Spoiler Esteso
La fuga disperata di Sevilay con Nu, l’unico uomo che sembrava capirla e amarla veramente, si trasforma presto in un incubo. La loro speranza di libertà viene spezzata brutalmente quando Cihan li localizza grazie a un dispositivo nascosto nell’auto. Il confronto è immediato e carico di tensione: Cihan arriva armato, determinato a riportare a casa la donna che considera ancora sua moglie. Nu si frappone, pronto a difenderla. Ma Sevilay si ritrova al centro di un confronto mortale.
Cihan le urla che gli appartiene legalmente e che deve tornare con lui, mentre Nu la supplica di non cedere. La situazione precipita quando arrivano gli uomini di Cihan accompagnati da Bunyamin. Per dimostrare di non scherzare, Cihan spara un colpo a terra, terrorizzando Sevilay. Nel panico, lei si lancia tra Cihan e Nu, cercando di proteggerlo col proprio corpo. Gli uomini armati bloccano Nu, mentre Cihan trascina Sevilay con sé, costringendola a salire sull’auto.
Durante il viaggio, lei lo implora di fermarsi, di lasciar andare Nu, ma Cihan è muto, gelido, con lo sguardo fisso sulla strada. Nel frattempo, Bunyamin tortura Nu: lo deruba, lo umilia e infine lo pesta a sangue, lasciandolo mezzo morto sul ciglio della strada.
Cihan porta Sevilay in una casa isolata e la rinchiude con lui nella stanza da letto. Qui esplode un confronto ancora più violento: lui la accusa di tradimento, lei lo accusa di manipolazione. Cihan perde il controllo, la spinge con forza verso il letto, minacciandola, urlando. Solo in un momento di crollo emotivo, piange, chiede scusa e lascia la stanza.
Sevilay, ancora sotto shock, lo osserva dalla finestra mentre lui, in preda a una crisi nervosa, ripete a se stesso che non è una cattiva persona. Confessa tra sé di essere ancora innamorato di Melek. Proprio Melek, intanto, vive un altro dramma: sola, in lacrime, cerca un ginecologo privato. Ha preso una decisione che cambierà tutto.
Altrove, Sumru, la madre di Nu, si prepara per andare al lavoro, triste per il silenzio dei figli. Ignora che suo figlio è stato trovato da dei passanti e portato in una casa sicura. Durante il tragitto, Nu sussurra un nome: Tassin.
Tassin viene chiamato e si mobilita immediatamente. Intuisce che Melek è incinta e capisce che nulla sarà più come prima. Nasconde la verità a Melek per proteggerla, mentre si attiva per curare Nu lontano dagli ospedali pubblici. Il dottor Mustafa, un amico fidato, accetta di aiutarlo.
Nel frattempo, Sevilay ruba il cellulare di Cihan e prova a contattare Nu, ma senza successo. Quando Cihan la sorprende, le strappa il telefono di mano e le dice che Nu è ormai fuori dalla sua vita. Le rivela che Nu è solo una pedina nelle mani di qualcuno potente. Ma Sevilay non si lascia intimidire. Gli rinfaccia le sue ossessioni e lo accusa di scaricare su di lei tutto il suo fallimento.
Cihan, colpito, ammette i suoi errori e si scusa. Ma ormai è tardi. Le dice che Nu è sparito per sempre. Intanto, Melek si reca davvero dal ginecologo. Vuole interrompere la gravidanza. Dopo gli esami, il medico le propone un’ecografia. Lei rifiuta, ma alla fine accetta. È un momento intimo e devastante.
Contemporaneamente, Cihan firma i documenti per licenziare Melek ma, preso da un misto di rabbia e frustrazione, li strappa. Dice che è stata la più grande delusione della sua vita. Pochi istanti dopo la incrocia per strada. Melek, con l’ecografia tra le mani, lo affronta e gli dice che non è affatto debole come lui crede. Poi si allontana, lasciandolo solo.
Intanto, a casa Sanalan, Samet e Hikmet discutono sul destino di Sevilay. Hikmet è irremovibile: Sevilay deve pagare per ciò che ha fatto. Non è nemmeno figlia di sangue, ma rappresenta l’accesso all’eredità del padre defunto. Samet cerca di calmarla: Sevilay è legata da un contratto che la vincola economicamente alla famiglia. Non può fuggire.
Quando Cihan arriva alla villa con Sevilay, la situazione cambia drasticamente. Convoca il personale e annuncia che da quel momento in poi Sevilay non potrà più uscire. Nessun contatto con l’esterno, nessun aiuto. Qualsiasi tentativo di disobbedienza sarà punito. Di fronte a tutti, le dice che potrà muoversi liberamente dentro casa, ma non varcherà mai più i cancelli.
Hikmet pretende una risposta da Sevilay. Lei, fiera, replica: non vede davanti a sé un marito, ma un tiranno. Lo accusa di travestire la propria ossessione da protezione. Aggiunge che potrà anche rinchiuderla, ma non potrà mai spegnere il suo amore per Nu e la fiducia che ha in lui e in Melek. Si allontana lasciandoli tutti senza parole.
Nel frattempo, Melek si prepara ad affrontare un momento delicatissimo. Nonostante le parole di Cadrie, ha deciso: interromperà la gravidanza. Intanto Sumru riesce a vendere dei tappeti preziosi e ottiene una ricompensa da Gerkan, ma la sua gioia è velata dalla preoccupazione per Nu.
Mentre il medico Mustafa soccorre Nu, lo interroga sul suo aggressore. Nu, con fatica, fa capire che è stato Cihan con l’aiuto di altri cinque uomini. Supplìca Tassin di non raccontare nulla a Melek. Tassin promette. Poi, per tranquillizzarla, telefona a Melek dicendole che Nu è in viaggio a Kayseri per delle commissioni e che ha dimenticato il cellulare.
Nel suo cuore, però, Melek non è tranquilla. Quando arriva dal ginecologo, stringe tra le mani l’immagine dell’ecografia. Cammina per strada, confusa, persa. Decide di lasciarsi tutto alle spalle. Si dirige verso le montagne. Tra le lacrime, guarda ancora l’immagine del bambino, la stringe, poi la accartoccia e la getta a terra. Ha preso una decisione. L’aborto è l’unica via.
Il destino di tutti i protagonisti sembra sospeso sul filo del rasoio. Sevilay è prigioniera, Nu lotta per sopravvivere, Melek si aggrappa all’ultima speranza. E sullo sfondo, un nome si fa sempre più minaccioso: Tassin.
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