In un crescendo di tensione e passione che lascia senza fiato, Endless Love – Kara Sevda raggiunge il culmine con una sequenza carica di dolore, vendetta e sacrificio. Le emozioni esplodono in un turbine che travolgerà per sempre la vita dei protagonisti. Il destino della famiglia Kuscoglu è appeso a un filo sottile, mentre le fiamme della vendetta consumano ogni certezza.

Kemal e Nihan si rifugiano in una villa isolata, lontano da Istanbul, per ritrovare un momento di pace e riconnettersi dopo le tante battaglie affrontate. Nihan prepara con amore una cena a lume di candela, il simbolo di un amore che brucia ancora, nonostante tutto. I due si guardano negli occhi e si lasciano andare, finalmente, a un’intimità sincera e profonda. La promessa di un futuro insieme sembra più vicina che mai. Ma quella dolcezza è solo l’inizio della tempesta.

Nel buio del suo ufficio, Emir scopre dove si trovano i due amanti. La gelosia e la rabbia esplodono come una bomba. Vuole colpire Nihan, distruggere Kemal. Ordina al suo sicario di agire. La sua furia è cieca, il suo cuore una gabbia di odio. Intanto, Leila si imbatte in un dossier che potrebbe cambiare tutto: Galip è coinvolto in un grave reato ambientale. Decide di denunciarlo, ma Galip la affronta e la minaccia. Nonostante ciò, Leila non si piega: la verità verrà alla luce.

Nel frattempo, Emir mette in atto il suo piano. Fa telefonare a Nihan fingendo sia il negozio di vernici: è una trappola. La donna esce ignara, lasciando Kemal solo nella villa. Poco dopo, un uomo fa irruzione. Kemal viene aggredito con del cloroformio e perde i sensi. Il sicario accende una torcia: la villa inizia a bruciare. Un inferno divampa attorno a lui.

Nihan, presa da un oscuro presentimento, si precipita verso la villa. Ricorda le parole di Emir, la sua promessa di eliminare Kemal. Il cuore le batte all’impazzata mentre guida tra le lacrime. Contemporaneamente, Leila si reca da Ayan per rivelargli la verità su Galip, ma viene freddata da un colpo di pistola. Si accascia tra le braccia di Ayan, ferita gravemente. Il sangue macchia la sua camicetta, mentre lui grida disperato e chiama i soccorsi.

La villa ormai è un rogo. Emir osserva soddisfatto da lontano. Ma la sua espressione cambia quando vede l’auto di Nihan arrivare. Lei corre dentro, gridando il nome di Kemal. Emir la raggiunge e cerca di trascinarla via, ma lei si ribella: “Non me ne andrò senza di lui!” urla con forza. Akan, nascosto nelle vicinanze, assiste alla scena e punta una pistola su Emir, ma viene colpito alla spalla da un altro sicario. Cade a terra, ma trova la forza di rialzarsi e si lancia nella villa in fiamme.

Con un atto di coraggio, Akan riesce a portare fuori Kemal, salvandogli la vita. Ma la tragedia è tutt’altro che finita.

All’ospedale, Leila lotta tra la vita e la morte. Akan, stremato e ferito, stringe la sua mano, pregando che si salvi. Kemal e Nihan arrivano trafelati. La notizia dell’attentato li sconvolge. Ayan svela che tutto è collegato alle indagini sui terreni del villaggio, ai rifiuti tossici e agli intrighi di Galip.

Emir si presenta anche lui in ospedale, apparentemente preoccupato per Leila. Ma Kemal lo affronta con furia. La tensione esplode. Nihan chiede alla polizia di arrestarlo: “Ha tentato di uccidere Kemal, ha dato fuoco alla casa!” La commissaria Mercan lo fa portare in centrale per interrogarlo sull’incendio e sulla sparatoria.

Emir, sprezzante come sempre, cerca di manipolare Mercan ricordandole i suoi sentimenti per Kemal. Ma la commissaria resta impassibile e lo sbatte in cella. Le indagini prendono una svolta quando emerge un dettaglio inatteso: un bambino potrebbe aver assistito alla sparatoria.

Nel frattempo, Galip va su tutte le furie. Rimprovera il sicario per non aver ucciso Leila. Ma non sa che quel fallimento potrebbe costargli tutto. La sua complicità nei crimini ambientali è sul punto di essere svelata. Ayan, devastato, decide che non parlerà con la polizia: vuole vendetta. Raduna i suoi uomini. La guerra è cominciata.

In ospedale, Nihan e Kemal aspettano notizie sulle condizioni di Leila. Ayan li informa che l’attentato è collegato a Galip e ai suoi crimini. Kemal cerca di calmarlo, ma Ayan è accecato dal dolore: “Mi vendicherò.”

Il destino di Emir e Galip è segnato. I loro crimini stanno venendo a galla. La famiglia Kuscoglu è distrutta, ma dalle ceneri potrebbe nascere una nuova speranza. Un amore bruciato, ma non spento. Un finale che sa di tragedia e rinascita, in cui ogni scelta porta con sé lacrime e sangue.