Il prossimo episodio de La Promessa si preannuncia come uno dei più sconvolgenti della stagione, con colpi di scena, rivelazioni e una verità tanto attesa quanto sconvolgente. Il sergente Burdina, incaricato di indagare sull’attentato a Giana, si troverà davanti a un bivio tra le apparenze e una realtà brutale che cambierà per sempre gli equilibri nella tenuta.
Tutto ha inizio quando Manuel, distrutto e in preda alla disperazione, chiede con urgenza di incontrare il sergente. Giana giace immobile, pallida, nel suo letto, mentre i medici si alternano con espressioni sempre più cupe. Nessuna parola di speranza viene pronunciata. Anzi, il verdetto medico è devastante: Giana è troppo debole, e anche il loro bambino non ce l’ha fatta. Per Manuel è un dolore che non ha paragoni. Il suo mondo si sgretola e lascia spazio solo a una furia silenziosa.
Quando rimane solo con sua moglie, la disperazione si trasforma in una promessa fatta con la voce spezzata: “Scoprirò chi ha fatto questo e pagherà con ogni goccia di sangue.” Una promessa che diventa la sua unica ragione di vita. Manuel si reca subito dopo al comando militare e si siede faccia a faccia con il sergente Burdina, un uomo che si dimostrerà tanto freddo e meticoloso quanto determinato a fare giustizia.
Durante il loro colloquio, Manuel espone i nomi dei sospettati, con il cuore spezzato e lo sguardo ancora perso nel dolore. Non nasconde che la madre Cruz non ha mai accettato il matrimonio con Giana, né che Leocadia fosse una presenza ambigua e manipolatrice. Infine, menziona anche Lorenzo, dal passato oscuro e dal carattere impulsivo. Burdina prende nota, riflette, e promette: “Quando avrò una pista concreta, sarà il primo a saperlo.”
Nel frattempo, le tensioni crescono nel palazzo. La marchesa Cruz è inquieta. Da quando Giana è stata ferita, qualcosa in lei è cambiato. È chiusa nel silenzio, tesa, e spesso la si trova davanti alla finestra, a fissare un orizzonte lontano. Alonso, suo marito, la osserva con crescente sospetto, percependo una colpa che aleggia nell’aria come un’ombra.
Il sergente Burdina, fedele alla sua parola, comincia a interrogare tutti. I domestici, i membri della famiglia, nessuno viene risparmiato. Ogni dettaglio viene soppesato, ogni parola analizzata. Poi, accade qualcosa di imprevisto. Durante un colloquio con un giovane stalliere, Burdina sente una frase buttata lì, quasi per caso, ma che gli accende una lampadina: qualcuno aveva visto una figura aggirarsi furtivamente vicino alla stanza di Giana, la sera prima dell’attentato.
Seguendo questa pista, il sergente ricollega dettagli, confronta alibi e si accorge che qualcosa non torna nei racconti di Leocadia. Le sue dichiarazioni sembrano troppo perfette, troppo studiate. E così, scavando nel passato della donna e nei suoi ultimi movimenti, Burdina trova finalmente ciò che cercava: un oggetto nascosto in una delle stanze di servizio, un particolare che incastra l’autore del crimine in modo definitivo.
È giunto il momento. Davanti a Manuel, Burdina non esita. “L’abbiamo trovato,” dice, lo sguardo fermo. “E ora, giustizia sarà fatta.” Un arresto sconvolge la tenuta. Le manette scattano e la persona che viene portata via lascia tutti attoniti. Non è chi ci si aspettava. È qualcuno che sembrava al di sopra di ogni sospetto. La rivelazione scuote i pilastri della famiglia e apre interrogativi ancora più profondi.
Nel caos che segue, Manuel fissa l’arrestato con occhi pieni di rabbia e tristezza. La verità è venuta a galla, ma il dolore non si placa. Giana giace ancora tra la vita e la morte, e la giustizia appena iniziata non basta a cancellare il sangue versato.
Nel silenzio che cala sulla tenuta dopo l’arresto, una sola cosa è certa: La Promessa non sarà mai più la stessa. E mentre la notte avvolge il palazzo, nuove ombre si profilano all’orizzonte. Perché ogni verità ha il suo prezzo… e questo è solo l’inizio.