Quando tutto sembrava finalmente sotto controllo nel palazzo de La Promessa, un ritorno inaspettato sconvolge la fragile tranquillità della tenuta. Ángela, che tutti credevano al sicuro in Svizzera, fa ritorno in gran segreto. Ma la sua non è una semplice visita familiare: è un vero terremoto emotivo e narrativo. Porta con sé la verità, il desiderio di giustizia e una rivelazione sconvolgente. Il bersaglio? Jacobo.
Durante la sua permanenza all’estero, Ángela ha scoperto una rete oscura di ricatti, segreti familiari e un tentativo di omicidio camuffato con un oggetto tanto raffinato quanto letale: un braccialetto con un doppio fondo contenente veleno. Una trappola silenziosa che, se non fosse stata intercettata, avrebbe causato la morte di uno degli abitanti della Promessa. Proprio grazie a questo oggetto, Ángela ha cominciato a ricostruire pezzo per pezzo un puzzle che ha come centro proprio suo fratello Jacobo, un uomo consumato dal risentimento e dall’ambizione.
Nel frattempo, a La Promessa, le tensioni si moltiplicano. Catalina e Adriano si trovano davanti a una proposta apparentemente onorevole ma in realtà pericolosa: il duca Lisandro offre loro un titolo nobiliare. Un’offerta che all’apparenza sembra generosa, ma che nasconde un secondo fine strategico. Lisandro è abile, freddo e calcolatore. Sa come muovere le sue pedine e usa il potere come una rete invisibile per incatenare i suoi avversari. Il titolo è solo un’esca. E loro sono vicini a morderla.
Leocadia, madre di Ángela e Jacobo, comincia a crollare sotto il peso del passato. Gli scheletri che ha cercato di seppellire riemergono, uno dopo l’altro. La scoperta di una scatola con un compartimento segreto, trovata da Curro, Pía e Lope, svela qualcosa di spaventoso: il braccialetto contenente veleno. Un attentato non riuscito, che ora diventa una prova fondamentale. Nessuno immagina che quel piccolo oggetto sarà la chiave per smascherare il traditore.
La situazione raggiunge il punto di rottura durante una cena celebrativa organizzata per annunciare il possibile innalzamento sociale di Catalina e Adriano. Quella che doveva essere una serata di gioia si trasforma in un processo pubblico. Gli invitati percepiscono il cambiamento nell’aria, una tensione che cresce minuto dopo minuto. E proprio allora, con tempismo perfetto, Ángela fa il suo ingresso trionfale.
Vestita con eleganza e con uno sguardo determinato, la giovane si presenta davanti a tutti. Nessuno si aspettava di rivederla, tantomeno Jacobo. Con voce ferma e decisa, Ángela lo accusa apertamente: è lui il burattinaio dietro tante tragedie. Ha mentito, ricattato, manipolato e cercato di uccidere. Mostra il braccialetto e racconta tutto quello che ha scoperto, con il sostegno di Curro e Pía. Il silenzio cala sulla sala, interrotto solo dai sussurri di incredulità.
Jacobo, messo alle strette, non nega. Anzi, esplode in una furia incontrollata. Si toglie la maschera e rivela il suo odio, il suo senso d’abbandono, la rabbia accumulata per anni. Confessa di aver creato false prove per incastrare il padre Samuel, di aver scritto lettere anonime, di aver orchestrato tutto per vendicarsi della famiglia che lo ha sempre ignorato. La sua intenzione era chiara: eliminare Catalina, che riteneva il punto debole, per prendere il suo posto al centro della tenuta.
Catalina e Adriano restano scioccati. Leocadia è devastata. Lisandro, invece, osserva tutto con sguardo calmo, quasi divertito. Il caos serve i suoi piani. Ma Jacobo ha firmato la sua condanna: la verità è uscita allo scoperto e la sua rovina è inevitabile.
Nel frattempo, nelle stanze più umili della tenuta, si consumano altri drammi. Manuel confida a Simona di aver venduto i motori. Una scelta difficile ma necessaria. Racconta di aver visitato la tomba di Jana e di averle parlato, come se cercasse un segno, una benedizione. Simona, con la sua saggezza semplice, gli ricorda che l’amore vero non muore mai: cambia forma, ma resta.
Nel locale lavanderia, María Fernández è ossessionata dalla verità. Tiene in mano una delle lettere anonime che hanno fatto cacciare il padre Samuel e la studia con attenzione maniacale. Crede fermamente che il colpevole sia ancora tra loro, che respiri il loro stesso aria. E non si fermerà finché il nome dell’uomo innocente non sarà riabilitato.
In un angolo appartato, Rómulo ed Emilia sognano una fuga. Il loro amore, proibito e silenzioso, è diventato la loro unica ancora di salvezza. Decidono di lasciare tutto: le bugie, le lotte, l’oscurità che ormai ha invaso la tenuta. Partiranno insieme, in silenzio, senza dire nulla a nessuno, prima che La Promessa li inghiottisca.
Nel cuore del palazzo, nel maestoso ufficio dei signori, si svolge l’ultimo atto. Curro, Pía e Lope analizzano il braccialetto. All’interno c’è cianuro, una dose sufficiente per uccidere un cavallo. Non ci sono più dubbi: si tratta di un tentativo di omicidio. L’arma del delitto è lì, davanti a loro. E l’autore è Jacobo.
La Promessa non sarà mai più la stessa.
Con ogni verità rivelata, ogni alleanza spezzata, ogni tradimento portato alla luce, il palazzo si trasforma in un campo di battaglia. L’equilibrio è rotto, le ferite sono aperte e la guerra tra amore e ambizione si fa più aspra che mai.
E questa… è solo la prima parte.
Perché a La Promessa, nulla resta nascosto per sempre. E la verità, quando finalmente emerge, non risparmia nessuno.