prova definitiva
Leocadia scende elegantemente le scale, ma si blocca vedendo gli uomini in uniforme. Con disprezzo chiede spiegazioni. Burdina non tentenna. Estrae un panno bianco e rivela il braccialetto.
“Questo è stato consegnato da Vera. Lo abbiamo esaminato. Ed è lo stesso che era presente sulla scena del crimine. Inoltre, diversi servitori hanno confermato che era tra i tuoi effetti personali.”
Leocadia prova a negare, ma la sua faccia tradisce la tensione. Tenta di accusare tutti di complotto, ma le prove sono schiaccianti. Due ufficiali le si avvicinano per ammanettarla. Lei urla, si divincola, chiede di parlare con Alonso, ma lui è paralizzato dallo stupore.
In quel momento Curro rompe il silenzio, avanzando con voce ferma:
“Finalmente la verità sta venendo a galla.”
Leocadia lo guarda con odio puro:
“Tu, maledetto!”
Ma è troppo tardi. Gli ufficiali la portano via. Il sergente dichiara:
“L’investigazione continua, ma non ci sono più dubbi su chi ha orchestrato tutto.”
Una rete di menzogne si svela
Mentre Leocadia viene trascinata via, urlando e negando l’accusa, nella casa cala un silenzio irreale. Gli sguardi sono tutti rivolti a Vera, che stringe la mano di Lopez, grata di aver seguito il suo istinto.
Ma la vera bomba arriva dopo. Il sergente non parla solo di Leocadia. Nei registri trovati, emerge che Jacobo è coinvolto nell’acquisto del braccialetto. Il suo nome figura tra i contatti della finta gioielleria, e una ricevuta datata pochi giorni prima dell’attentato lo collega direttamente all’oggetto.
Una nuova indagine si apre, e ora anche Jacobo è nel mirino.
Conclusione
Quel piccolo oggetto, considerato inizialmente solo un falso senza valore, ha smascherato un complotto criminale. Vera, seguendo l’intuito, ha scoperchiato un vaso di Pandora che rischia di cambiare per sempre gli equilibri nella Promessa.
Ma il pericolo non è finito. Jacobo è ancora libero. E Leocadia… potrebbe non arrendersi così facilmente.
Il braccialetto ha fatto cadere le prime maschere. Ma quante altre verità nasconde ancora La Promessa?
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