La quiete apparente nella vita di Bahar viene nuovamente infranta da una scoperta devastante che rischia di farla crollare definitivamente. Tutto ha inizio quando Enver, il padre di Shirin, trova per caso il vecchio cellulare di Sarp nascosto nella stanza della figlia. Incuriosito e preoccupato, lo collega a un caricatore e, accendendolo, scopre un video sconvolgente: sua nipote sul traghetto il giorno dell’incidente di Sarp. È la prova che qualcosa di molto più oscuro si nasconde dietro quella tragedia.
Il giorno successivo, durante la notte, Enver sorprende Shirin che cerca disperatamente quel cellulare. Di fronte alle insistenze del padre, Shirin crolla e confessa: era sul traghetto quella notte e ha trovato il cellulare di Sarp dopo l’incidente. Dice di averlo tenuto con l’intenzione di restituirlo, ma la sua esitazione e le lacrime di Atice, che ascolta la conversazione, fanno sorgere dubbi ancora più profondi. Enver, sempre più sospettoso, mente a Shirin dicendo di aver gettato il cellulare, ma in realtà ha eliminato il video compromettente e spedisce il dispositivo direttamente a Bahar.
Quando Bahar riceve il pacco, resta senza fiato: è davvero il cellulare di suo marito, quello che aveva il giorno dell’incidente. Scossa, lo mette da parte, ma la curiosità la divora. Dopo aver accompagnato i figli a scuola, chiama la dottoressa per i risultati delle analisi: un’altra incognita pende sulla sua testa. Decide comunque di recarsi al lavoro, dove scambia qualche parola con le colleghe su una discussione tra la loro direttrice e il marito. A quel punto arriva Yelis, che la convince ad uscire per pranzo.
Durante il pranzo in un elegante ristorante, Bahar confessa di aver ricevuto il cellulare di Sarp. Yelis la incoraggia a controllare i messaggi, suggerendole che potrebbe scoprire la verità sull’incidente. Bahar però esita: lei e Sarp si erano promessi di non violare mai la privacy reciproca. Nonostante ciò, i dubbi si moltiplicano.
Nel frattempo, l’ex di Arif, Bersan, si mostra sempre più gelosa e minacciosa nei confronti di Bahar. Vuole cacciarla dall’edificio e progetta addirittura di “bruciare tutto” pur di eliminarla. Intanto Bahar torna a casa con i bambini e trova una borsa appesa alla porta: è il caricabatterie del cellulare, inviato da Enver.
Bahar decide di trasformare quella scoperta in un gioco con i figli. Mostra loro le foto e i video di famiglia salvati sul telefono di Sarp, e i bambini sono felicissimi. Promette loro che ogni giorno vedranno una nuova foto o video per ricordare il loro padre.
Ma una di quelle foto diventa la chiave di un mistero: Sarp in compagnia di un uomo davanti a un negozio di alimentari, con tanto di insegna leggibile. Bahar chiama il negozio e scopre che Sarp ha lasciato lì qualcosa per lei. Parte con i figli verso l’isola dove Sarp è nato.
Sull’isola, il proprietario del negozio riconosce subito i bambini, li abbraccia e piange: era un amico di Sarp. Racconta che Sarp gli aveva lasciato una lettera da consegnare a Bahar. Lei la legge: parole strazianti, memorie di un’infanzia difficile, una madre assente, il dolore di essere cresciuto in orfanotrofio. Ma anche tanto amore per Bahar e i figli. Bahar si commuove fino alle lacrime.
Tornata a casa, Bahar è turbata. Le parole di Yelis risuonano nella sua mente. Alla fine, cede alla tentazione e apre i messaggi di Sarp. Uno di quei messaggi la devasta: scopre che Sarp aveva una relazione con un’altra donna. In preda alla rabbia e al dolore, Bahar inizia a distruggere la casa. Urla, piange, si dispera, i bambini si svegliano terrorizzati.
Arif arriva e cerca di calmare Doruk, che racconta che la mamma ha fatto un incubo “con gli alieni”. Bahar si calma e chiede a Ceida di restare con lei per la notte. Piangendo, le confessa la verità: Sarp non l’ha mai amata davvero, perché il suo cuore apparteneva a un’altra.
Il giorno seguente, Bahar, distrutta, decide di non andare al lavoro. Arif si offre di accompagnare i bambini a scuola. Ceida, nel frattempo, informa Bersan che Bahar e Arif stanno diventando sempre più vicini: quando Bersan vede Arif portare a scuola i bambini, esplode di rabbia.
Contemporaneamente, Enver e Atice affrontano Shirin. Enver sospetta sempre di più che ci sia un legame segreto tra lei e Sarp. Shirin, però, rifiuta di dire la verità. Scrive sul suo diario che sua madre non deve mai sapere cosa è realmente accaduto.
Bahar, ancora sconvolta, riceve la visita di Yelis che vuole sapere come mai non è andata al lavoro. Bahar le racconta tutto: ha scoperto i messaggi, ha capito che Sarp aveva un’amante. Quando Yelis chiede chi sia, Bahar risponde che ha solo il numero, non il nome. Decide di chiamarla. E la verità esplode.
Shirin, che stava seguendo Arif fuori casa, riceve la telefonata. Quando vede il numero di Bahar, sorride compiaciuta: “Non sai quanto ho aspettato questa chiamata.” Risponde ma rimane in silenzio, godendo della sofferenza della sorella. Bahar capisce che quella donna è proprio lì fuori e corre a cercarla, ma non riesce a trovarla.
Shirin poi riceve un consiglio crudele da un amico: per far impazzire Bahar, deve continuare a chiamarla, senza dire nulla. E così fa. Le telefonate silenziose iniziano ad arrivare. Bahar, sull’orlo della follia, accusa Yelis di averle detto di leggere i messaggi. Mostra infine alla sua amica le prove del tradimento.
Il giorno dopo, Bahar affronta anche un altro demone: interviene quando sente Ceida maltrattata da Hikmet. Lo minaccia di denunciarlo alla moglie, mostrandogli il numero sul cellulare. Hikmet, colto alla sprovvista, tace.
Tuttavia, i problemi di Bahar non sono finiti. Deve ancora affrontare la verità sul passato di Sarp, l’ossessione di Shirin, e una vita che sembra crollare pezzo dopo pezzo. La forza di una donna sarà messa alla prova come mai prima d’ora.