Nell’episodio 620 de La Promessa, un colpo di scena sorprendente fa emergere una verità che potrebbe cambiare per sempre il destino di molti personaggi, ma soprattutto quello di Vera. Un nome apparentemente pronunciato per caso si rivela essere la chiave di un passato sepolto: Jacinto Iglesias. L’impatto emotivo che ha su Vera quando lo sente pronunciare dimostra che il suo legame con lui va molto oltre ciò che chiunque avrebbe potuto immaginare.
Tutto ha inizio quando Vera, del tutto accidentalmente, ascolta una conversazione tra Curro, Pía e Lope. Inizialmente le sembra un discorso distante, che non la riguarda. Ma quando sente nominare il nome “Jacinto”, qualcosa si risveglia dentro di lei. Un’eco lontana. Un ricordo sepolto. Il suo volto cambia espressione, il corpo si irrigidisce, e la sua mente viene travolta da una tempesta di immagini confuse e sentimenti contrastanti. Non è un nome qualsiasi. È una ferita mai rimarginata.
Nel frattempo, Curro continua la sua personale ricerca della verità. Insieme a Esmeralda scopre che la gioielleria Job — già avvolta da sospetti — è in realtà molto più di una semplice attività commerciale. È un centro di potere, manipolazione e spionaggio. Le smeraldi che entrano ed escono dalla boutique sono controllate tramite un meccanismo segreto nascosto dietro un quadro. Da lì, un osservatore misterioso ha spiato ogni movimento… e Curro non può più ignorare la gravità della situazione.
Esmeralda gli rivela che Jacinto Iglesias è il braccio destro del misterioso proprietario della gioielleria. È lui a eseguire gli ordini più oscuri, a mantenere tutto sotto controllo. Ma la rivelazione più scioccante è un’altra: Jacinto ha un legame diretto con qualcuno che vive a La Promessa… Vera.
Nel palazzo, mentre Rómulo medita seriamente sul proprio ritiro e Alonso cerca di convincerlo a rimanere, le tensioni aumentano. Ángela, ancora traumatizzata e fisicamente debole, si ritrova davanti a una minaccia concreta: Leocadia ha confermato il suo imminente ritorno a Zurik. Questa volta sembra non esserci via di scampo. La freddezza con cui Leocadia le comunica la decisione fa tremare la giovane, le sue suppliche cadono nel vuoto. Per Leocadia, Ángela è un ostacolo da eliminare.
Lorenzo, sempre più inquietante, suggerisce metodi più radicali per piegare la volontà della ragazza. Le sue parole, cariche di veleno, sembrano affascinare Leocadia. L’oscurità cala su Ángela.
Nel frattempo, Manuel e Toño decidono di tendere una trappola al sabotatore che ha manomesso i prototipi dell’aeroplano. Nella notte, nascosti nel hangar, riescono a scorgere una figura sospetta che si muove nell’ombra con precisione. Chi è questa persona che vuole ostacolare i loro progressi? La risposta resta avvolta nel mistero.
In un altro angolo del palazzo, Ricardo consegna a Don Samuel una lettera anonima contenente informazioni sul possibile luogo dove si trova Petra. La possibilità di riportare indietro la ex governante riapre una questione che si credeva archiviata. Samuel, spinto dal senso del dovere, chiede di parlare con Leocadia, ma riceve un rifiuto glaciale. “Petra non tornerà mai,” decreta la marchesa. Ma il sacerdote non si arrende. La battaglia è appena cominciata.
Intanto Vera, ancora scossa dalla scoperta, lotta contro la confusione e la paura. Il nome di Jacinto ha risvegliato ricordi che pensava di aver dimenticato per sempre. Con il cuore in gola, si dirige in cucina dove trova Lope. Gli chiede con urgenza di parlare in privato. La tensione nelle sue parole sorprende anche Lope. Quando pronuncia “Jacinto Iglesias”, la voce le trema, ma i suoi occhi sono decisi. Ha bisogno di sapere. Ora.
Lope cerca di restare calmo, ma appare visibilmente sorpreso. Non immaginava che quel nome avesse un tale impatto su Vera. La conversazione tra i due resta sospesa, ma è evidente che tra Vera e Jacinto esiste un legame profondo e oscuro. È stata una vittima? Oppure era parte dell’ingranaggio che regola il misterioso mondo della gioielleria Job?
Intanto, Lisandro festeggia la propria vittoria. Catalina e Adriano hanno finalmente accettato il titolo nobiliare del Conde de Carvajal y Cifuentes. A La Promessa si organizza una grande festa per celebrare la notizia. Ma dietro l’apparente allegria, si nascondono trattative, ricatti e decisioni che avranno conseguenze pesantissime.
Cala la notte sulla tenuta. Manuel e Toño, ancora nascosti nel hangar, osservano con attenzione la figura misteriosa che si muove lentamente verso il cuore del laboratorio. Ogni suo passo aumenta la suspense. Sono sul punto di smascherare il sabotatore… ma non sanno che questa rivelazione potrebbe metterli in pericolo ancor più grande.
Nel frattempo, Vera non riesce a chiudere occhio. Il nome di Jacinto continua a tormentarla. Ricordi frammentati, volti sbiaditi, parole mai dette, immagini dolorose riaffiorano nella sua mente. Sa che non può più fuggire dal passato. Sa che dovrà affrontare la verità. Ma cosa ha fatto davvero Jacinto? Qual è il loro legame? E cosa ha a che fare con la gioielleria Job?
Con questa puntata, La Promessa entra in una fase cruciale: i segreti cominciano non solo a venire alla luce, ma a trascinare i personaggi in territori pericolosi e sconosciuti. Vera non è più solo una semplice domestica con un passato misterioso. È una pedina chiave in una trama che mescola ambizione, spionaggio e ferite mai guarite.
In gioco non c’è soltanto la pace della tenuta, ma anche l’identità e la verità profonda di molti protagonisti. E tutto, tutto ruota attorno a un nome solo: Jacinto Iglesias.
La verità è vicina. Ma il prezzo da pagare per scoprirla potrebbe essere molto più alto del previsto.