La tensione e il dramma raggiungono nuove vette nei prossimi episodi di Hercai – Amore e Vendetta, con eventi carichi di emozioni, rivelazioni scioccanti e momenti di dolore che cambieranno per sempre il destino di Reyan, Miran e le loro famiglie.

La puntata si apre con Handan, furiosa, che vieta al marito di uscire di casa, mentre le urla tra i due attirano Azat. Il giovane, esasperato, ascolta le parole piene di sarcasmo della madre: Reyan è scappata di nuovo da Miran e, ironicamente, Handan invita il figlio a prendere la pistola per rincorrerla, oppure farsi sparare di nuovo da lui. Azat, però, questa volta prende una decisione importante: dice che se Reyan continua a tornare da Miran nonostante tutto, allora che resti con lui. Non ha senso inseguire chi non lo ama, e per questo rinuncia a combattere per lei.

Intanto, Zera entra in travaglio con gravi complicazioni. Hazard, preoccupato, la accompagna d’urgenza in ospedale e chiama suo fratello Chihan, avvisandolo che il parto sarà difficile e chiedendogli di mantenere il segreto con la famiglia fino alla nascita del bambino. Ma Chihan, pur fingendo di obbedire, rivela la verità alla famiglia e decide di andare alla ricerca di Reyan e Miran. Durante le ricerche, trova un pezzo del vestito di Reyan e capisce che sono vicini. Ordina ai suoi uomini di controllare ogni grotta nei dintorni.

Nel frattempo, Mahmud avvista Reyan e Miran in una grotta e, nascosto tra i cespugli, punta la pistola verso Miran. Sta per sparare, ma viene interrotto dalla voce di Chihan, che urla la sua intenzione di vendicarsi e uccidere Miran. Reyan e Miran ascoltano tutto da dentro la grotta. Aziz riceve una chiamata da Mahmud, che le chiede se debba uccidere Miran lui stesso o lasciare che lo faccia Chihan. La donna sceglie di lasciare la vendetta a quest’ultimo.

Nonostante la situazione disperata, Reyan, con incredibile determinazione, riesce a trascinare Miran fuori dalla valle. Lui, ferito e debole, le chiede di fuggire da sola, ma Reyan si rifiuta: se lui morirà, allora moriranno insieme. Poco dopo, scorge un cavallo e vede in esso una possibilità di salvezza.

Nel frattempo, la corsa in ambulanza di Zera verso l’ospedale si complica: il traffico cittadino è intenso, ma il conducente decide di deviare su una strada sterrata. La scelta si rivela disastrosa: l’ambulanza perde il controllo e si schianta. Zera e Hazard si risvegliano tra i rottami, feriti ma vivi. L’infermiera chiede aiuto a Hazard, che però ha il telefono rotto. Alla fine, lui e Zera decidono di camminare verso la strada insieme.

Aziz riceve notizie da Mahmud: ha fatto ciò che gli era stato ordinato. Fingendo sollievo, ringrazia Allah per la sopravvivenza di Reyan e Miran. Poi, dice ad Aslan che è tempo di dire la verità a Miran: devono rivelargli la sua vera identità. Aslan, però, non è pronto. Confida a Mahfuz che non è riuscito a cercare Reyan e Miran perché Aziz lo ha sorvegliato. Mahfuz, sospettoso, pensa che si tratti di un altro complotto di Aziz. Aslan, però, crede nella sincerità della nonna: voleva rivelare a Miran che sono cugini.

Chihan, continuando la ricerca, trova tracce di sangue secco su una roccia e ordina di dividersi per accelerare le ricerche. Mentre Zera e Hazard camminano nei campi, Zera si indebolisce. Intanto, alla villa, Handan è allegra e prepara l’accoglienza per alcuni conoscenti che vogliono vedere il bambino. Ma un dettaglio preoccupa: Yaren cerca di evitare gli ospiti e viene affrontata dalla madre, che intuisce che tra lei e Harun non c’è un vero matrimonio. Yaren conferma, sollevata che finalmente Handan lo sappia, e spera in un divorzio.

Nel frattempo, Aslan rivela a Mahfuz un segreto inquietante: è stata Aziz a sparare a Miran, sacrificandolo per proteggere lui. Mahfuz ritiene che Aslan ora debba stare lontano da Miran. Intanto, Aziz sospetta che i biglietti anonimi che ha ricevuto siano stati scritti da Hanife, visto che solo lei e Mahmud conoscono la verità sulla notte della morte di Mehmed Shah.

Azize riceve una chiamata da Shukran, che comunica la sua decisione di tornare alla villa per il bene del nipote. Aziz accetta e riflette amaramente tra sé: Shukran arriverà in tempo per il funerale del nipote.

Reyan riesce a portare Miran in un villaggio abbandonato. Lo adagia su un vecchio materasso in una casa vuota, gli toglie i vestiti bagnati e accende la stufa per riscaldarlo. Miran ha la febbre alta, ma Reyan gli promette che guarirà, che avranno figli e un futuro felice. Si reca nel villaggio in cerca di cibo.

Nel frattempo, Mahmud accompagna Azize e Hanife nella casa di campagna della famiglia Shadoglu. Hanife è sorpresa dalla scelta del luogo: teme che Yusuf le veda. Ma Azize la rassicura: Yusuf è via con Nasuh. Poi, dà un segnale a Mahmud che spara per rompere il lucchetto del cancello. Entrano nel terreno e Azize osserva i luoghi del suo passato con emozione, ricordando le persone amate che ha perso.

Azize accusa la sorella di tradimento, credendo che sia lei l’autrice dei biglietti anonimi. Hanife, temendo che Azize abbia scoperto che ha parlato con Aslan, tenta di difendersi. Poi, in un momento drammatico, Hanife confida ad Aslan di avere scritto una lettera che spiega tutto sulla vendetta di Azize, ma la consegnerà solo se potrà iniziare una nuova vita. Aslan accetta. Poco dopo, Azize chiama Hanife per incontrarsi, e Hanife accetta, decisa comunque a salutare la sorella.

Hazar e Zera continuano a camminare, ma Zera è sempre più debole. Durante la ricerca, Chihan e i suoi uomini trovano un altro pezzo del vestito di Reyan e comprendono di essere vicinissimi.

Infine, Hanife confida ad Aslan che vuole dedicare gli ultimi anni della sua vita a se stessa, dopo aver vissuto per gli altri e aver ricevuto solo tradimenti. Aslan accetta il patto e, nel frattempo, Mahfuz apre un conto a nome di Hanife per aiutarla a ricominciare. Aslan è certo che presto tutta la verità verrà a galla e la giustizia trionferà.

Nel villaggio abbandonato, Reyan cerca di salvare Miran con tutte le sue forze, mentre le ombre del passato si stringono attorno a loro. La vendetta è vicina, ma anche la speranza di un nuovo inizio… se riusciranno a sopravvivere.