Le ferite del passato si riaprono e il desiderio di vendetta torna a bruciare in un episodio carico di verità, illusioni e rivelazioni sconvolgenti. Nella puntata di Hercai – Amore e Vendetta, gli eventi prendono una piega inaspettata, cambiando per sempre la vita di Reyan, Miran e delle famiglie che li circondano.

Tutto ha inizio con Azizé, decisa più che mai a smascherare la verità sulle origini di Reyan. Dopo aver incaricato Mammut di scoprire l’identità del vero padre della ragazza, finalmente ottiene le risposte che cercava. Senza perdere tempo, si prepara a rivelare tutto a Reyan, convinta di poter usare la verità come arma.

Nel frattempo, Miran e Azar arrivano al villaggio con la speranza di parlare con Reyan, ma la ragazza è decisa a non ascoltarli. Azar, però, non si arrende e le parla da dietro la porta. Con voce tremante, le confessa di averle nascosto la verità per paura di perderla, ricordando il giorno della sua nascita: in un tenero flashback, Azar la prende tra le braccia e le giura di proteggerla a ogni costo. Le dice di essere fiero di lei, pur senza pretendere il suo perdono.

Intanto, nella villa Aslanbey, Gonul è turbata dopo aver saputo da Firat che Reyan non è biologicamente figlia di Azar. Anche Sultan ascolta e vuole sapere di più, ma Firat afferma di non conoscere l’identità del vero padre. Gonul teme che questa verità possa allontanare per sempre Miran da Reyan. Intanto, una delle domestiche ascolta tutto in silenzio.

Fuori dalla casa, Reyan riceve una chiamata da Azizé. La tensione è palpabile. Con rabbia e dolore, urla a tutti di andarsene. Azar la rassicura dicendole che non la disturberà più e si allontana. Anche a Miran chiede di andarsene, ma lui le dice di voler restare al suo fianco, tentando di consolarla con un abbraccio. Quando la bacia sulla fronte, immagina che lei salga in macchina con lui, confessandogli di non riuscire a stargli lontana. Ma è solo una sua fantasia: Reyan non è mai salita.

Miran decide che deve trovare un modo per farla sorridere di nuovo. Intanto, un nuovo personaggio — una misteriosa domestica con compiti da autista per Sultan — sembra nascondere qualcosa.

Nel frattempo, Azat si risveglia dopo aver dormito per ore per via dell’ubriachezza. Elif, entrata nella sua stanza, finge di non sapere nulla, ma Azat ricorda chiaramente il loro dialogo. Yaren è in cucina, impegnata a dare ordini, quando arriva Arun. I due iniziano a prendersi in giro, finché Andan interviene per rimettere Yaren al suo posto, ricordandole che se è tornata a casa, è solo grazie a lei.

Sultan, intanto, riflette sul passato e critica la famiglia Shadoglu per aver trattato le proprie figlie come pacchi da scambiare. Cihan la ascolta e le ricorda che non è lei il nemico, ma Azizé, che sapeva da sempre che Reyan non era una vera Shadoglu. Forse, dietro a tutto questo, si cela un piano ancora più oscuro.

Reyan si reca da Azizé, che le consegna un biglietto con il nome del suo vero padre. Ma Reyan, con gesto deciso, lo strappa, affermando che ha un solo padre: Azar. Le promette che tornerà dalla sua famiglia, abbraccerà suo padre, e che Azizé rimarrà sola, schiacciata dalla propria vendetta. Ma la matriarca Aslanbey non ha intenzione di arrendersi.

Gonul viene informata che, a causa del regolamento, non può far parte dell’azienda se lavora anche nelle pubbliche relazioni. Così, decide di rinunciare al lavoro e restare solo nel consiglio d’amministrazione.

Poco dopo, Miran sorprende Reyan con il suo cavallo. I due si concedono una cavalcata, un momento di serenità in mezzo al caos. Ma la quiete dura poco: Reyan ha bisogno di risposte. Miran la invita a iniziare da lui, a parlargli anziché soffrire in silenzio. Reyan ammette un errore: ha scritto una lettera a sua madre raccontandole tutta la verità, ma si è pentita. Quando vuole riprendersela, Miran gliela restituisce. Aveva preso la lettera dopo che Reyan era andata via.

Reyan, furiosa, dice che non aveva diritto di farlo e se ne va, ma Miran la segue. Lei gli confida il bisogno di silenzio, di stare sola. Miran torna da sua nonna, Sukran, che lo manda via, ma lui insiste: ora più che mai ha bisogno di lei e Reyan, non ha più nessuno.

Azar rientra in casa e trova Cihan, che cerca di calmarlo. Ma Azar non sopporta la presenza di Yaren, accusandola di aver distrutto la sua famiglia. Durante la discussione, il cavallo di Reyan ritorna a casa… senza di lei. È panico. Reyan è scomparsa.

Preoccupati, Miran e Azar si mettono alla sua ricerca. Vediamo Reyan svenuta a terra, mentre un uomo misterioso la solleva e la porta via. Reyan apre per un attimo gli occhi, ma non riesce a vedere chiaramente. Viene portata in una vecchia casa, dove tutto era cominciato.

Miran riceve un messaggio: Reyan è nella capanna. Corre subito a prenderla. Azar, disperato, prova a chiamarla, ma non ottiene risposta. Miran lo rassicura: l’ha trovata. Cihan va da Azizé per chiederle se sa qualcosa, ma lei finge di non sapere. Quando Cihan riceve conferma che Reyan è stata ritrovata, Azizé gli dice che dovrebbe pensare a sua figlia, che ha fatto più danni di lei alla famiglia.

Reyan è debole ma cosciente. Racconta a Miran che il cavallo si è spaventato e l’ha disarcionata, ma non ricorda altro. Trova però un biglietto accanto a sé: “Man mano che smetterai di credere alle bugie di Azizé, ti avvicinerai alla verità.”

Miran intuisce che l’uomo che ha salvato Reyan è lo stesso che manda quelle misteriose lettere. Reyan gli chiede di non dire nulla ad Azar per non preoccuparlo.

Nel frattempo, Sultan si allena a sparare. La domestica le suggerisce di immaginare il bersaglio come qualcuno che odia. Sultan pensa ad Azizé e colpisce ogni bersaglio con precisione. Cihan la chiama: vuole incontrarla.

Azar arriva alla villa, ancora sconvolto. Miran lascia che padre e figlia parlino da soli. Azar confessa a Reyan di aver conosciuto sua madre, Zera, quando era incinta. L’uomo che avrebbe dovuto esserle accanto non c’era, così lui l’ha aiutata, ma non c’è mai stato amore tra loro. Reyan, ferita, urla che non vuole sapere nulla, ma parlerà con sua madre appena avrà partorito.

Azar le dice che Gul sente la sua mancanza, poi si allontana. Prima di andare via, affida Reyan a Miran. I due finalmente si parlano sinceramente: dolore, rabbia, verità e perdono si intrecciano. Miran racconta di suo padre e di una notte che avrebbe potuto cambiare tutto. Era l’ultima volta che l’ha visto.

Alla fine, Cihan si presenta da Sultan: vuole sapere chi è davvero Azizé. Ma nemmeno lui è riuscito a scoprire nulla… finché Sultan inizia a raccontare.