Nel nuovo, sconvolgente episodio di Demain Nous Appartient, in onda il 20 ottobre 2025, la giovanissima Violette si lascia trascinare da un impulso che cambierà per sempre il corso della sua vita e di quella di Bastien. Ciò che doveva essere una semplice avventura estiva tra amici si trasforma in un incubo, dove le risate si spengono e il pericolo prende il sopravvento.
Tutto comincia in un’atmosfera apparentemente serena: il gruppo parte per il campo, immerso tra boschi e laghi. È la prima notte, e già si percepiscono le tensioni sottili tra i ragazzi. Bastien, timido e goffo, viene preso in giro da Marceau per il suo modo di vestire: “Sembri in pigiama!”, ironizza l’amico, scatenando le risate generali. Per stemperare il clima, Violette interviene, cercando di mantenere la pace. È visibilmente tesa, ma si sforza di apparire tranquilla. Sa che Marceau è provocatorio, ma spera che tutto resti sotto controllo.
Intanto, lontano da loro, Mélody racconta a Fred e Samuel la sua corsa mattutina al lago, dove ha perfino visto una biche. La scena respira un’aria di leggerezza, quasi idilliaca, mentre il resto del gruppo si gode il campeggio. Anche Erika, di buon umore, coglie l’occasione per prendersi gioco di sé e del destino: dopo aver distrutto accidentalmente il suo pacchetto di sigarette, scherza sul fatto che “l’universo le stia parlando” e che forse è il momento giusto per smettere di fumare.
Più tardi, William e Nordine si affrontano in una competizione alla console prima di una corsa. Tra una risata e l’altra, William nota un piccolo neo sulla coscia di una ragazza e, da medico, le suggerisce di farlo controllare. La giovane crede che stia flirtando, ma lui la mette in guardia: potrebbe essere un segno di melanoma. È un dettaglio marginale, ma che mostra come anche in mezzo all’euforia, la realtà – quella vera – non smetta mai di bussare.
Poco dopo, Samuel organizza un sorteggio per dividere i ragazzi in due squadre per la prima prova del campo: un percorso a ostacoli che mette alla prova resistenza e spirito di squadra. Violette finisce con Marceau e Élie, mentre Bastien si ritrova con Diane e Kévin. La competizione inizia tra risate, ma presto si trasforma in un duello di orgoglio: Marceau e Bastien si scontrano duramente, accusandosi a vicenda di barare. Gli altri cercano di separarli, ma il clima si surriscalda.
È in quel momento che Erika ritorna con il sacco di Bastien, interrompendo lo scontro. Con il suo solito sarcasmo, esclama: “Dov’è il popcorn? Mi sto godendo lo spettacolo!” Tutti ridono, ma la tensione rimane palpabile. Bastien, umiliato, si allontana.
Nel frattempo, altrove, Laurie confida a Bart che la sua avvocata crede di poterle ottenere una condanna con la sospensione condizionale. Ha rivisto Augustin, che finalmente avrà il supporto di cui ha bisogno. È una nota di speranza, ma destinata a spegnersi presto, perché il destino ha in serbo qualcosa di terribile per Violette e Bastien.
Durante la sera, l’atmosfera sembra tornare rilassata. Gli amici chiacchierano intorno al fuoco, raccontando amori passati e vecchie storie. Marceau, sempre il clown del gruppo, si fa beffe di tutti, ma finisce col bere da una bottiglia che crede piena d’acqua: in realtà è vodka. L’imbarazzo è generale, ma tutti ridono di gusto.
È allora che Violette compie il passo che nessuno avrebbe immaginato. Mentre il gruppo si distrae, lei accende un joint, nonostante avesse promesso a Damien di smettere. Bastien la sorprende e le chiede con dolcezza: “Perché lo fai? È per Jordan?” Lei scrolla le spalle, ma nei suoi occhi c’è malinconia. Forse non vuole davvero spiegarsi, forse non saprebbe come.
Spinti da un desiderio di fuga, i due decidono di allontanarsi dal campo. La notte è silenziosa, il bosco li avvolge. Camminano fino a raggiungere la riva del fiume, dove l’acqua riflette la luna come uno specchio inquietante. Ma poi, sul cammino del ritorno, qualcosa attira la loro attenzione: una casa misteriosa, mezza nascosta tra gli alberi, con una grande pancarta che dice “ENTRÉE INTERDITE”.
Bastien vorrebbe tornare indietro, ma Violette è incuriosita. “Solo un’occhiata,” dice. Le sue parole, leggere, nascondono la voglia di sfidare il pericolo, di sentirsi viva. Nonostante il timore, Bastien la segue.
La porta scricchiola quando la aprono. L’interno è buio, coperto di polvere. Vecchi mobili, fotografie sbiadite, un odore di chiuso che racconta anni di abbandono. Il silenzio è opprimente, rotto solo dai loro respiri. Poi, un rumore. Forse un animale. Forse qualcosa di peggio. Violette ride nervosamente, ma Bastien sente che c’è qualcosa che non va.
Quando tentano di uscire, la porta si chiude improvvisamente alle loro spalle. Violette urla. Bastien cerca di calmarla, ma la paura è ormai fuori controllo. Qualcuno – o qualcosa – è con loro in quella casa.
Fuori, al campo, Erika e gli altri si accorgono della loro assenza. Il tempo passa, e l’ansia cresce. Bastien e Violette non tornano.