Un’ombra cupa cala su La Promessa, portando con sé sussurri di verità troppo a lungo sepolte. La tensione si taglia con il coltello tra le mura del palazzo, dove Curro e Pia si ritrovano in un confronto che potrebbe cambiare per sempre le sorti di tutti. Dopo notti di tormento e indizi nascosti, i due giungono a una conclusione spiazzante: la morte di Ana non è stata un incidente. I sintomi, i sospetti, il silenzio del dottor Gamarra… tutto porta a un’unica, agghiacciante ipotesi: avvelenamento.
Determinati a scoprire la verità, Curro e Pia decidono di fare l’impensabile: riesumare il corpo di Ana. Ma c’è qualcuno nell’ombra che ascolta ogni loro parola… Petra. Con un ghigno gelido e un cuore che batte non per paura ma per istinto, corre da Leocadia, la donna più potente del palazzo. “Vogliono scavare,” sussurra. “Vogliono scoprire tutto.” Leocadia, glaciale come sempre, lascia trapelare per un istante un barlume di preoccupazione. “Lasciamoli fare,” dice. “Vediamo fin dove sono disposti a spingersi… perché sarà un crimine. E quando tutto verrà alla luce, qualcuno dovrà pagare.”
All’alba, sotto una fitta nebbia, Curro e Pia aprono la tomba con le proprie mani. Il dolore è palpabile, ma anche la speranza. Un campione viene prelevato in segreto e spedito in laboratorio. I giorni passano lenti, ma infine arriva il verdetto: nel corpo di Ana è stata trovata una sostanza tossica, un veleno somministrato con precisione. Le mani di Curro tremano. Pia lo guarda e afferma con voce ferma: “Ora abbiamo le prove.”
L’indagine ufficiale ha inizio. L’investigatore Burdina perlustra ogni angolo del palazzo e, in un cassetto nascosto tra profumi e ciprie, trova la prova decisiva: una boccetta con un doppio fondo, contenente proprio la stessa sostanza rinvenuta nel sangue di Ana. Proprio in quel momento, Leocadia entra nella stanza… ma ormai è troppo tardi. Burdina la guarda dritta negli occhi: “È in arresto.”
Il palazzo sprofonda nel caos. Petra, attonita, lascia cadere un vassoio. I domestici si scambiano sguardi increduli. Il regno di Leocadia è crollato. Ma non è finita. Con un colpo di scena inaspettato, Cruz viene dichiarata innocente e fa ritorno a La Promessa. Non più condannata, ma riabilitata, attraversa il cortile del palazzo con fierezza. Pia e Curro la osservano, pronti a tutto, mentre lei sussurra a Petra: “Questa volta la giustizia è arrivata prima del destino.”
Eppure… qualcosa nel vento non convince. Il mistero è solo all’inizio. Perché la bara di Ana non era vuota… e ciò che c’era dentro cambierà ogni cosa.