Il vento soffia dolcemente nei giardini del palazzo de La Promessa, ma la tensione che si respira non trova sollievo nemmeno nella brezza. Seduti su una panchina appartata, Ángela e Curro si scambiano sguardi carichi d’ansia. La giovane non è più disposta ad aspettare: è arrivato il momento di fare giustizia per l’attentato contro Hann. Da settimane sospettano di Lorenzo, ma ora Ángela vuole andare oltre. Vuole agire. E per farlo, è pronta a rischiare tutto.
Il piano audace di Ángela e l’infiltrazione notturna
Convinta che Lorenzo nasconda delle prove nella sua stanza, Ángela persuade Curro a introdursi con lei di notte nella camera del capitano. Il ragazzo è titubante, ma la determinazione della giovane è incrollabile. Quando il palazzo sprofonda nel silenzio, i due si muovono furtivamente nei corridoi bui, armati solo di un vecchio fermaglio e una chiave arrugginita.
La camera di Lorenzo riflette il suo carattere: ordine militare, pelle, cognac, stivali allineati, fruste decorative. Frugando tra i cassetti e le cartelle, trovano una scatola chiusa. Con abilità, Ángela forza la serratura. Dentro ci sono documenti esplosivi: elenchi di armi, pagamenti illeciti, rotte per trasporti clandestini. Lorenzo è coinvolto nel traffico d’armi, e ha usato la sua posizione nell’esercito come copertura. I documenti suggeriscono addirittura la sua diretta responsabilità nell’attentato contro Hann.
Ángela trema, ma non per la paura. Per la rabbia.
Curro, però, è terrorizzato. Teme le conseguenze e si rifiuta di usare quelle prove. Vuole rimettere tutto al suo posto e dimenticare. Ángela non riesce a capire questa scelta. La trova codarda. Ma, senza dire una parola, obbedisce. Per ora.
Il dilemma morale e la decisione solitaria
La mattina seguente, l’atmosfera tra Ángela e Curro è gelida. Si scambiano sguardi carichi di significato, ma non parlano. Solo Pía, attenta e intuitiva, percepisce il conflitto interiore della giovane. Le parla, la provoca, l’ascolta. E le lascia una frase che cambia tutto:
“Una prova non serve a nulla se resta nascosta in un cassetto. Se hai qualcosa che può cambiare tutto, mostrala a chi ha il potere di agire. In questo palazzo, solo Alonso lo ha.”
Quelle parole rimbombano nella mente di Ángela per tutta la giornata. Quando scende la notte, prende la sua decisione. Non aspetterà più nessuno. Con lo stesso fermaglio, entra da sola nella stanza di Lorenzo, riapre la scatola e prende i documenti. Ora la verità è nelle sue mani. Non c’è più ritorno.
Il sequestro e la fuga
Ma Lorenzo si accorge che qualcuno ha violato la sua stanza. Nulla sfugge al suo sguardo freddo. Scoperti i documenti mancanti, si mette a cercare Ángela. La trova nella biblioteca, i fogli nascosti sotto lo scialle.
— Cosa stai facendo con quelli? — le sibila con voce minacciosa.
Ángela prova a mentire, ma lui non si lascia ingannare. Le afferra brutalmente il braccio e la trascina in una sala abbandonata dell’ala vecchia del palazzo. La rinchiude dentro e la minaccia.
— Dimmi cosa intendi fare con quei fogli!
— Sei solo un codardo, — gli sputa lei — ma la verità verrà fuori, con o senza di me.
Nel frattempo, Curro, preoccupato per la scomparsa di Ángela, la cerca disperatamente. È Pía che lo guida verso l’ala più antica, dicendo di aver sentito dei rumori sospetti. Curro corre, spinto dall’angoscia.
Dentro la stanza, Ángela attende il momento giusto. Quando Lorenzo si distrae, afferra un candeliere di ferro e lo colpisce al braccio. Lui urla, lascia cadere la chiave. Lei la afferra e scappa. Il trambusto richiama l’attenzione di tutto il palazzo.
Lo scontro finale nel corridoio
Curro la intercetta mentre corre nel corridoio, ansimante, i documenti ancora stretti sotto lo scialle. La ferma, sconvolto:
— Cosa ti ha fatto?
— Te lo spiegherò dopo. Ma stavolta non può più farla franca!
Alle loro spalle appare Lorenzo, furioso, la divisa in disordine. Ma prima che possa dire una parola, compaiono il Marchese Alonso e il sergente Burdina, ospite a cena quella sera. La scena è pronta.
Ángela non esita. Si pianta davanti a tutti, apre lo scialle e mostra i documenti:
— Ecco la prova di chi è veramente. Contrabbando di armi, minacce, cospirazioni. È lui il responsabile dell’attentato contro Hann. Lei sapeva troppo e lui ha tentato di metterla a tacere.
I servi e gli ospiti nobili, attratti dalle urla, si affollano nel corridoio. Burdina sfoglia rapidamente i fogli. Il suo volto si fa serio.
— Questo è sufficiente per un arresto immediato.
Lorenzo è incastrato. Non ha più scampo. Finalmente la verità è venuta a galla. Ángela ha fatto l’impensabile: ha smascherato il capitano di fronte a tutto il palazzo. Ma questo è solo l’inizio. Le conseguenze saranno devastanti.
Cosa succederà ora?
Lorenzo verrà davvero imprigionato? Pagherà per tutto il male che ha causato? Come reagirà Leocadia, vedendo sua figlia diventare l’eroina che ha distrutto il suo complice? E cosa accadrà tra Ángela e Curro, ora che hanno superato un limite da cui non si torna indietro?
Il palazzo de La Promessa non è mai stato così pericoloso.
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