A “La Promessa”, un nuovo capitolo porta alla luce uno dei segreti più oscuri mai celati tra le mura del palazzo dei Luján. Uno smeraldo maledetto, un passato rubato e una verità che minaccia di far crollare ogni certezza. Il mistero che cambierà ogni cosa inizia con un nome dimenticato: Marcos de Luján y Luján, conosciuto fino ad ora come Curro.
In una notte carica di tensione, Curro rivela la sua vera identità a Esmeralda, la responsabile della gioielleria che ha acquistato il famoso smeraldo legato alla morte del conte di Carvajal. La giovane, incredula inizialmente, ascolta il racconto scioccante di Curro: fu rapito alla nascita, suo vero padre fu assassinato con lo stesso veleno che ha quasi ucciso Pía e che ora potrebbe stare uccidendo anche Ángela. La gemma, secondo lui, è la chiave di tutto.
Curro ha bisogno di rintracciare l’origine dello smeraldo e, sebbene spaventata, Esmeralda accetta di aiutarlo. Insieme iniziano un’indagine pericolosa, mentre nei giardini de La Promessa, Ángela lotta tra la vita e la morte, consumata dalla febbre. Le sue condizioni peggiorano rapidamente e rifiuta di tornare a Zurik, il luogo che sua madre Leocadia vuole imporle. Ma lì non troverà una cura, bensì l’oblio… o qualcosa di peggio.
Martina, disperata, cerca di proteggere l’amica. Ma è Lorenzo a mostrarsi inaspettatamente premuroso, affrontando Leocadia e denunciandone la presunta crudeltà. Tuttavia, il suo atteggiamento nasconde secondi fini. Dietro quel gesto c’è una strategia manipolatrice che presto verrà smascherata.
All’interno del palazzo, anche l’atmosfera è tesa. Jacobo, l’erede presunto del titolo nobiliare, è fuori di sé di fronte ai sospetti sulla morte del conte. La sua eredità è minacciata e la presenza di Curro, ormai riconosciuto come figlio legittimo del conte, lo destabilizza completamente.
Nel frattempo, Rómulo, il fedele maggiordomo, si prepara in silenzio a lasciare La Promessa. Ma è Cruz a fermarlo: la paura di perdere l’unico uomo capace di mantenere la casa in ordine la convince a implorarlo di restare. E proprio in quel momento, la famiglia si trova ad affrontare una minaccia ancora più grande: il duca di Cerezuelo lancia un ultimatum che potrebbe compromettere la stabilità economica della tenuta.
Curro si reca a Madrid per cercare Germán Valdés, l’intermediario che ha venduto lo smeraldo. Grazie a Esmeralda, riesce a trovare il suo indirizzo e lì scopre nella cassetta delle lettere un messaggio firmato con una semplice “L”. La lettera conferma i suoi peggiori timori: Ángela è davvero stata avvelenata, e Lorenzo è il colpevole. La farmacia di Arganzuela è il luogo in cui viene preparato il veleno. Tutti i pezzi del puzzle combaciano.
Tornato a La Promessa, Curro apprende da Martina di una confessione delirante di Ángela: ha sussurrato “belladonna… don Lorenzo lo sa… è nel tè”. Non ci sono più dubbi. Il veleno scorre nel sangue di Ángela, e Lorenzo è il responsabile. Ma portare via Ángela non basta: bisogna smascherare l’avvelenatore davanti a tutti.
Quella sera si organizza una cena che diventerà lo scenario della resa dei conti. Rómulo e Pía sono complici del piano. Tutti i sospetti vengono invitati, incluso Lorenzo. Esmeralda viene convocata con la scusa di discutere delle gioie di famiglia.
La tensione a tavola è insostenibile. A un certo punto, Curro si alza e con la lettera in mano rivela tutto: Lorenzo è l’assassino del conte e il responsabile dell’avvelenamento di Ángela. Esmeralda conferma l’identità del venditore dello smeraldo, e Jacobo riconosce quell’uomo come un ex assistente del padre.
Leocadia, messa alle strette, confessa tra le lacrime di aver assistito all’omicidio e di essere stata ricattata da Lorenzo per anni. La sala esplode. Lorenzo, in preda alla disperazione, prende Martina in ostaggio con un coltello alla gola. Tutto sembra perduto… finché Ángela, pur debole, appare sulla soglia.
Con un gesto eroico, Ángela afferra un vaso e colpisce Lorenzo alle spalle, salvando Martina. Proprio in quell’istante, arriva la Guardia Civile che arresta il capitano. La sua rete di bugie crolla come un castello di carte.
Leocadia viene mandata in convento. Jacobo, per la prima volta sereno, propone di dividere l’eredità con Curro, riconoscendolo come fratello. Anche la minaccia economica si dissolve: il duca di Cerezuelo ritira il suo ultimatum dopo aver scoperto la verità su Lorenzo. La famiglia negozia un nuovo accordo.
Ángela, curata dal dottor Abel, inizia lentamente a guarire. Martina le resta accanto giorno e notte. La Promessa ritrova finalmente la pace.
Curro ed Esmeralda, uniti durante l’investigazione, scoprono che tra loro sta nascendo qualcosa di più di una semplice alleanza. Nei giardini, un tempo testimoni di segreti e dolore, sboccia ora una storia d’amore inattesa. “A volte le follie più grandi sono le uniche che valgono la pena”, sussurra Esmeralda. E Curro comprende di aver trovato non solo la verità, ma anche un futuro.
Con il veleno eliminato e i segreti finalmente rivelati, “La Promessa” diventa ora terra fertile per il perdono, la giustizia… e la rinascita.