Nell’episodio di Hercai – Amore e Vendetta, Reyyan è travolta da una felicità nuova e luminosa. Passeggia per i corridoi della villa con il cuore leggero, poi si dirige alle scuderie dove, montato il suo cavallo, si lancia al galoppo verso l’uomo che ama, Miran. I due cavalcano insieme, complici e innamorati, fino a fermarsi su un ponte. Lì si abbracciano a lungo, godendosi un raro momento di pace. Reyyan confida a Miran di aver parlato con suo padre, che l’ha finalmente liberata dal peso delle aspettative familiari, incoraggiandola a vivere la propria vita come desidera. Rinvigoriti da questa benedizione, Reyyan e Miran decidono di lasciarsi tutto alle spalle: rancori, vendette e persino Azizé, la donna che ha sempre seminato odio tra di loro.

Azizé, dal canto suo, è al cimitero, davanti alla tomba di Elif. Con il cuore gonfio di dolore, giura che quello sarà l’ultimo giorno in cui la sua amata nipote riposerà in terra nemica. Così ordina a Mahmut di riesumare il corpo per trasferirlo accanto alla madre. Nel frattempo, in città arriva Aslan, il figlio di Sultan, deciso a vendicare le ingiustizie subite. La tranquillità di Reyyan, nonostante la gioia che prova, è minacciata da una profonda inquietudine: teme che qualcosa possa ancora andare storto. Ma Miran la rassicura: un nuovo inizio li aspetta.

Mentre Reyyan e Miran si preparano a comunicare ufficialmente la loro partenza alla famiglia Shadoglu, un uomo dall’aria goffa si presenta alla villa cercando lavoro, ma viene respinto bruscamente. La tensione alla villa è palpabile. Gonul e Sultan, nel frattempo, si abbandonano ai ricordi dolci e tristi di Elif. Altrove, Nasu si prepara ad accogliere una nuova nipotina: quando Cihan e Sultan portano la neonata, la gioia sembra per un momento cancellare i rancori del passato. Ma Azat rimane chiuso nel suo dolore, incapace di perdonarsi per la perdita di Elif.

Aslan, arrivato alla sua nuova dimora, incontra un misterioso alleato con cui sembra pianificare qualcosa di importante. Nel frattempo, Miran e Reyyan arrivano alla villa Shadoglu. Prima di entrare, Miran rievoca con tenerezza il loro primo bacio. Azat finalmente esce dalla sua stanza e viene accolto con calore: quando prende in braccio la sorellina, la chiama Uma, un nome che evoca speranza e felicità.

Miran e Reyyan annunciano ufficialmente la loro decisione di partire. Yaren esplode di rabbia, mentre Azar, già informato, rimane calmo. Cihan sospetta che dietro questa scelta ci sia Azizé, ma Miran e Reyyan chiariscono che è tutto frutto della loro volontà. Nasuh promette di mantenere la pace finché Azizé non farà più del male. Nonostante l’opposizione di Yaren, Nasuh impone il silenzio con la sua autorità.

Azar simbolicamente affida Reyyan a Miran, invitandolo a rimanere ancora un po’ per colazione. Intanto Azizé si chiude nei suoi ricordi dolorosi: pensa ai fratelli perduti, a suo figlio Mehmet, a Elif e ora anche a Miran, deciso a spezzare ogni legame con lei. Con amarezza, giura che i conti verranno finalmente chiusi.

Riceve poi una telefonata da Anife che le comunica della partenza imminente di Miran e Reyyan. A colazione, Gull è entusiasta di vedere Miran a tavola con la famiglia. Dopo il pasto, Miran e Reyyan decidono di andare al villaggio a trovare Sucran: lì la donna li accoglie con affetto, felice di vederli insieme. Parlano della casa distrutta e del nuovo inizio che li aspetta.

Nel frattempo, Azizé affida una chiave preziosa a Esma: un gesto di riconoscenza promesso tempo addietro. Poi, con un bacio a Gonul, annuncia che lasceranno la villa per sempre. Chiede ai suoi uomini di prepararsi e si allontana, in lacrime, consapevole che la sua sete di vendetta ha distrutto le vite delle persone che amava.

Quando Miran e Reyyan arrivano al cimitero per salutare Elif, scoprono con orrore che la sua tomba è stata rimossa. Miran capisce subito che è opera di Azizé. Ferito e deluso, si chiede come abbia potuto credere in lei così a lungo. Reyyan cerca di calmarlo, temendo che la notizia possa riaccendere la guerra tra le famiglie.

Nel frattempo Gonul intuisce che Azizé sta tramando qualcosa di terribile: vuole usare Miran come strumento di vendetta ancora una volta. Quando Reyyan e Miran tornano alla villa, la trovano vuota. Poco dopo, Azizé chiama Miran e gli ordina di recarsi a un luogo segreto. Reyyan, preoccupata, vuole accompagnarlo ma Miran glielo proibisce.

Non appena lui parte, Reyyan riceve a sua volta una telefonata da Azizé che la invita a vedere qualcosa prima di andarsene. Senza esitare, sale su un’auto che la aspetta nascosta. Nel luogo dell’appuntamento, Miran trova Azizé, ma lei si rifiuta di spiegare dove siano tutti gli altri. Anche Reyyan arriva, ma viene trattenuta in macchina, prigioniera.

Azat arriva poco dopo, ignaro della trappola tesa. Azizé ordina a Miran di vendicare Elif sparando ad Azat. Se si rifiuterà, sarà Mahmut a farlo. Miran è straziato, ma capisce che per salvare Azat deve ferirlo lui stesso. Decide di sparargli di spalle, infliggendogli una ferita non mortale, mentre Azat, con un gesto di sfida, si volta, costringendolo a premere il grilletto.

Azat cade a terra, ferito, mentre Azizé si compiace del risultato. Un flashback rivela come aveva pianificato tutto nei minimi dettagli con Mahmut. Miran, pur salendo in macchina con Azizé, riesce a contattare Firat e metterlo in viva voce, rivelandogli che Azat è ancora vivo e chiedendo il suo aiuto.

Firat si mobilita immediatamente, mandando due uomini fidati a salvare Azat. Nel frattempo, a villa Shadoglu e nel villaggio, la tensione cresce. La resa dei conti è ormai inevitabile. Miran, Reyyan e tutti coloro che li amano stanno per affrontare la sfida più grande della loro vita.