Intrighi, gelosie e rivelazioni sconvolgenti scuotono le vite di Nihan, Kemal ed Emir, mentre la tensione raggiunge livelli insostenibili. L’episodio si apre con una scena carica di conflitto familiare: Nihan affronta duramente suo fratello Ozan, sospettandolo di essere il responsabile dell’incendio alla barca di Salih. Ozan ammette di aver compiuto quel gesto per gelosia, incapace di tollerare la vicinanza tra Salih e Zeynep. Nihan è disgustata dalla sua confessione e lo accusa di comportarsi esattamente come Emir, mettendolo in guardia: deve stare lontano da Zeynep, che presto sposerà Salih. Deluso e scosso, Ozan rimane solo con i suoi rimorsi.
Nel frattempo, Kemal è in auto con Asu. Lei nota subito l’assenza dell’auto personale di lui e si insospettisce quando Kemal, visibilmente evasivo, le dice che è dal meccanico. Asu rivela di essere stata informata da Emir della presenza di Kemal e Nihan insieme alla fondazione, accusandolo di mentirle costantemente. È convinta che ci sia qualcosa di più tra lui e Nihan. Kemal nega, ribadendo che lui e Nihan sono solo amici, ma rifiuta il tono inquisitorio di Asu e decide di parlarle solo quando si sarà calmata.
Intanto Emir riceve la visita inaspettata di Banu, che gli mostra un’ecografia: è incinta. Ma Emir reagisce con cinismo e durezza. Se è uno scherzo, dice, è di pessimo gusto. Se invece è vero, sa già come sbarazzarsi del problema. Banu, sconvolta e umiliata, viene liquidata in malo modo. Emir contatta subito un uomo fidato e gli ordina di occuparsi della questione nel pomeriggio.
Al molo, Zeynep e Salih si incontrano. Lei è ambigua, sembra voler confessare qualcosa ma si trattiene. Quando Salih menziona l’incendio, Zeynep gli chiede di non essere triste e lui, con dolcezza, le dice che finché lei è con lui, non ha nulla da temere. Lei cambia discorso e gli dà appuntamento per un caffè più tardi, mentre riceve una chiamata da Ozan, che vuole parlarle. Lei però, con tono freddo, gli dice che è con Salih e riattacca, lasciandolo amareggiato.
Nel salone di famiglia, Tarik riceve l’ennesima umiliazione dal padre, che gli ordina di spazzare il pavimento. Tarik rifiuta di accettare quel destino, affermando che i suoi sogni non sono illusioni. Determinato, invia un messaggio a Emir e si siede su una panchina in attesa di una risposta.
In azienda, tutto è pronto per una riunione cruciale: Kemal deve firmare un contratto con una società presentata come legittima. Prima di entrare, Kemal affronta Onder e lo prega di non proseguire la causa contro Leyla, sostenendo che lui è dalla parte della donna e non intende abbandonarla. Kemal lo avverte che questa guerra familiare farà del male a tutti.
Mentre Emir si gode la sua vittoria, Nihan, infuriata per le azioni del fratello e per i sospetti su Emir, irrompe in azienda e interrompe la riunione proprio nel momento in cui Kemal sta per firmare. Gli dice che devono parlare e lo aspetterà nel suo ufficio. Kemal, ignaro del pericolo, firma comunque il documento. Subito dopo, Nihan va in bagno, seguita da Kemal, che le chiede se Emir le ha fatto del male. Lei nega, ma un piccolo gesto – un contatto sul braccio – la fa trasalire. Kemal si ricorda allora della scena alla stazione, quando Emir aveva strattonato Nihan con forza.
Nel frattempo, Emir resta nella sala riunioni con Asu e tenta di insinuare che tra lei e Kemal ci sia un sentimento non corrisposto. Asu rimane in silenzio. Poco dopo, entra Banu nel bagno dove si trovano Nihan e Kemal, trovandoli insieme. Kemal finge un errore, ma Banu osserva con sospetto. Poi rincorre Nihan e le dice che non si rende conto della fortuna che ha ad avere Emir nella sua vita. Nihan la guarda fredda e le dice che, se potesse, rinuncerebbe volentieri a tutta quella fortuna. Le consiglia di salvarsi, perché lei ormai non può più farlo.
Quando Emir rientra nel suo ufficio, trova Nihan ad aspettarlo, furiosa. Lo accusa di aver manipolato Ozan per spingerlo a incendiare la barca di Salih. Emir nega tutto e si finge ancora una volta l’unico che cerca di sistemare i disastri della sua famiglia. Nihan lo minaccia: se tocca ancora suo fratello, ne pagherà le conseguenze.
Subito dopo, Emir chiama il suo complice e lo ringrazia: il piano ha funzionato e Kemal è caduto nella trappola. Gli chiede di sparire per un po’ e gli promette il pagamento immediato. Ma Nihan, rimasta nascosta, ascolta tutto. Rientra nell’ufficio, prende la sua borsa e fugge via. In auto, chiama subito Kemal e lo mette in guardia: Emir lo ha incastrato.
Asu, rimasta in azienda, si accorge che qualcosa non quadra. Fa delle ricerche e scopre che l’azienda con cui Kemal ha firmato non esiste. Gli rivela che Emir ha cambiato il nome della società dopo averla creata appositamente per ingannarlo. Ora Kemal rischia il carcere. Ma lui non si arrende: giura che non lascerà a Emir il piacere di vederlo distrutto. Contatta il suo amico Zehir: è il momento di reagire.
Nihan, ancora sconvolta, racconta tutto all’amica Yasemin. Le dice che deve trovare un modo per aiutare Kemal. Yasemin le consiglia di richiamarlo, e Nihan lo fa. Kemal le conferma che Emir vuole mandarlo in prigione. Poi si incontra con Salih, che ha scoperto che né la società né il signor Rashit esistono. Ora è chiaro: è tutto un piano orchestrato.
Nel finale, Emir raggiunge Banu e le dice che Tufan la sta aspettando. Deve fare quello che le viene ordinato. Quando arriva l’auto, Banu, in lacrime, chiede a Tufan di non costringerla, ma lui – pur contrariato – la invita a salire. Il suo destino sembra segnato.
Le carte sono sul tavolo, le alleanze si sfaldano, e la guerra tra Kemal ed Emir entra in una fase ancora più pericolosa. Riuscirà Kemal a ribaltare la trappola e dimostrare la sua innocenza? E Nihan, riuscirà a liberarsi una volta per tutte dal giogo di Emir?
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