LA PROMESSA…Cosa Nasconde Eugenia? Tutti Restano Senza Parole!

Nella tenuta Bermúdez, un silenzio denso e sospeso grava sugli animi come una cappa invisibile. La tensione è palpabile, e ogni sguardo è carico di aspettative e timore. È allora che, come un fulmine a ciel sereno, Eugenia – la misteriosa e fragile sorella del marchese – fa il suo ingresso. Sembrava persa nei meandri della follia, ma ora qualcosa nei suoi occhi è cambiato. Una luce nuova, tagliente come la verità, illumina il suo volto. Con voce chiara e ferma, rompe il silenzio con una frase che fa rabbrividire tutti: “Mi ricordo di Faust.”

Una rivelazione che lascia tutti senza parole. Eugenia racconta ciò che ha taciuto troppo a lungo: era prigioniera. Non solo nel corpo, ma nella mente e nell’anima. Prigioniera di Lisandro, l’enigmatico uomo entrato da poco nelle vite di tutti. Un impostore, un truffatore, un manipolatore senza scrupoli. Eugenia rivela che Lisandro la teneva rinchiusa in una baita abbandonata, vicino al fiume. Le aveva mostrato un ritratto del nonno, Fausto Bermúdez, e vantandosi della sua stirpe fatta di inganni, le aveva chiesto aiuto per trovare dei documenti compromettenti legati a “La Promessa”. Documenti nascosti nella scatola di Speranza Vargas, sotto un cespuglio di rose nere. Ma lei aveva rifiutato… e per questo era stata minacciata.

Mentre la stanza sprofonda in un silenzio carico di incredulità, Padre Samuel conferma l’incubo: è arrivata una comunicazione dal vescovado. Lisandro è un criminale ricercato con decine di identità false. È accusato di frodi, estorsioni e furti d’identità. Un vero lupo travestito da agnello, insinuatosi tra le mura della casa per distruggere tutto.

Tutti gli occhi si rivolgono a Lisandro, che si scopre improvvisamente smascherato. Il suo mondo, costruito con abilità e menzogne, inizia a crollare. Ma l’uomo, come una bestia in trappola, non si arrende. In un gesto disperato, afferra una piccola pistola nascosta nel gilet e la punta contro Catalina, la giovane e innocente figlia di Alonso. Il panico esplode. Catalina, paralizzata dalla paura, non riesce nemmeno a respirare. Lisandro minaccia di ucciderla se qualcuno osa avvicinarsi. Per lui, lei è l’unico modo per uscire da quella stanza: la sua garanzia, il suo salvacondotto.

Alonso, sconvolto, si fa avanti. È sua figlia, il suo bene più prezioso. Con voce rotta dalla disperazione, implora: “Lascia andare mia figlia. Il tuo gioco è finito.” Ma Lisandro è ormai in preda alla follia. Urla, trema, minaccia. E la stanza resta congelata nel terrore, dove ogni respiro può scatenare la tragedia.

Padre Samuel abbassa lo sguardo, mormorando una preghiera. Una guardia si muove nel corridoio, ma nessuno osa entrare. Il tempo sembra essersi fermato.

È allora che accade l’imprevisto. Curro, fino a quel momento immobile, vede un attimo di distrazione di Lisandro e agisce d’istinto. Si lancia verso le gambe del criminale per farlo cadere. Il colpo è violento, un boato riempie la stanza: è partito uno sparo. Le urla si sovrappongono, Catalina cade a terra tremante ma illesa. Curro e Lisandro lottano ferocemente, ma il proiettile ha colpito altrove.

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Un gemito spezza il caos: è Alonso. L’uomo si è gettato sulla figlia per proteggerla ed è stato colpito. Una macchia rossa si allarga sulla sua giacca, e cade lentamente come un gigante abbattuto. Manuel gli è subito accanto, cercando di tamponare la ferita. Catalina, in lacrime, tenta di salvare il padre con le mani nude. Il suo pianto si mescola al sangue.

Ma Lisandro non ha finito. Con un colpo di gomito mette fuori combattimento Curro e si lancia contro la grande finestra. Il vetro esplode. Fugge nei giardini, inghiottito dalla notte. Ma non tutti sono pronti a lasciarlo scappare. Manuel si lancia all’inseguimento con furia cieca, seguito da Lope, ancora stordito ma determinato a catturarlo.

Nella stanza resta il dolore. Eugenia sviene, incapace di sopportare la scena. Padre Samuel si inginocchia accanto a lei, sconvolto. Manuel tiene Alonso tra le braccia, mentre Catalina continua a piangere e sussurra disperata: “Papà, resta con noi…”

La promessa che tutti cercavano di proteggere è ora macchiata dal sangue, e la verità ha distrutto ogni certezza. Ma il mistero non è ancora finito. Cosa c’era davvero nella scatola di Speranza Vargas? Chi altri è coinvolto in questa trama oscura? E soprattutto… Eugenia, ora tornata dalla follia, cosa sa ancora?

“La Promessa” ha appena mostrato il suo volto più oscuro. E il peggio… potrebbe ancora arrivare.

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