L’atmosfera nella tenuta de La Promessa si fa sempre più opprimente. Ombre, menzogne e manipolazioni invadono i suoi corridoi e, al centro di questa oscura rete, c’è Eugenia: vittima quasi perfetta di una cospirazione orchestrata con cura. Leocadia e Lorenzo, come fili di una ragnatela velenosa, hanno manipolato ogni dettaglio per spingerla nel baratro della follia. Ma Catalina, con la forza di chi non si arrende all’ingiustizia, comincia a scoprire cosa si nasconde davvero dietro i comportamenti instabili di sua zia.

Tutto inizia con segnali piccoli ma inquietanti: un cuscino posizionato con falsa tenerezza, un flacone dal profumo penetrante e strano, parole dolci cariche di veleno travestito da preoccupazione. Eugenia, intrappolata in una realtà distorta dal laudano che Lorenzo ha continuato ad aumentare di nascosto, comincia a vedere mostri nelle ombre, a dubitare dei volti familiari, e a percepire come nemici coloro che cercano di aiutarla.

Leocadia, manipolatrice e calcolatrice, alimenta le sue paure con sussurri insidiosi. La convince che Catalina, sua nipote, non l’ama, che è gelosa dell’attenzione che Andrés le rivolge, e che vuole allontanarla dal suo vero sostegno: Emilia e lei stessa. In questo clima carico di tensione, Catalina tenta di far visita a sua zia, accompagnata da Pía. Ma, invece di trovare un momento di pace, si imbatte in una Eugenia paranoica e terrorizzata, che la accusa urlando di volerla separare da Andrés e di averla sempre invidiata.

La scena diventa ancora più inquietante quando Eugenia, visibilmente alterata dal veleno fisico ed emotivo, rifiuta ogni aiuto che non provenga da coloro che in realtà la stanno danneggiando. Catalina e Pía si scambiano uno sguardo preoccupato: sanno che il tempo stringe e che Eugenia sta sprofondando sempre di più in uno stato che potrebbe costarle la vita.

Nel frattempo, Curro lotta contro la disperazione. Pía, nel tentativo di scoprire la verità, segue una pista inquietante: un misterioso flacone di cianuro. La sua indagine la conduce in cucina, dove interroga con discrezione Simona e Candela. Entrambe ricordano un episodio strano: Petra, una delle cameriere, ha fatto un breve viaggio a Villalpando — una cittadina vicina con una farmacia ben fornita — con la scusa di andare a trovare una cugina malata. Al ritorno, ha portato con sé una piccola scatola di legno che ha custodito con grande riserbo.

Il sospetto che Petra possa essere coinvolta nell’avvelenamento si fa sempre più concreto. La sua antipatia aperta verso Yana, il suo carattere freddo e riservato, la rendono una sospettata plausibile. Pía, sconvolta da ciò che potrebbe significare, riferisce immediatamente tutto a Curro. Il giovane marchese, tormentato dal dolore per la morte di Yana, si aggrappa a questa nuova pista come a un’ancora di salvezza.

«Petra? Un’assassina?», chiede incredulo. Pía non può confermare nulla, ma il fatto che il veleno non sia stato acquistato a Luján, unito al comportamento sospetto della cameriera, la convince che stanno sempre più vicino alla verità.

Contemporaneamente, María Fernández affronta Petra per la scomunica ingiusta di Samuel, aggiungendo ulteriore tensione a una situazione già esplosiva. Martina, dal canto suo, scopre un documento devastante: un contratto che la rende una merce di scambio tra suo padre Jacobo e il duca Lisandro. Il suo futuro, come quello di molti altri a La Promessa, viene deciso senza il suo consenso, in accordi oscuri che favoriscono solo i più potenti.

Con il passare della giornata, le maschere cominciano a cadere. Eugenia, tra allucinazioni, inizia a indicare con crescente chiarezza chi la circonda. La manipolazione di Leocadia diventa sempre più evidente e le parole di Catalina, sebbene inizialmente respinte, iniziano a fare breccia nella sua coscienza annebbiata.

In un colpo di scena agghiacciante, Curro scopre un flacone di cianuro nascosto tra gli effetti personali di Petra. La scoperta lo lascia senza fiato: la conferma che qualcuno nella casa ha attentato alla vita di Eugenia — e forse anche a quella di altri — è ormai innegabile.

Mentre la notte cala su La Promessa, la tensione raggiunge il culmine. La luna, testimone silenziosa di tanti segreti, osserva come i Luján si confrontano con una dura verità: la loro casa è stata avvelenata — letteralmente e metaforicamente — da coloro che si fingevano alleati.

Catalina riuscirà a salvare sua zia prima che sia troppo tardi? Curro riuscirà a smascherare Petra e tutto ciò che si cela dietro le mura della tenuta? Martina potrà evitare il destino che altri hanno scelto per lei?

Le domande si moltiplicano, ma una cosa è certa: questo episodio segna un punto di svolta. La rete di sospetti comincia a sfilacciarsi, rivelando una verità spaventosa: a La Promessa, il pericolo non arriva sempre da fuori. A volte, è seduto proprio accanto alla vittima.

Tra patti oscuri, esili mascherati da giustizia e veleni che colpiscono tanto il corpo quanto l’anima, questo episodio offre una carica emotiva intensissima. Le decisioni che prenderanno Catalina, Curro, Martina e gli altri potrebbero fare la differenza tra redenzione e rovina totale.

Non perdere questa puntata decisiva di La Promessa, dove tradimenti familiari, segreti di alcova, manipolazioni emotive e desideri di vendetta confluiscono in un’esplosione di verità. Una verità che non può più essere nascosta… perché il veleno ha già fatto effetto, ma ha anche acceso la scintilla della giustizia