Il ritorno di un fantasma… con la verità in tasca

Il sole tramonta dietro le colline di Luján, dipingendo il cielo con sfumature di cremisi e sangue, quando l’impensabile accade: Lope fa ritorno al palazzo. Dopo giorni di misteriosa scomparsa, eccolo comparire di nuovo, stanco, polveroso, con lo sguardo perso di chi ha attraversato l’inferno. Il suo corpo è segnato dal viaggio, ma negli occhi brilla una determinazione che nessuno gli aveva mai visto.

Teresa, uscita dalla lavanderia con un cesto di biancheria, lo vede e lascia tutto cadere a terra: “Dio mio… è tornato.” María, in cortile, si gira di scatto e apre gli occhi. Petra, dalla porta della dispensa, incrocia le braccia e mormora tra sé: “E adesso che succede?” Il personale del palazzo si blocca. Tutti lo guardano. Alcuni sorpresi, altri diffidenti. Nessuno osa avvicinarsi davvero.

Lope non dice una parola. Cammina deciso verso le vecchie scuderie, con il peso della verità sulle spalle. Ma una voce lo ferma: Curro, trafelato, scende le scale posteriori e lo raggiunge. “Dove sei stato? Tutti pensavamo fossi morto!” Lope non risponde subito. Gli prende il braccio e lo trascina lontano dagli sguardi indiscreti. “Quello che ho scoperto cambierà tutto, Curro. E tu devi essere forte.”

Un segreto dentro un ciondolo

Nella quiete polverosa del vecchio fienile, Lope svela ciò che ha portato con sé: un ciondolo d’argento antico, con una pietra blu incastonata, consumato dal tempo ma ancora lucente. “Era con Hann… il giorno in cui è stata uccisa.” Curro lo osserva, perplesso. Non l’ha mai visto prima. Ma Lope insiste: non è un semplice gioiello. È un simbolo, un marchio, una firma di morte.

Lope racconta tutto. Ha passato giorni nella tenuta del duca di Carril, ha rintracciato un vecchio artigiano che conferma: sono stati realizzati solo tre esemplari. Uno lo aveva Hann. Uno è sparito. Il terzo… sta per finire nelle mani di Martina, proprio durante la cena di fidanzamento orchestrata da Leocadia.

“Se Jacobo le porge quel ciondolo… devi fermarlo.” Lope abbassa la voce. “Chi riceve questo simbolo… è il prossimo bersaglio.”

Il confronto con Cristóbal

Ma il ritorno di Lope non è passato inosservato. Petra lo rimprovera con disprezzo: “Ti presenti qui sporco come un vagabondo e pretendi che facciamo finta di niente?” Ma la vera prova lo attende nel salone: Cristóbal, il nuovo maggiordomo capo, uomo freddo e implacabile, ha richiesto la sua presenza.

Lope, ancora impolverato, prova a giustificarsi: “Sono stato via per mia nonna…” Ma Cristóbal lo zittisce con brutalità: “Tua nonna è morta tre anni fa. Ho controllato.” L’umiliazione è totale. “Hai mentito, hai abbandonato il tuo posto. Raccogli le tue cose e vattene prima che chiami il sargente.”

Lope viene cacciato dal palazzo. Ma non può andarsene. Non ora. Non senza salvare Martina.

L’ultima occasione

Nascosto vicino alle scuderie, Lope attende Curro. Quando lo vede, lo trascina di nuovo nel silenzio. Gli rimette il ciondolo in mano. “Questo è lo stesso che Jacobo le darà domani. Fermalo, Curro. Ti prego.” Curro è confuso, ma Lope gli racconta tutto. Leocadia ha commissionato quei ciondoli. Hann lo portava quando è stata assassinata. Martina è in pericolo.

“Proteggila,” dice Lope con voce rotta. “E se Jacobo appare con quel ciondolo, fai in modo che non le tocchi mai il collo.” Curro annuisce. “Questa volta nessuno si farà del male.”

La cena della verità

Il giorno dopo, il Palazzo de Luján è in festa. Nella grande sala illuminata da candelabri, si celebra il fidanzamento tra Martina e Jacobo. Tutta l’aristocrazia è presente. Leocadia, raggiante, osserva orgogliosa. Jacobo si alza. Tra le mani ha una piccola scatola di velluto blu.

“Martina, voglio che tutti sappiano quanto ti amo. Questo ciondolo rappresenta il mio impegno con te.”

Ma proprio mentre la apre, le porte del salone si spalancano con fragore. Curro entra, con lo sguardo infuocato. “NO!” grida. “Non toccarlo!”

Tutti si voltano, scioccati. Martina si alza. “Curro?!” Ma lui non si ferma. Si avvicina a Jacobo e punta il dito contro il ciondolo. “Questa collana… era al collo di Hann quando è stata assassinata. Vuoi fare lo stesso con Martina?!”

Un silenzio agghiacciante cala sulla sala. Leocadia sbianca. “Questo è ridicolo!” urla. Ma gli sguardi sono tutti puntati su di lei. La verità è uscita dalle ombre.

Lo scandalo è servito

In pochi secondi, l’inganno viene smascherato. La collana, così bella e preziosa, è in realtà la prova di un complotto freddamente orchestrato. Martina si ritrae inorridita. Jacobo è impietrito. Leocadia prova a reagire, ma ormai è troppo tardi.

Lope, pur non essendo presente, è riuscito a rovesciare la scacchiera. Il suo coraggio ha portato alla luce un’oscura verità. La collana non è più un regalo d’amore, ma una condanna silenziosa.

E adesso?

Il futuro di Leocadia e Jacobo è appeso a un filo. Martina sarà protetta? Curro riuscirà a impedire un nuovo delitto? E Lope… verrà riammesso al palazzo, o il suo eroismo resterà nell’ombra?

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