La tranquillità nei corridoi de La Promessa si spezza improvvisamente quando Samuel, il rispettato sacerdote della tenuta, scompare senza lasciare traccia. La cappella rimane vuota, l’altare intatto, le campane non suonano all’alba: tutti segnali che generano un’inquietudine che si trasforma presto in angoscia collettiva. Nessuno sa dove sia finito il sacerdote, né cosa possa essergli accaduto. Tra i primi ad allarmarsi c’è María Fernández, la cui preoccupazione va ben oltre il dovere: tra lei e Samuel c’è un legame profondo, intimo, che non può essere ignorato.
Il silenzio che rivela l’orrore
Per giorni si susseguono ipotesi. Alcune cameriere giurano di aver udito rumori nell’orto all’alba. Altri dicono di aver visto una figura misteriosa a cavallo allontanarsi dalle scuderie. Ma tutto rimane confuso, frammentario. L’assenza di Samuel durante le funzioni religiose e la sua stanza chiusa a chiave fanno scattare l’allarme in María. Decisa, forza la porta della camera del sacerdote e, tra le sue cose, trova un messaggio nascosto tra le pagine di un libro di salmi. Le parole sono criptiche, inquietanti: “Non è sicuro. Guardiano della torre. Occhi che tutto vedono. Proteggi la verità a ogni costo.” Parole che non sembrano affatto il preludio di una fuga per amore, come María aveva temuto in un primo momento.
La ribellione di María
Mentre la vita nella tenuta prosegue con apparente normalità, María si scontra duramente con Petra, la capo domestica. Petra la accusa di trascurare i suoi doveri, ma María, esausta e angosciata, esplode: nessuno sta facendo nulla per cercare Samuel! La discussione viene interrotta da Cristóbal, il maggiordomo, che pretende ordine e rispetto. Ma María non si ferma: è certa che Samuel non sia sparito volontariamente, è stato messo a tacere. E forse è in pericolo di vita.
Con coraggio, María chiede un’udienza con il marchese Alonso, e lì gli mostra tutto: la nota misteriosa, gli strani indizi, i sospetti sempre più fondati di un agguato. Alonso, scosso ma colpito dalla determinazione della ragazza, decide di agire e convoca il sergente Burdina, l’investigatore di fiducia della famiglia.
Una ricerca silenziosa
Il sergente avvia un’indagine discreta. Parla con i servitori, ispeziona i dintorni, ascolta i sussurri provenienti dall’ala nord del palazzo. E infine, in una radura del bosco, trova qualcosa di agghiacciante: un pezzo di stoffa della tonaca di Samuel, macchiato, strappato, impigliato in un cespuglio. Poco distante, una croce di legno spezzata e tracce nel fango che indicano uno scontro violento. Non c’è dubbio: il sacerdote è stato aggredito, forse rapito o abbandonato.
Il ritorno di Samuel
Quando ormai tutti cominciano a perdere la speranza di rivederlo, Samuel ritorna. Un pomeriggio, appare in lontananza, a cavallo, ferito, pallido, quasi irriconoscibile, sull’orlo dello svenimento. È Vera a scorgerlo per prima, e in pochi minuti tutta La Promessa è nel caos. María corre verso di lui, in lacrime. Lo aiutano a scendere, lo portano nella vecchia sala di lettura, dove Catalina, con le sue conoscenze mediche, si occupa di stabilizzarlo.
Per giorni Samuel non parla quasi. Biascica parole confuse. María rimane al suo fianco, notte e giorno. Gli stringe la mano, prega, gli sussurra dolcemente, finché, al quarto giorno, Samuel si risveglia, la guarda e pronuncia il suo nome. Poi chiede di vedere il sergente Burdina.
Una testimonianza che cambia tutto
Alla presenza del marchese Alonso, di Burdina e di María, Samuel racconta ciò che ricorda. Quella notte, aveva deciso di parlare: voleva rivelare un segreto che avrebbe potuto scagionare la marchesa Cruz, un’informazione che avrebbe cambiato radicalmente le indagini sul passato oscuro del palazzo. Ma prima di poterlo fare, due uomini lo hanno aggredito. Uno lo ha colpito. L’altro lo ha immobilizzato. Ricorda una voce familiare: crede fosse quella di Lorenzo. E sospetta che anche Leocadia, sempre sospettosa e presente nei momenti più ambigui, sia coinvolta.
Il sergente annota tutto con attenzione. Alonso ascolta in silenzio, teso. Se quello che Samuel dice è vero — e nessuno osa dubitarne —, allora una cospirazione interna minaccia La Promessa. E peggio ancora: qualcuno è disposto a ridurre al silenzio persino un uomo di fede pur di proteggere i propri segreti.
Chi si nasconde dietro l’attacco?
Il sergente Burdina è chiaro: “Questa non è una semplice scomparsa. È un avvertimento. Se non interveniamo subito, ci saranno altre vittime.” È chiaro ormai che la casa è corrotta dall’interno, e che qualcuno di potente ha molto da perdere se la verità viene a galla.
Questa rivelazione segna l’inizio di una nuova fase a La Promessa. Ora ci sono prove concrete, testimoni, e un nemico invisibile che agisce nell’ombra. Le alleanze iniziano a sgretolarsi. Samuel, ancora debole, giura di non tacere mai più. María, rafforzata dall’amore e dalla convinzione di aver avuto ragione, decide che non permetterà che il suo sacrificio venga dimenticato. E Burdina, metodico e instancabile, comincia la sua indagine all’interno delle mura stesse della tenuta.
Ma il pericolo è tutt’altro che passato. Le ombre si muovono ancora nei corridoi. I segreti sono ben protetti. E quello che Samuel ancora non ricorda — perché la sua mente è confusa e frammentata — potrebbe essere la chiave per salvare o distruggere definitivamente La Promessa.
E voi, cosa ne pensate di questo colpo di scena sconvolgente?
Riusciranno María e Samuel a scoprire l’intera verità? Chi credete sia il vero burattinaio di questa oscura macchinazione?
💬 Lasciateci i vostri commenti e continuate a seguirci per altri spoiler esclusivi su La Promessa!
📌 Link nei commenti.