Nella tenuta de La Promessa, il sole dell’alba fatica a penetrare le tende pesanti del salone, mentre un silenzio teso domina la villa. La quiete apparente cela un terremoto emotivo in arrivo, e il primo a percepirne le scosse è Alonso De Luján, che cammina avanti e indietro con passo nervoso. La sua compostezza esteriore tradisce l’angoscia interiore. Di fronte a lui, il giovane Manuel, suo figlio, si prepara a sconvolgere ogni certezza paterna.
Con voce ferma ma colma di emozione, Manuel rompe il silenzio: è arrivato il momento di rivelare la verità. La sua relazione con Jana non è un capriccio passeggero, ma un amore profondo. La dichiarazione colpisce Alonso come un pugno. Per lui, Jana non è altro che una cameriera, inadatta a stare al fianco del figlio di un marchese.
Ma Manuel non si piega. È disposto a rinunciare a tutto, titolo nobiliare compreso, pur di difendere ciò che sente nel cuore. Non è la posizione sociale a determinare il valore di una persona, dice, ma l’integrità, la lealtà, l’anima. Le sue parole fendono l’aria come lame affilate, infrangendo le rigide convenzioni familiari.
Alonso, combattuto tra la rabbia e la paura, cerca di dissuaderlo. Una simile unione getterebbe discredito sul casato, lo renderebbe oggetto di scherno. Ma Manuel, per la prima volta, si ribella. Rifiuta una vita già scritta da altri, desidera solo essere felice.
L’atmosfera, già elettrica, esplode quando si sente bussare con forza alla porta. Un domestico, trafelato, annuncia l’arrivo del sergente Burdina. Alonso e Manuel si scambiano uno sguardo interrogativo e si dirigono verso l’ingresso.
E proprio lì, davanti agli occhi increduli del padre, Manuel viene arrestato con l’accusa di aver ucciso Don Gregorio Castilho. Il sergente, impassibile, gli legge i capi d’imputazione. Il gelo scende sulla tenuta.
Manuel è sconvolto. Si proclama innocente, implora che si tratti di un errore. Ma le manette scattano, fredde e irreversibili. Alonso, paralizzato, stenta a reagire. Quando finalmente riesce a parlare, lo fa con voce dura e tremante: “Questo è un errore. Mio figlio non è un assassino.”
Il sergente Burdina, pur mantenendo la sua professionalità, lascia intravedere un’ombra di dubbio negli occhi. Le indagini hanno portato a sospetti concreti, ma nulla sembra ancora definitivo. Tuttavia, la legge deve fare il suo corso.
Mentre viene scortato via, Manuel tiene la testa alta, ma nei suoi occhi brilla la disperazione di chi si sente tradito dal destino. Passa accanto al padre e lo guarda: uno sguardo che implora fiducia, che urla senza parole “Credi in me”. Alonso, però, resta muto, travolto dal dubbio come da un’onda inarrestabile.
Nel corridoio, la servitù è radunata in silenzio. Jana, pallida, trattiene le lacrime. Vorrebbe correre da lui, proteggerlo, ma sa che ogni gesto impulsivo potrebbe compromettere ulteriormente la situazione. Più in là, Maria, nascosta dietro un arco, stringe il suo diario al petto. Le lacrime le rigano il volto. Quel diario, contenente segreti e confessioni, è finito nelle mani sbagliate. E se fosse stato proprio lui a causare l’arresto di Manuel?
La scena si chiude su un’immagine drammatica: la carrozza che porta via Manuel si allontana tra il silenzio e gli sguardi attoniti di chi lo ama. Alonso, rimasto solo nel salotto, cede al peso degli eventi. La fiamma del camino non basta a scaldare il gelo che si è impadronito del suo cuore.
Ripensa a Gregorio, al suo carattere aspro, agli scontri avuti con molti nella tenuta. È stato davvero suo figlio a ucciderlo? O si tratta di un piano ordito da qualcun altro? L’idea che Manuel possa essere davvero colpevole lo perseguita come un incubo.
Intanto, in cucina, Maria stringe forte il diario, colma di sensi di colpa. Jana si avvicina con dolcezza e la consola, ma anche lei è lacerata dal dubbio.
La verità sembra ancora lontana, ma una cosa è certa: l’arresto di Manuel ha spezzato ogni equilibrio alla Promessa. E quello che sembrava un semplice amore proibito si trasforma in un intricato mistero, dove nulla è come appare e ogni gesto può avere conseguenze fatali.
Il destino di Manuel è appeso a un filo. La giustizia farà il suo corso… ma sarà davvero giustizia?