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È stata ovunque. Ha visto tutto. E ora, i suoi segreti stanno per incendiare La Promessa. Dai quartieri degli schiavi di Cuba alle sale aristocratiche di Luján, Leocadia de Figueroa è sempre stata lì—nell’ombra, ad osservare, a tramare, a sopravvivere. Ma se tutto ciò che abbiamo visto finora fosse solo la punta dell’iceberg? La verità completa su Leocadia—nascosta, taciuta, inquietante—è finalmente venuta a galla. E cambia tutto.
Story Deepdive
1. Un’origine umile con legami pericolosi
Nata intorno al 1870 a Cuba, da un padre spagnolo emigrato in cerca di fortuna e da una madre di cui non esiste traccia nei racconti ufficiali, Leocadia de Figueroa non era destinata alla grandezza—ma ha deciso di conquistarla con le proprie mani. Suo padre, a differenza del patriarca ambizioso degli Izquierdo, rimase un uomo di condizione modesta, ma le sue connessioni sociali avrebbero plasmato il futuro della figlia. Tra queste conoscenze? Proprio la famiglia Izquierdo, il cui legame avrebbe segnato la vita di Leocadia per sempre.
2. Un’amicizia tra ombre e sospetti
Crescendo fianco a fianco con Cruz ed Eugenia, Leocadia non era solo un’ospite nella piantagione degli Izquierdo: era una presenza costante. Condivideva con loro le istitutrici, i giochi, e persino il lutto per la perdita della madre di Cruz. Alcuni la consideravano una confidente insostituibile per Cruz, ma altri già intuivano una verità più oscura: una mossa strategica precoce. Ci sono sussurri secondo cui la prima vittima di Leocadia potrebbe essere stata proprio quella donna che ostacolava il suo ingresso definitivo nella famiglia Izquierdo.
3. Ammirazione tossica
Negli anni 1880, mentre le tre ragazze diventavano donne, l’ammirazione di Leocadia per Cruz divenne ossessiva. Vedeva in lei una luce che la oscurava: l’intelligenza, il carisma, il controllo. Eppure restarono unite, condividendo notti proibite tra i baraccati degli schiavi, a ballare, bere e fuggire dalla rigidità delle loro vite. Ma nel 1886, con l’abolizione della schiavitù a Cuba, la piantagione crollò e gli Izquierdo dovettero fuggire. Leocadia rimase indietro… per ora.
4. Il ritorno in Spagna: un nuovo gioco
Nel 1887, gli Izquierdo si ristabilirono a Cadice, dove Cruz trovò una nuova alleata in Petra. Ma Leocadia non tardò a riapparire, non più come la cara amica d’infanzia, ma come una donna con uno scopo preciso: ottenere un titolo nobiliare, costruirsi un potere proprio, diventare indispensabile. Da quel momento, iniziò a muoversi come un’ombra permanente accanto alla famiglia Izquierdo.
Era presente quando Eugenia sposò Lorenzo, quando il barone si trasferì al Palazzo dei Linaja, quando Cruz incontrò Alonso a un ballo. Era lì quando morì doña Carmen, e Cruz prese il controllo della Promessa. Leocadia non mancava mai: come se conoscesse in anticipo ogni momento cruciale.
5. Intrighi, amanti e crimini
Negli anni ’90 dell’Ottocento, Leocadia visse una notte di passione con Lorenzo, ma soprattutto divenne l’amante del barone di Linaja, padre di Cruz, e capo di una rete criminale dedita al contrabbando, estorsione e omicidio nei dintorni dei Pedroches. In quel periodo, frequentando assiduamente La Promessa, conobbe la serva Dolores e sua figlia Mariana, una bambina che Leocadia avrebbe ricordato per vent’anni.
Nel 1898, Leocadia ideò il rapimento di Curro e l’assassinio di Dolores. Lo fece per dare un figlio a Eugenia, permettere al barone di avere un erede fuori dal legame con i Luján, e per “liberare” Cruz dalla presenza dell’amante di suo marito. Ma il piano si ritorse contro tutti: Cruz dovette accettare un figlio illegittimo in famiglia, e Leocadia guadagnò un potere silenzioso ma devastante.
6. Un’eredità di menzogne
Secondo Cruz, fu Leocadia la mente dietro tutto. Ma quando lo rivela a Hann, figlia di Dolores, quest’ultima rifiuta di crederle, sospettando manipolazione. Leocadia, nel frattempo, gioca d’anticipo: aveva già avvertito Hann che Cruz l’avrebbe incolpata di tutto. Una rete di bugie si stringe intorno alla verità, ma noi spettatori vediamo chiaramente: Cruz affronta Leocadia in privato, accusandola apertamente del crimine. Dopo oltre 500 episodi, la verità esplode: Leocadia è la vera assassina, Cruz solo una pedina riluttante.
In quegli anni, Leocadia ebbe una relazione con un uomo potente e pericoloso da cui rimase incinta. Quest’uomo la abbandonò. Eugenia era al corrente del segreto. Poco dopo, Cruz ordinò la sua eliminazione. Fu Rómulo, uomo di fiducia della famiglia, a ricevere l’incarico. Ma di fronte alle suppliche di Leocadia, incinta e disperata, le risparmiò la vita, mentendo a Cruz dicendo di averla uccisa.
7. Rinascita e vendetta
Fuggita di notte con nulla in mano, Leocadia tornò a Cuba, dove diede alla luce Ángela, probabilmente nata nel 1899. Poco dopo, sposò un uomo ricco e influente, da cui ebbe altri tre figli. Vedova in circostanze misteriose, Leocadia mantenne la residenza cubana ma mandò i figli a studiare in Europa, mentre lei viaggiava instancabilmente, intrecciando nuove alleanze, rafforzando vecchi contatti… aspettando.
8. L’attacco finale alla Promessa
Ora, con Cruz accusata dell’omicidio della nuora di Hann, Leocadia ha replicato la stessa strategia con cui la sua ex amica aveva conquistato La Promessa dopo la morte di doña Carmen. Con i suoi soldi, la sua influenza, e sua figlia Ángela al fianco, ha occupato il palazzo, accompagnata dal misterioso maggiordomo Don Cristóbal. Se nessuno la fermerà, Leocadia diventerà la nuova padrona di tutto: la marquesa di fatto, se non di diritto.
Il passato è tornato per reclamare il presente. La vendetta di Leocadia non è più una minaccia sussurrata: è realtà.