Un episodio che scuote fin dalle fondamenta la tenuta de La Promesa, dove veleno, confessioni proibite e tradimenti s’intrecciano per dare vita a una tempesta emotiva devastante. Tutto ha inizio con una minuscola fiala di vetro contenente cianuro, un veleno letale e silenzioso, nascosto tra le mura della cucina. L’atmosfera è opprimente, e non solo per i vapori che escono dai fornelli: Curro, Pía e Lope osservano con orrore quel piccolo oggetto, consapevoli che potrebbe essere la chiave dietro la tragica morte di Jana.
Il sospetto si trasforma presto in certezza. Quel veleno non è solo un residuo: è un’arma ancora in circolo. E quando Curro cade vittima dello stesso cianuro, l’allarme si diffonde in tutta La Promesa. La sua vita è appesa a un filo, e la caccia all’assassino diventa una corsa contro il tempo. Chi ha osato colpire ancora? Chi si nasconde tra servi e nobili, fingendo innocenza?
Parallelamente, un’altra verità esplosiva viene alla luce. Durante la cena del servizio, Samuel, l’ex sacerdote tormentato, irrompe nel silenzio della sala con una rivelazione che congela il sangue a tutti: non è stata Petra la causa della sua uscita dalla chiesa. Non ci sono stati scandali teologici né eresie. La vera ragione è l’amore – un amore proibito. Samuel confessa che ha abbandonato i voti per amore di María.
Il colpo di scena lascia tutti senza parole. Petra, da tempo accusata, viene finalmente assolta. María, che aveva implorato Samuel di dire la verità, versa lacrime miste a sollievo e dolore. Il peso della bugia si frantuma. L’ex prete, vinto dalla forza del sentimento e dalla sete di giustizia, si espone al giudizio del palazzo. E mentre la sua confessione scuote la morale degli astanti, la reputazione della servitù e dell’aristocrazia vacilla su un filo sottile.
Ma non sono solo le parole a far tremare le pareti della tenuta. Nei corridoi oscuri di La Promesa, Leocadia medita vendetta. La madre di Jacobo è accecata dall’odio nei confronti di Ángela e Curro, che vede come traditori della memoria del figlio. Leocadia non è disposta a tollerare la complicità fra i due e decide di agire con ferocia. La sua vendetta non sarà impulsiva, ma calcolata, definitiva. Un piano oscuro sta per essere messo in moto, e nessuno sarà al sicuro dalla sua ira.
Nel frattempo, in un’ala più lussuosa della tenuta, si consuma un altro dramma, ma di natura diversa. Il duca Lisandro, uomo potente e grato, decide di ricompensare Adriano per la sua lealtà. Ma ciò che offre non è denaro né gioielli: è potere. Un cofanetto di legno pregiato, contenente le scritture di proprietà di duecento ettari di terre fertili, viene messo nelle mani del giovane contadino. Adriano, umile e onesto, resta sbalordito. Catalina osserva con timore quel gesto di generosità: sa bene che ogni dono dei nobili nasconde un prezzo. Quella terra è un simbolo di emancipazione, ma forse anche una trappola.
Come se non bastasse, Manuel de Luján riceve una lettera anonima. Il suo contenuto è inquietante: informazioni riservate sul progetto di aviazione che solo lui e pochi fidati conoscevano. Qualcuno all’interno della tenuta sta sabotando i suoi sogni. Il tradimento si insinua come un veleno sottile, invisibile e mortale. La minaccia non arriva da lontano, ma è tra loro, sotto lo stesso tetto.
La tensione si fa insostenibile. E il momento culminante arriva quando Curro, accecato dal dolore e dalla frustrazione, decide di testare il contenuto del veleno in modo scioccante: usa una colomba messaggera per verificare la tossicità della sostanza. Lope e Pía tentano invano di fermarlo. Ma Curro non si lascia convincere. È stanco di aspettare. Vuole risposte. Con mani tremanti apre la fiala: l’odore di mandorle amare si diffonde nell’aria, inconfondibile segno del cianuro. La verità è lì, spietata. Jana è stata assassinata. E ora anche lui ne è vittima.
La scena gela il sangue. Gli occhi di tutti si spalancano, il silenzio esplode in una consapevolezza lacerante. L’assassino non è lontano. È tra loro. È qualcuno che hanno guardato in faccia, con cui hanno condiviso il pane, forse anche una risata. L’orrore di questa certezza si abbatte come un fulmine sulla tenuta.
Questo episodio di La Promesa è un turbine di emozioni. Amore, odio, redenzione e vendetta si mescolano in un affresco drammatico degno di una tragedia classica. La caduta di Curro, la confessione di Samuel, la furia di Leocadia, il mistero della fuga di informazioni sul progetto di Manuel, il dono sospetto del duca a Adriano – tutto contribuisce a dipingere un quadro dove nessuno è innocente, dove ogni sguardo può nascondere una colpa.
Il tempo stringe. Ogni secondo che passa potrebbe essere fatale. Pía, Curro, Manuel: tre figure diverse, ma legate da un destino comune, si trovano ora davanti al bivio. Devono affrontare verità scomode, smascherare colpevoli e proteggere chi amano. Ma basterà la verità per salvare ciò che resta?
La Promesa brucia dall’interno. E il conto alla rovescia è iniziato. In un luogo dove nulla è come sembra, e ogni parola può essere un indizio… o una condanna.