La tensione si fa incandescente quando Miran, accecato dalla rabbia, affronta Azize con una pistola puntata contro di lei, esigendo la verità su Reyyan. Con la voce carica di furia, le chiede se sapeva che Reyyan non era la vera figlia di Hazar. Azize rimane impassibile di fronte alla minaccia, ma Miran insiste, costringendola ad ammettere che non ne era a conoscenza. Tuttavia, la sua confessione nasconde un lato ancora più oscuro: se avesse saputo la verità prima, avrebbe cambiato i suoi piani, facendo di Gul il principale bersaglio della sua vendetta.
Le parole di Azize scatenano un’ondata di rabbia in Miran, che la accusa di essere una donna crudele e manipolatrice, capace di sacrificare chiunque per il suo tornaconto. I suoi occhi si riempiono di lacrime mentre confessa il rimorso per aver coinvolto Reyyan in un gioco sporco di vendetta. Ma Azize, con la sua solita freddezza, lo sfida: “Se vuoi uccidermi, spara”. Miran, colmo di odio e dolore, sembra deciso a premere il grilletto, ma proprio in quel momento Azize ribalta la situazione. Con un movimento rapido gli strappa la pistola di mano e spara in aria, dimostrando la sua astuzia e freddezza. “Prima di puntare un’arma, assicurati che sia carica,” gli dice con disprezzo. Miran, sconvolto dal colpo di scena, la guarda con disgusto e decide di andarsene, incapace di macchiarsi del suo sangue, ma profondamente segnato dalla lezione ricevuta.
Nel frattempo, Azize riceve una telefonata misteriosa e la sua espressione si fa ancora più dura. “Hai chiamato troppo tardi. Ora so tutta la verità,” risponde con gelida determinazione. La guerra non è ancora finita.
Intanto, Reyyan, sconvolta dalle rivelazioni sul suo passato, si rifugia in una vecchia casa con Sukran, cercando disperatamente di trovare un senso a tutto ciò che ha scoperto. Il dolore e la confusione la soffocano, e ignora persino una chiamata di Miran, incapace di affrontare le sue emozioni. Sukran tenta di confortarla, ma Reyyan rifiuta ogni tentativo di rassicurazione, incapace di accettare la verità. “Se tutto questo non è una bugia, allora non voglio sentirne parlare,” dice tra le lacrime, chiudendosi nel suo dolore.
Miran, fuori dalla casa, si lascia sopraffare dai ricordi e dal rimorso. Il peso della colpa lo schiaccia, rendendolo consapevole di quanto abbia distrutto la vita della donna che ama. Proprio in quel momento, Hazar lo raggiunge, ringraziandolo per avergli rivelato dove si trova Reyyan. Ma quando chiede di vederla, Hazar lo ferma: “Non accetterà di vederti. E io stesso non so come guardarla negli occhi dopo tutto questo.”
La battaglia interiore tra amore, vendetta e verità continua a dilaniare tutti i protagonisti, mentre nuove ombre si addensano sul loro destino. Chi vincerà questa guerra di sentimenti e segreti?