Oylum è in pericolo di vita, il fuoco divampa intorno a lei, trasformando la sua auto in una trappola mortale. Dopo un disperato tentativo di fuga da tutto ciò che la tormenta, sale a bordo di un taxi, ignara del pericolo imminente. L’autista, in evidente stato confusionale, accelera senza controllo, ignorando ogni sua supplica di fermarsi. La corsa sfrenata si conclude in un impatto devastante: il veicolo si schianta violentemente contro il guardrail, lasciandola priva di sensi tra le lamiere contorte.
Mentre il tassista fugge nell’oscurità, Oylum riprende conoscenza, ma il terrore la paralizza: la cintura la tiene bloccata, il fumo denso le brucia i polmoni e le fiamme cominciano a divorare l’abitacolo. Ogni tentativo di liberarsi è vano, il calore insopportabile la priva lentamente di ogni forza. La morte sembra inevitabile.
Proprio quando tutto sembra perduto, un’auto si ferma bruscamente. Beram scende di corsa, il cuore in gola, gli occhi pieni di terrore. Nonostante il calore rovente, non esita a gettarsi tra le fiamme per salvarla. Con mani bruciate e insanguinate, riesce a sganciare la cintura e la trascina via, stringendola disperatamente tra le braccia. Ma il suo salvataggio non è un atto di semplice altruismo: Oylum è ora sua, una prigioniera nelle sue mani.
Cosa farà Beram adesso? La salverà davvero o la terrà con sé per sempre? Il destino di Oylum è appeso a un filo…