Nel maestoso palazzo de La Promessa, dove ogni drappo cela un segreto e ogni sguardo può nascondere un tradimento, un gesto imprevisto scuote le fondamenta stesse dell’aristocrazia. Il fiero e intransigente duca Lysandro, emblema vivente del lignaggio più puro, rompe con secoli di rigidità nobiliare offrendo a un giovane contadino, Adriano, un ducato creato su misura per lui. Un atto senza precedenti: il manoscritto che racchiude la proposta, sigillato con corone dorate e parole incise con cura, promette potere e prestigio… ma anche rivoluzione.
Lysandro si alza solenne davanti all’intera corte, allunga il prezioso documento verso Adriano — lo stesso uomo che, durante la notte della tempesta, gli salvò la vita rischiando la propria. Il silenzio nel salone è palpabile. Ma ciò che stupisce non è l’offerta: è la risposta. Adriano, con calma incrollabile e dignità rara, rifiuta. Nessun inchino, nessun tremolio. Solo un gesto deciso con cui restituisce il pergamino, scuotendo ogni colonna del palazzo con la sola forza del silenzio.
Marina, Emilia, persino il fedele maggiordomo Rómulo trattengono il fiato. Tutti comprendono di trovarsi davanti a un momento storico. Ma se alcuni sono colpiti dal coraggio di Adriano, Leocadia lo vive come un insulto. Per lei, quel gesto è un’eresia, una bestemmia contro il sangue nobile. Eppure, nemmeno la sua rabbia riesce a scuotere la volontà di Adriano, che sceglie le sue radici contadine al posto di un titolo dorato che lo avrebbe incatenato.
Ma ciò che nessuno sospetta è che quel rifiuto accende una miccia letale. Quella stessa notte, Curro e Pía si imbattono in una bottiglia di vetro scuro contenente un liquido misterioso. Ne versano alcune gocce su un trifoglio e, in pochi secondi, la pianta appassisce. È veleno. Un veleno potente. Un avvertimento. La corte nasconde un assassino.
Nel frattempo, Samuel, il sacerdote caduto in disgrazia, si rifugia nel piccolo oratorio privato del palazzo. Circondato da vetri colorati e memorie dolorose, medita sul suo passato e sui suoi errori. A bussare alla sua porta è María Fernández, affranta per non averlo difeso. Gli chiede perdono, e Samuel, guardandola con occhi sinceri, le risponde che il perdono non cancella la colpa, ma libera chi lo concede e chi lo riceve. Insieme decidono di camminare verso la verità, qualunque essa sia.
Intanto, Leocadia, imperturbabile nella sua superbia, organizza un ricevimento segreto nel suo salone d’onore. Tra candelabri d’argento e porcellane rare, sussurra con veleno che Adriano ha osato insultare la nobiltà con il suo rifiuto. Le dame ridacchiano, i cavalieri annuiscono. Ma c’è chi, tra loro, osserva in silenzio. È Ángela, travestita, che memorizza ogni parola, ogni risata velenosa. Sta raccogliendo prove per smascherare chi usa la nobiltà come scudo per il proprio potere.
In un’altra ala del palazzo, Lysandro scruta il cielo stellato. Riflette. Sa che offrire un ducato a un contadino è un sacrilegio per molti, ma anche che il regno ha bisogno di cambiare. La vera nobiltà, pensa, deve basarsi sul merito, non sul sangue. Sorso dopo sorso, si convince sempre di più della sua scelta rivoluzionaria.
Nel frattempo, Pía, Curro, Emilia e Rómulo proseguono le indagini. Scoprono che dalla biblioteca è sparito un antico libro proibito: un volume di rimedi e veleni usato nei riti oscuri. Seguendo questa pista, entrano nella sezione segreta dell’archivio del palazzo. Lì, tra pergameni impolverati e codici medievali, trovano le prime tracce dei colpevoli.
Ma il colpo più duro arriva quando Adriano trova, sotto la sua porta, una piuma macchiata di sangue e un messaggio scritto con inchiostro nero: “Il tuo rifiuto non fermerà il veleno. La prossima volta non sarai così fortunato.” Una minaccia, chiara come il sole. Ma Adriano non si lascia intimidire. I suoi occhi brillano di determinazione: sa che la sua battaglia è appena cominciata.
All’alba, tutti si riuniscono davanti alla sala del trono. Lysandro accoglie Adriano e i suoi compagni con fierezza. Davanti all’intera corte, il duca non solo rinnova il suo sostegno al giovane contadino, ma invita i consiglieri a rivedere i loro pregiudizi. In quel momento, Ángela appare accanto a Leocadia, mostrando le prove raccolte. I primi cospiratori vengono smascherati. Il silenzio cala pesante. Nessuno può più ignorare l’ombra che si allunga tra gli stucchi dorati del palazzo.
Così, con la luce del mattino che filtra tra le vetrate, si apre un nuovo capitolo per La Promessa. Uno in cui il coraggio vale più del blasone. Dove la verità, anche se dolorosa, comincia finalmente a emergere. Un contadino che ha rifiutato la nobiltà diventa simbolo di un nuovo ordine, mentre i complotti si sgretolano e la giustizia prende forma.
Ma il pericolo non è ancora svanito. I protagonisti — Curro, Pía, Lysandro, Ángela, Emilia e lo stesso Adriano — sanno che la battaglia per l’anima del palazzo è appena iniziata. Tra vendette silenziose e verità taciute, dovranno affrontare intrighi sempre più pericolosi, colpi bassi e misteri celati tra le pietre secolari delle stanze reali.
La Promessa non sarà mai più la stessa.
Sei pronto a scoprire cosa accadrà?