Nel cuore della tenuta di La Promesa, dove segreti e intrighi sono all’ordine del giorno, si cela una verità agghiacciante che potrebbe cambiare tutto: la morte di Jana Expósito non è stata un semplice incidente, né un delitto passionale. No. I sospetti sempre più insistenti puntano verso un piano oscuro e premeditato, ordito da due uomini pericolosi: il Capitano Lorenzo de la Mata e l’enigmatico esperto di veleni, Rufino de la Merced.

Jana: una donna coraggiosa e scomoda per molti

Chi conosceva Jana sapeva bene che non era una donna da farsi intimidire. La sua lingua affilata e la sua integrità morale l’hanno resa una spina nel fianco per chiunque cercasse di abusare del proprio potere. Lo ha dimostrato senza paura anche con Lorenzo, affrontandolo a viso aperto in una scena che ha lasciato tutti senza parole. Lo ha definito codardo, lo ha accusato di opprimere i più deboli, mettendolo in ridicolo di fronte agli altri. E se c’è una cosa che Lorenzo non perdona, è proprio l’umiliazione pubblica.

Da tempo, Lorenzo disprezzava Jana. Non l’ha mai accettata, né come domestica né tanto meno come moglie del nipote Manuel. Per lui, una donna di umili origini non meritava un posto d’onore a La Promesa. Il suo classismo, unito alla sua ossessione per il controllo e il potere, lo rendevano una bomba pronta ad esplodere. E quella esplosione, forse, ha trovato la sua vittima proprio in Jana.

Un’indagine segreta e un corpo che parla

Ma se la versione ufficiale parlava di un colpo di pistola, la verità è ben diversa. Curro, devastato dalla perdita della sorella, ha iniziato un’indagine personale insieme a Pía Adarre, la governante dalla mente acuta e dal cuore grande. E ciò che hanno scoperto potrebbe far crollare l’intera impalcatura di bugie costruita attorno alla morte di Jana.

Il primo colpo di scena arriva quando il corpo di Jana viene riesumato in gran segreto. Le condizioni del cadavere non lasciano spazio a dubbi: pelle, unghie e lingua bluastre. Sintomi inequivocabili di avvelenamento da cianuro.

Rufino de la Merced: il volto oscuro del veleno

Per avere conferme, Pía si reca da Rufino de la Merced, un uomo che vive nei pressi di Luján e che ha una sinistra fama di essere uno dei maggiori conoscitori di veleni della regione. Fingendosi una lavoratrice di una notaria, gli descrive sintomi attribuiti a un “cliente maschile”. Rufino, inizialmente diffidente, finisce per confermare: quei sintomi indicano senza ombra di dubbio il cianuro.

Ma Rufino non è uno sprovveduto. Intuisce che la donna non gli sta dicendo tutta la verità. Le prende la mano, la fissa negli occhi e la mette sotto pressione. Pía riesce a sfuggire a quell’inquietante confronto, ma una cosa è chiara: Rufino sa molto più di quanto sembri.

Una lettera misteriosa e una connessione mortale

Il vero colpo di scena arriva quando Curro scopre una lettera inviata da Rufino al Capitano Lorenzo. Un esperto di veleni che scrive al militare più ambiguo della tenuta? Una coincidenza difficile da credere.

Quella lettera potrebbe essere la prima prova concreta di un collegamento tra i due. È possibile che Lorenzo abbia commissionato l’omicidio di Jana? Che Rufino sia stato il braccio esecutore del suo piano di vendetta?

A rendere tutto ancora più agghiacciante è l’indifferenza assoluta di Lorenzo: mentre La Promesa è sconvolta dal lutto e la marchesa è in prigione, lui decide di organizzare una fastosa festa di compleanno, ignorando completamente il dolore altrui. Neanche un centesimo di contributo offre, mentre altri cercano di salvare ciò che resta dell’armonia nella tenuta. Un comportamento arrogante che lo rende sempre più isolato… e sospettato.

Curro pronto a tutto per la verità

Ma Lorenzo potrebbe aver sottovalutato un dettaglio: Curro non si fermerà fino a quando la verità non verrà a galla. È pronto a sabotare la festa del capitano, a denunciare le sue malefatte e a inchiodarlo con quella lettera. Il ragazzo ha una missione: ottenere giustizia per sua sorella.

E mentre le indagini proseguono, l’intero castello di menzogne costruito da Lorenzo sembra vacillare. Rufino, con la sua figura cupa e i suoi segreti, potrebbe essere il tassello finale di un puzzle letale.

Il pubblico si divide, ma la tensione cresce

I fan della serie sono divisi: alcuni credono che Lorenzo abbia agito da solo, spinto dalla rabbia e dal disprezzo verso Jana. Altri pensano che ci sia una vera e propria cospirazione, con Rufino coinvolto fino al collo.

Ma tutti sono d’accordo su una cosa: la morte di Jana non è stata un atto isolato, bensì il frutto di un piano preciso e calcolato. Un piano che, se confermato, metterebbe a nudo il lato più oscuro di La Promesa.

La resa dei conti si avvicina

Con ogni nuova scoperta, Curro si avvicina alla verità. E il pubblico, incollato allo schermo, aspetta con ansia il momento in cui i colpevoli verranno smascherati. L’atmosfera è carica di tensione. Gli sguardi sospettosi si moltiplicano. I segreti si fanno sempre più pesanti.

Siamo forse alla vigilia di un’esplosione di verità? È solo questione di tempo prima che il capitano senza onore e il velenoso maestro di morte vengano messi di fronte alle loro responsabilità?

Una cosa è certa: La Promesa non sarà mai più la stessa.
E la risposta alla domanda che tutti si pongono – “Lorenzo e Rufino hanno ucciso Jana Expósito?” – è forse più vicina che mai.