Nel cuore di Endless Love, le strade affollate di Istanbul diventano il palcoscenico di un intrigo che unisce passione, inganni e misteri. L’amore struggente tra Kemal e Nihan viene messo a dura prova quando un’improvvisa sparizione sconvolge tutti: Asu è scomparsa, e con lei ogni certezza. Si apre un capitolo oscuro, segnato da blackout misteriosi, fughe disperate e un’indagine che mette in pericolo tutti.

Nihan si trova nell’ufficio aziendale, ma è lontana con la mente. Accanto a lei, la zia Leila, preoccupata quanto lei. “Dove può essere Kemal?”, le chiede con lo sguardo carico d’ansia. Nihan, incapace di nascondere la tensione, tenta di contattarlo, ma il telefono squilla a vuoto. Un senso di inquietudine crescente le stringe lo stomaco. Leila decide allora di contattare Ayhan, sperando che sia con lui. Ma anche Ayhan non risponde.

Sentendosi impotente, Nihan si alza di scatto. “Non posso restare qui”, dichiara con determinazione. Insieme alla zia, si dirige verso la verità. Nel frattempo, Kemal si reca alla casa di Asu. La porta è socchiusa. All’interno, il commissario è già presente, esaminando la scena con attenzione. “Dove sei stato, Kemal?”, lo interroga con un tono accusatorio. Kemal si sente messo alle strette. “Non so dove sia Asu. L’ho cercata, ma non l’ho trovata”, risponde con fermezza.

Il commissario allora estrae un anello d’oro. “Stavi cercando questo?”, gli chiede, mostrando il gioiello con uno sguardo beffardo. Ayhan, confuso, osserva la scena senza sapere come reagire. Il clima si fa teso. Il commissario chiede ad Ayhan di lasciare la stanza. “Dobbiamo parlare”, afferma con tono deciso. Rimasto solo, Kemal continua a negare ogni coinvolgimento nella scomparsa di Asu. “Ho solo ricevuto l’indirizzo di questa casa”, spiega. Ma le accuse si fanno sempre più gravi: “Sei stato tu a uccidere mia moglie?”, lo incalza il commissario. Kemal, scosso ma deciso, nega: “Non ho mai voluto farle del male”.

Intanto, Emir appare insieme a sua madre, sconvolta dal dolore. “Come hai potuto lasciarla andare?”, lo accusa. Emir, furioso, promette: “Scoprirò chi è il vero colpevole”. Ma la tensione nella casa di Emir è ormai alle stelle. Il suo rapporto con Asu si incrina sempre più, mentre l’ombra del sospetto si allunga anche su di lui.

Il commissario mostra a Kemal un documento di divorzio senza la sua firma. “Hai mai pensato di firmarlo?”, chiede. Kemal ammette di non averne mai avuto l’occasione. Ma la poliziotta insinua che tutto ruoti attorno al patrimonio di Asu. Kemal resta impassibile, ma il dubbio si insinua nel cuore di tutti.

Al porto, un bambino che gioca con una barca radiocomandata scopre qualcosa di inquietante: una macchia di sangue. Il padre, allarmato, chiama subito la polizia. Tornando alla trama centrale, Kemal cerca di convincere Nihan a unirsi a lui e al commissario, ma lei, turbata, rifiuta: “Non ho fame”, dichiara. Il commissario continua a provocarla. Kemal si sente frustrato. “Nihan, non possiamo lasciarci influenzare da quello che dicono”, prova a calmarla. Ma il commissario, con tono ironico, lascia intendere che ci sarà presto un arresto per omicidio. “Il colpevole sta arrivando… coi tacchi”, dice, alludendo proprio a Nihan. La battuta non fa ridere nessuno.

Nel frattempo, Tarik, in ospedale con Zehir, riceve una notizia scioccante: stanno riesumando il corpo di Ozan. La paura si fa largo. Kemal, esasperato, si lancia in una nuova indagine. Com’è possibile che non ci siano immagini di qualcuno che esce da casa sua? Il responsabile della sorveglianza spiega che c’è stata un’anomalia: i video sono stati cancellati. Un blackout? Un sabotaggio? Kemal comincia a sospettare che la ditta di pulizie possa essere coinvolta.

Mentre si prepara ad andare all’ufficio della ditta, Nihan riceve una chiamata da Tufan: “Accosta. Ho qualcosa da dirti su Asu”. Ma l’incontro prende una piega drammatica: Tufan, con una pistola in mano, costringe Nihan a seguirlo. “Dobbiamo affrontare Emir. Voglio la verità”, grida con gli occhi pieni di rabbia. Nihan cerca di calmarlo: “La vendetta non porterà a nulla”. Ma è chiaro che il pericolo è reale, e lei è in trappola.

Emir, intanto, si reca al porto deciso a trovare risposte. Incontra il bambino che ha trovato la barca insanguinata. “Se mi dici tutto prima della polizia, ti ricompenserò”, promette. Ma il bambino non sa niente. Emir allora nota un guanto nero accanto alla barca. Proprio in quel momento arrivano il commissario e due agenti. “Cosa ci fai qui?”, chiede il commissario, guardandolo con sospetto.

L’atmosfera si fa sempre più pesante. Emir, sentendosi accusato, cerca di ribaltare la situazione. “Non sono io il colpevole!”, grida. Ma il commissario non si lascia convincere: “Dovrai abituarti alla mia presenza”.

Kemal, nel frattempo, è a casa dei suoi genitori. Sua madre gli mostra un giornale: Asu è data per morta. “Non so nulla di certo”, cerca di rassicurarla. Ma poco dopo riceve una chiamata da Zehir: la ditta di pulizie ha lavorato proprio il giorno della sparizione di Asu. Un nuovo tassello del puzzle. “Dobbiamo scoprire chi c’era lì”, dice Kemal, sempre più determinato.

Ma proprio mentre mette insieme i pezzi, un blackout colpisce l’edificio. Kemal resta bloccato in ascensore. Quando la corrente torna, corre all’appartamento… ma è troppo tardi. Asu è già fuggita.

La frustrazione lo divora. “Devo capire cosa sta succedendo”, mormora, mentre i fili dell’intrigo si fanno sempre più stretti. Nello stesso momento, Tufan porta Nihan in un luogo isolato. Il pericolo è reale. Le verità stanno per emergere. Ma a quale prezzo?

In Endless Love, ogni personaggio è una pedina in un gioco pericoloso. Tra blackout, fughe disperate e segreti che rischiano di esplodere, nessuno è al sicuro. E mentre Asu beffa tutti con la sua fuga silenziosa, Nihan si ritrova in trappola… forse più vicina alla verità di quanto abbia mai immaginato.