Una notizia ha scosso profondamente il cuore dei telespettatori spagnoli: Joaquín Climent, il celebre attore valenciano che ha dato volto al fedele e misterioso Rómulo Baeza nella serie di successo La Promessa, ha rivelato pubblicamente di non aver lasciato la serie per scelta personale. La sua dichiarazione, carica di emozione e velata di amarezza, ha alimentato speculazioni e domande: Cosa si nasconde davvero dietro questo addio improvviso?
Un volto familiare e amato
Con i suoi 66 anni e oltre tre decenni di carriera, Joaquín Climent è considerato una delle icone più solide della televisione spagnola. Dalle sue prime apparizioni in Farmacia de Guardia fino a ruoli memorabili in El Comisario, il suo talento ha attraversato generazioni e generi. Ma è con Rómulo Baeza, il maggiordomo del palazzo dei Marchesi de Luján, che Climent ha conquistato definitivamente il pubblico.
Rómulo non era un semplice domestico. Era la coscienza silenziosa della tenuta, un uomo che univa rigore e umanità, obbedienza e integrità. Il suo passato oscuro, il suo senso dell’onore e soprattutto la sua lealtà indistruttibile lo hanno reso uno dei personaggi più affascinanti e complessi di La Promessa.
Un addio che nessuno si aspettava
Nel 625º episodio, trasmesso il 3 luglio 2025, l’addio ufficiale di Rómulo ha segnato un punto di svolta nella serie. Un commiato carico di pathos, culminato in un sentito omaggio da parte del Marchese Alonso, che ha riconosciuto pubblicamente l’importanza di Rómulo nella vita della tenuta.
Tuttavia, la verità è emersa solo giorni dopo la trasmissione, quando Climent, intervistato da vari media, ha lasciato intendere che la sua uscita non è stata volontaria:
“Ci sono circostanze che non dipendono da noi. Ma il pubblico merita sincerità.”
Queste parole hanno acceso l’attenzione dei fan. Molti si chiedono se conflitti dietro le quinte, decisioni editoriali o scelte strategiche della produzione abbiano condotto a questo abbandono forzato.
Tensione narrativa o censura interna?
Secondo fonti vicine alla produzione (non confermate ufficialmente), l’arco narrativo di Rómulo stava prendendo una direzione potenzialmente “scomoda”. Il personaggio, ricordiamo, si era opposto apertamente a un ordine della Marchesa Cruz, rifiutando di compiere un atto estremo: l’omicidio su commissione.
Un gesto di ribellione morale che, nella struttura narrativa della serie, potrebbe aver compromesso gli equilibri di potere all’interno della tenuta. Alcuni sostengono che la scelta di allontanare Rómulo sia stata una mossa per evitare che oscurasse gli altri protagonisti o che cambiasse il tono della storia in modo troppo radicale.
Un personaggio simbolo
Rómulo era, per molti spettatori, l’anima silenziosa di La Promessa. Il suo sguardo attento, le sue parole misurate, la sua capacità di stare sempre un passo indietro pur osservando tutto, lo avevano reso indispensabile.
Le sue interazioni con personaggi come Jana, Pia o lo stesso Alonso mostravano una profonda umanità, frutto dell’esperienza e della sofferenza. Togliere Rómulo dalla serie, dicono i fan, è come “spegnere una delle luci guida della storia”.
La speranza di un ritorno
Nonostante l’addio ufficiale, Climent non ha chiuso definitivamente le porte a un possibile ritorno. In un’intervista concessa a El Cierre Digital, ha lasciato trapelare:
“Non so cosa riservi il futuro… Ma in TV, nulla è mai veramente concluso.”
Una frase che ha ridato speranza ai fan, che da giorni tempestano i social con messaggi, petizioni e video tributo. Hashtag come #RómuloNoSeVa o #VuelveCliment sono diventati trending topic, a dimostrazione del legame profondo tra attore, personaggio e pubblico.
Reazioni del pubblico e del mondo teatrale
Nel frattempo, Joaquín Climent ha riflettuto anche sul ruolo dell’attore nella società attuale. In una dichiarazione più ampia, ha detto:
“L’attore teatrale ha perso il peso sociale che aveva un tempo.
Ma il nostro compito resta: raccontare verità, anche scomode.”
Un’affermazione che suona quasi come una denuncia, un richiamo all’onestà artistica. Alcuni analisti interpretano queste parole come un indizio di possibili pressioni ricevute per modificare il suo approccio interpretativo o accettare linee narrative meno coerenti con il suo personaggio.
Il vuoto lasciato da Rómulo
Con La Promessa che continua a dominare gli ascolti con oltre un milione di spettatori quotidiani, l’assenza di Rómulo si fa sentire profondamente. Le dinamiche interne alla tenuta appaiono ora più instabili. Alcuni personaggi, prima secondari, cercano di colmare quel vuoto di autorità morale e affetto paterno lasciato da Rómulo—ma nessuno riesce a sostituirlo davvero.
Quale verità ci viene nascosta?
La partenza di un personaggio così cruciale, in un momento delicato per la serie, solleva interrogativi non banali:
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C’è stata una rottura tra Climent e la produzione?
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È stata una scelta puramente narrativa o un gesto per silenziare un personaggio troppo scomodo?
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Vedremo mai la vera fine del cammino di Rómulo oppure il suo ritorno è già scritto tra le righe?
Conclusione: un’uscita che lascia il segno
Qualunque sia la verità, una cosa è certa: l’uscita di Joaquín Climent da La Promessa ha segnato uno spartiacque nella serie. Non solo per la trama, ma anche per il modo in cui il pubblico percepisce la costruzione dei personaggi e il rispetto verso gli attori che li interpretano.
Mentre gli sceneggiatori preparano nuovi colpi di scena e i personaggi si muovono tra intrighi, vendette e passioni, un’ombra rimane nei corridoi della tenuta: quella di Rómulo, il maggiordomo che ha osato dire di no.
E forse, proprio per questo, ci manca ancora di più.