Preparatevi, fedeli seguaci de La Promesa, perché un evento monumentale sta per svolgersi all’interno delle sacre mura della tenuta. Dopo il profondo dolore per la morte di Han, questo prossimo capitolo promette di essere il più incisivo finora, intessendo fili di follia, tradimento e una disperata ricerca di redenzione. Ciò che ci attende mercoledì 4 giugno è un giorno destinato a rimanere scolpito negli annali della tumultuosa storia de La Promesa, culminando in un battesimo che sarà tutt’altro che gioioso.

La mattinata inizia con una scoperta agghiacciante che scuote la famiglia Luján. Catalina e Alonso si imbattono in Eugenia de Luján, che tiene in braccio il piccolo Andrés. È una scena carica di un’inquietante tenerezza, rapidamente oscurata dal comportamento sempre più instabile e imprevedibile di Eugenia. La sua presa sulla realtà sembra sfuggirle ulteriormente ogni giorno che passa, e le sue ultime azioni confermano i timori più grandi dei Luján: ella rappresenta una minaccia genuina, seppur involontaria, per i gemelli innocenti. L’imminente battesimo di Diego e Jimena, destinato a essere un faro di speranza e celebrazione, diventa ora fonte di profonda ansia. Di fronte a una situazione così delicata e pericolosa, la famiglia è costretta a prendere una decisione drastica e straziante: Eugenia deve essere tenuta lontana dai bambini e, ancor più dolorosamente, non le sarà permesso di partecipare alla celebrazione.

Il peso di questa decisione ricade pesantemente su Curro, il quale, nonostante il suo persistente affetto per sua madre, è convinto che sia l’unica linea d’azione logica. Egli si sforza di rassicurare la famiglia, insistendo sul fatto che, sebbene Eugenia sia profondamente turbata, non è intrinsecamente malvagia o pericolosa. Eppure, anche mentre pronuncia queste rassicurazioni, un dubbio lancinante deve tormentarlo, specialmente mentre si prepara a comunicare la notizia devastante a Eugenia stessa. Il confronto è straziante. Curro, con delicatezza ma fermezza, le spiega che non potrà essere presente al battesimo. Eugenia, tuttavia, è veementemente ribelle. Nella sua mente frammentata, il bambino che lei crede suo, quello a cui si sente così profondamente legata, sarà battezzato, e lei deve esserci. La sua convinzione è assoluta, la sua logica distorta ma incrollabile. Quella che la famiglia crede essere una situazione controllata—Eugenia confinata, incapace di interferire—è, tragicamente, un’illusione pericolosa. Quando arriva il momento del battesimo, il cuore di Curro sprofonda: Eugenia è scomparsa dalla sua stanza, e con lei, la pistola di Lorenzo. Le implicazioni sono orribili, trasformando un giorno di sacra celebrazione in un potenziale palcoscenico per una catastrofe inimmaginabile. L’ombra dell'”uomo dal cappello” dalle delusioni di Eugenia sembra ora aver assunto una forma terrificantemente reale, e la sua singolare attenzione ai “suoi figli” e ai loro presunti “tesori” potrebbe portare a conseguenze devastanti.

Nel frattempo, nel cuore pulsante de La Promesa — le cucine — Petra Arcos è impegnata in una disperata e ardua battaglia per la redenzione. Perseguitata dalle sue passate manipolazioni e malefatte, ella brama di conquistare la fiducia e il perdono dei suoi compagni di servizio. Ogni passo esitante che compie verso la riconciliazione, ogni tentativo di offrire aiuto o mostrare rimorso, è accolto da un muro di incredulità e risentimento latente. María Fernández, da sempre la critica più feroce, rimane implacabile. Le sue accuse sono costanti, taglienti e brutalmente efficaci, trafiggendo i nuovi tentativi di sincerità di Petra. Samuel, testimone di questo tormento incessante, interviene, esortando María a lasciare in pace la governante. Ma la risoluzione di María è incrollabile. Si rifiuta di cessare il suo assalto verbale, non convinta della “nuova faccia” di Petra e accusandola, davanti ai colleghi, di adottare semplicemente un’altra maschera per servire le proprie ambizioni. L’aria in cucina crepita di tensione irrisolta, un netto contrasto con la calma superficiale altrove, evidenziando quanto profondamente radicata possa essere la sfiducia.

Come se la casa non fosse già abbastanza sotto pressione, la fragile relazione tra Jacobo de Castellanos e Martina de Luján continua il suo agonizzante disfacimento. Nonostante l’amore che professano, un abisso di paure inespresse e il passato nascosto di Jacobo minacciano di inghiottirli. Jacobo, tormentato dai segreti che custodisce e dalla fiducia incostante di Martina, sta iniziando a mettere seriamente in discussione il futuro del loro fidanzamento. La prospettiva del matrimonio, un tempo un sogno prezioso, ora sembra una fantasia distante e impossibile. La sua disperazione raggiunge un tale punto che egli si rifiuta categoricamente di partecipare al battesimo, convinto che lui e Martina potrebbero non raggiungere mai l’altare. Questa profonda frattura nel loro legame è in netto contrasto con il tranquillo progresso fatto da Rómulo ed Emilia, la cui genuina amicizia continua ad approfondirsi, offrendo un piccolo, confortante contrappunto alla discordanza dilagante.

In mezzo a queste tensioni vorticose, un barlume di onestà, seppur parziale, emerge da Toño. Pressato da sua madre, Simona, riguardo all’auto e al denaro scomparsi, egli offre una confessione esitante e incompleta. Sebbene la piena portata del suo coinvolgimento con Ginés e la natura precisa dei “tesori” rimangano avvolte nel mistero, questa parziale ammissione è un primo passo vitale. Con un sorprendente atto di altruistica gentilezza, Manuel si fa avanti, offrendo di saldare il debito di Toño. Il gesto di Manuel nasce da un sincero desiderio di aiutare il giovane, comprendendo la disperazione che potrebbe averlo portato su una tale strada. Questo atto di generosità sottolinea la bontà intrinseca che ancora esiste a La Promesa, anche mentre si prepara alla tempesta che sta per scoppiare.

La scena è pronta: una casa piena di segreti, risentimenti latenti e una crescente sensazione di terrore. La famiglia Luján, catturata nell’occhio di questa tempesta imminente, crede di aver scongiurato il disastro contenendo Eugenia, ma la sua fuga con la pistola di Lorenzo trasforma una sacra occasione familiare in una bomba a orologeria. Il “battesimo tragico” promesso nel titolo non sarà solo un incidente sfortunato; sarà un culmine dello stato mentale terrificante di Eugenia, della disperata complicità di Toño con Ginés e dell’incapacità della famiglia Luján di comprendere appieno la profondità dei pericoli in agguato all’interno delle proprie mura e nella mente di Eugenia. La ricerca di Eugenia del “tesoro dei suoi figli” porterà a un atto indicibile? La pistola, destinata alla difesa, diventerà uno strumento di tragedia? E come questo evento devastante altererà per sempre il destino de La Promesa e dei suoi abitanti? La sacralità del battesimo sta per essere frantumata, lasciando un’impronta indelebile su tutti coloro che ne saranno testimoni.