In La Promessa, una scoperta inquietante trasforma una notte apparentemente tranquilla in una corsa contro il tempo verso il pericolo. Lontano dalla solita calma rurale, un senso opprimente di minaccia cala sulla tenuta, avvolgendo il paesaggio in un silenzio che non preannuncia riposo, ma tragedia.
Nella cucina della tenuta, dove la stufa ha ormai smesso di riscaldare l’ambiente e un freddo tagliente domina l’aria, tre membri dello staff —Curro, Pía e Lope— si trovano davanti a una rivelazione scioccante. Quello che sembrava essere un semplice gioiello, un braccialetto nascosto in una piccola scatola, si rivela impregnato di una sostanza letale: cianuro. La prova, trovata nel doppio fondo di una valigia, non lascia spazio a dubbi. Ma ciò che terrorizza davvero non è la presenza del veleno, bensì il sospetto che quel braccialetto avvelenato non sia frutto di un errore o di un furto andato storto… bensì di un tentativo deliberato di omicidio.
I tre si pongono subito le domande fondamentali: chi era il destinatario di quel regalo mortale? Chi, all’interno della Promessa, doveva ricevere quell’oggetto apparentemente prezioso che in realtà nascondeva la morte? Ma soprattutto… chi, all’interno della tenuta, sarebbe disposto ad uccidere?
Pía, solitamente rigida e imperturbabile, è visibilmente scossa. Lope, inquieto, formula un’ipotesi raccapricciante: e se il braccialetto non fosse il fine, ma solo il mezzo? Forse il crimine è stato mascherato da dono, e il vero obiettivo era uccidere senza lasciare tracce. Un assassino, nascosto dietro una maschera di cordialità, potrebbe sedere alla loro stessa tavola, condividere i pasti, ridere con loro… mentre attende il momento giusto per colpire.
La fiducia viene meno. Tutti sono sospettati. Tutti potrebbero essere la prossima vittima. Curro, Pía e Lope sanno che non possono rivolgersi alla giustizia senza prove solide. Per questo decidono di agire da soli, mettendo a rischio la propria vita per scoprire la verità.
Curro propone un piano audace: infiltrarsi nella gioielleria dove è stato realizzato il braccialetto. Lope si occuperà di distrarre il gioielliere, Julián de la Cerna, inventandosi la visita di un nobile interessato a commissionare un pezzo unico. Grazie al suo fascino e alla sua abilità nel manipolare le situazioni, Lope accetta con decisione il suo compito.
Pía, dal canto suo, metterà in scena una finta crisi —un mancamento o un attacco di nervi— per attirare l’attenzione dei dipendenti e creare confusione. In quel momento, mentre tutti saranno impegnati ad aiutarla, Curro sfrutterà l’occasione per rovistare tra i documenti del gioielliere, alla ricerca di qualche indizio sul vero committente del bracciale avvelenato.
Il piano è pericoloso. Potrebbe costare loro la vita. Ma nessuno dei tre è disposto ad aspettare oltre. L’assassino potrebbe colpire ancora, e forse molto presto.
Con straordinario coraggio, Pía affronta la paura. “È più pericoloso vivere senza sapere chi vuole ucciderci,” afferma con fermezza. Le sue parole, pronunciate con lo sguardo acceso da una determinazione ardente, siglano il patto tra i tre. Niente strette di mano, nessun gesto solenne. Solo uno scambio di sguardi carichi di complicità e risolutezza.
Quella notte, ognuno di loro rientra nella propria stanza con il peso della responsabilità sulle spalle: non solo le proprie vite sono in gioco, ma anche la sicurezza di tutte le persone care che vivono nella tenuta. La casa, da sempre rifugio e luogo familiare, ora sembra un labirinto di sospetti e pericoli. Ogni passo nei corridoi, ogni scricchiolio del pavimento, ogni ombra proiettata dalla luce delle candele, è un possibile segnale di pericolo.
Il mattino dopo, con il sorgere del sole, potrebbero emergere verità a lungo nascoste. Ma solo se il piano funziona. Perché dentro La Promessa, quella scatola misteriosa ha rivelato molto più di un gioiello avvelenato. Ha aperto le porte a un incubo fatto di sospetti, paure e segreti mortali.
Curro, Pía e Lope non sono investigatori professionisti. Sono solo un domestico, una governante e un cuoco. Eppure, in quel momento, diventano molto di più: diventano difensori della giustizia, combattenti contro l’oscurità, spinti dal desiderio di proteggere i loro cari e scoprire la verità, costi quel che costi.
Nella loro missione c’è un rischio enorme: se qualcosa va storto, potrebbero essere scoperti, o peggio… diventare le prossime vittime. Ma l’alternativa —restare a guardare mentre il pericolo si insinua nella loro vita quotidiana— è ancora più intollerabile.
Il destino di molti ora è nelle loro mani. Se riusciranno a portare a termine il piano, potrebbero smascherare un assassino e salvare vite innocenti. Se falliscono… l’oscurità continuerà a crescere, alimentata da segreti, menzogne e una sete di vendetta nascosta sotto la maschera della normalità.
Una scatola, un veleno, e tre cuori coraggiosi. La Promessa si è trasformata in una sfida mortale, dove il passato e il presente si intrecciano in una rete di inganni e minacce. E solo chi osa cercare la verità potrà sperare di sopravvivere.