🎭 TEASER TRIGGER
Un segreto inconfessabile, una morte per avvelenamento e una verità capace di distruggere ogni cosa: Ángela sta per scoprire che Jana non è morta per una malattia… ma è stata uccisa. E il nome del colpevole potrebbe devastarla per sempre.
UNA MATTINA DI COLPA E VERITÀ PRONTA A SCOPPIARE
La giornata era iniziata con un peso insostenibile sul petto di Curro. Anni di silenzio sulla morte di Jana, la sua sorella dell’anima, lo stavano consumando dall’interno. L’aveva vista morire lentamente tra le sue braccia. Ufficialmente, tutti credevano che fosse stata una malattia fulminante. Ma Curro conosceva la verità: Jana era stata avvelenata. E sapeva anche chi era il colpevole.
I giorni a trattenere la rabbia e il senso di colpa erano finiti. Il recente scontro con il capitano Lorenzo, che minacciava anche il suo futuro alla Promessa, era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. Il pericolo non era più solo emotivo, ma fisico. E la sua anima non poteva più tacere.
Con passo deciso ma tremante, Curro si diresse verso l’ufficio di Pía Aarre. Sebbene non ricoprisse più il suo vecchio incarico, Pía era ancora un pilastro di buon senso e fiducia. Ed era l’unica, insieme a lui, a conoscere tutta la verità.
— “Pía…” mormorò con voce roca.
Lei lo vide arrivare, e nei suoi occhi si accese la comprensione immediata. Curro, con un gesto disperato, confessò ciò che non poteva più trattenere:
“Non posso più tacere. Non posso vederla” – riferendosi ad Ángela – “indagare su un mostro senza sapere il crimine reale che ha commesso. Jana non è morta per malattia. È stata avvelenata. E oggi glielo dirò.”
La tensione riempì la stanza. Era la decisione più pericolosa che Curro potesse prendere. Ma la verità stava urlando per uscire fuori.
IL PERICOLO DI SVELARE TUTTO
Pía, sempre prudente, conosceva il rischio. Quella rivelazione poteva spezzare Ángela emotivamente… oppure accendere in lei un desiderio inarrestabile di vendetta. Come avrebbe reagito una persona nello scoprire che la donna che amava come una sorella era stata assassinata, e che il principale sospettato era qualcuno molto vicino?
La paura li aveva paralizzati per mesi. Ma la menzogna li stava consumando lentamente.
“Forse è arrivato il momento,” ammise Pía con un lungo sospiro. “Per Jana. E per tutti noi.”
Nel frattempo, venti di guerra soffiavano in altre parti della tenuta.
CRISTÓBAL: L’UOMO FREDDO CHE RIORGANIZZA LA PROMESSA
Il nuovo maggiordomo, Cristóbal Ballesteros, appena arrivato e già immerso nelle trame oscure della tenuta, riceveva pressioni dirette da Lorenzo per licenziare immediatamente Curro. Tentando di mantenere un minimo di giustizia, Cristóbal cercò l’appoggio del marchese Alonso Luján, ma quest’ultimo, stanco e sopraffatto da altri conflitti, non fu il sostegno sperato.
Cristóbal cedette. Ma non senza affermare la sua autorità altrove.
Con voce gelida, ordinò a Petra, la cameriera fedele ma velenosa di Cruz, di informare López, il cuoco, che da domani sarebbe tornato a fare il cameriere. Una sentenza fredda, senza appello.
Petra, compiaciuta dell’incarico, scese in cucina come una messaggera del caos. López, intento nella preparazione di una besciamella perfetta, si bloccò sentendo quelle parole che gli rubavano l’anima:
“La tua fortuna è finita. Da domani servi la colazione.”
Per López, la cucina era il suo rifugio, la sua rinascita. Togliergliela significava strappargli l’identità. Simona e Candela, testimoni dell’ingiustizia, esplosero di rabbia. “Questo non finirà così,” sibilavano. Con i grembiuli abbandonati e gli occhi pieni di fuoco, si prepararono a combattere. Contro Cristóbal. Contro il sistema. Contro tutto.
UNA GUERRA APERTA TRA NOBILI
In un altro angolo della villa, l’ombra del barone di Valladares calava come un presagio oscuro. Con un sorriso serpentino e lo sguardo gelido, entrò nella stanza dove Catalina e Adriano lo attendevano, col cuore in gola.
Senza mezzi termini, srotolò un documento: una lista di 27 nobili che si opponevano fermamente alle riforme sociali che i due stavano cercando di portare avanti. Miglioramenti salariali, riduzione dell’orario di lavoro, diritti ai lavoratori… tutto sotto minaccia.
“Avete un mese per cancellare tutto. O affronterete conseguenze molto gravi,” dichiarò il barone.
Non era solo un avvertimento. Era una dichiarazione di guerra. Boicottaggi, isolamento, ritorsioni. L’aristocrazia era pronta a distruggere tutto pur di difendere i propri privilegi.
Adriano, uomo di principi, sentì la minaccia scavargli dentro. Non solo come idealista, ma come padre. Avrebbe potuto proteggere la sua famiglia e allo stesso tempo combattere per la giustizia?
Il dubbio lo trafisse. La guerra alla disuguaglianza aveva un prezzo altissimo. E i nemici erano potenti… e spietati.
IL GIORNO DELLA VERITÀ
Ma ogni tempesta in corso impallidiva di fronte a ciò che stava per accadere.
Curro stava andando da Ángela, deciso a raccontarle la verità: Jana era stata assassinata. E il nome del colpevole era vicino. Troppo vicino.
L’impatto di questa verità avrebbe potuto scatenare un terremoto emotivo. Ángela aveva vissuto consumata dalla ricerca di giustizia, dal dolore per una perdita mai compresa. Scoprire che tutto era una menzogna, che qualcuno aveva strappato Jana dal mondo di proposito, non per destino… poteva risvegliare in lei una forza distruttiva.
Una tempesta di rabbia, giustizia e vendetta.
La accetterà o la rifiuterà? Cercherà vendetta o si spezzerà dal dolore?
E se la sua furia si rivolgesse verso la persona sbagliata?
🎬 LA PROMESSA è sul punto di esplodere.
E quando la verità su Jana verrà a galla, nulla sarà più come prima.
💬 Cosa faresti tu se scoprissi che tua sorella è stata assassinata… e hai vissuto tutta la vita abbracciando una bugia?
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