Cari fan de La Promesa, preparatevi a un vortice di emozioni, colpi di scena e misteri sempre più fitti. L’ultima svolta nella trama sta facendo discutere tutti: il misterioso assassino di Jana potrebbe avere legami con una gioielleria sospetta chiamata “Yob”. Da qui parte un intricato filo rosso che collega l’attentato a Curro, la morte del dottor Gamarra e persino la tragica fine di Jana. Un puzzle che finalmente inizia a comporsi… ma con pezzi decisamente inquietanti.
🔍 Una gioielleria fuori posto… o un covo perfetto?
Il nome “Yob” non è stato scelto a caso. In catalano significa “lupo”, un richiamo simbolico a una caccia che ora coinvolge Curro, López e Ángela in una corsa contro il tempo per smascherare il vero colpevole. Curiosamente, questa gioielleria non si inserisce bene nell’atmosfera andalusa della Sierra Morena, ed è proprio per questo che insospettisce. È un luogo che sembra fuori contesto, e in La Promesa, nulla è mai davvero casuale.
Questa misteriosa gioielleria potrebbe essere l’intermediario perfetto tra mandanti e sicari. Secondo le rivelazioni di Basilio, un uomo apparentemente innocuo ma che in realtà è un killer a pagamento, tutti i suoi incarichi gli sono stati affidati proprio attraverso la gioielleria Yob. Nessun contatto diretto, nessun volto da ricordare. Un sistema freddo, anonimo… e tremendamente efficace.
🧩 Un piano criminale ben orchestrato
Ricordiamo come tutto è iniziato: la morte di Jana, un evento che ha scosso La Promesa dalle fondamenta. Il dottor Gamarra scopre che la giovane è stata avvelenata e cerca di rivelare la verità a Curro… ma viene brutalmente assassinato prima di riuscirci. Curro, sconvolto ma determinato, capisce di trovarsi nel mezzo di una cospirazione spietata. Il tentato omicidio durante il picnic a cavallo è solo un altro tassello di questo macabro disegno.
La svolta arriva con una pista in apparenza insignificante: il sicario aveva gli occhi asimmetrici. Un dettaglio che porta a Basilio, il quale confessa di essere stato pagato da un mandante anonimo tramite la gioielleria Yob. Non conosce né Curro né i Luján: ha solo eseguito un ordine.
💎 La visita alla gioielleria: chi mente?
Curro, accompagnato da López e Ángela, decide di indagare di persona. Nella gioielleria Yob, incontrano Trini, una ragazza gentile e sorridente che lavora nel negozio. Trini afferma che l’unico legame con La Promesa è la marquesa Cruz, cliente abituale del luogo. Ma Curro non ci crede. È convinto che Cruz, nonostante tutto, non sia colpevole. Anzi, le ha detto chiaramente che sapeva della sua innocenza ma che aveva bisogno di trovare qualcuno da incolpare per calmare gli animi.
E allora, se non è Cruz… chi ha davvero usato la gioielleria per ordinare un omicidio?
🔥 I sospetti principali: Leocadia, Lorenzo e Jacobo
Leocadia si profila subito come una delle maggiori indiziate. Ha sempre cercato di imitare Cruz in tutto: stile, atteggiamento, persino le amicizie. Non sarebbe sorprendente se frequentasse anche la sua stessa gioielleria. Inoltre, ha una posizione di potere e potenziali motivazioni nascoste, rendendola un personaggio perfettamente capace di orchestrare un crimine.
Ma non possiamo dimenticare Lorenzo. È freddo, calcolatore e potrebbe avere accesso a veleni grazie a contatti come il signor della Merced. Sebbene la sua presenza in gioielleria sarebbe più sospetta rispetto a quella di Leocadia, non possiamo escluderlo, soprattutto per la sua vicinanza agli eventi.
Il nome che però rimbalza con più forza tra i fan è Jacobo. È arrivato improvvisamente, ha frequentato Jana proprio quando stava male e ha cambiato cavallo all’ultimo minuto prima dell’incidente. Tutti elementi sospetti. Anche se il flashback di Basilio indica che l’incidente non era stato pianificato, Jacobo rimane un personaggio ambiguo. Essendo un volto nuovo, avrebbe potuto recarsi alla gioielleria senza destare sospetti, magari con la scusa di un anello per Martina…
⚖️ Chi mente e chi cerca giustizia?
Curro è sempre più vicino alla verità, ma la rete è fitta e i nemici possono nascondersi in piena vista. Ogni personaggio coinvolto ha qualcosa da perdere, e per questo nessuno può dirsi davvero innocente. Il modo in cui la gioielleria viene usata come “ponte criminale” tra il mandante e il sicario è geniale nella sua crudeltà. Una struttura anonima e impenetrabile, che permette ai veri colpevoli di restare nell’ombra.
🎭 Il gioco si fa pericoloso
Con ogni nuova scoperta, La Promesa si avvicina al suo momento più esplosivo. Le alleanze traballano, le verità si fanno scomode e la vendetta potrebbe esplodere da un momento all’altro. Il pubblico si domanda:
-
È davvero Lorenzo il burattinaio di questa macchinazione letale?
-
Jacobo nasconde un’anima oscura sotto la sua facciata perfetta?
-
E Leocadia… è solo una donna ossessionata da Cruz o c’è qualcosa di molto più torbido dietro i suoi silenzi?
💥 Conclusione: nulla è come sembra
In La Promesa, ogni dettaglio conta. E se c’è una lezione che abbiamo imparato, è questa: i veri assassini si nascondono nei luoghi più impensabili. Ora che la gioielleria Yob è diventata l’epicentro della trama, ci troviamo davanti a una nuova fase della serie, una fase che promette colpi di scena, tradimenti e rivelazioni che potrebbero cambiare tutto.
Restate connessi, promisers. La verità sta venendo a galla… ma a quale prezzo?