💣 Il battesimo che spacca la famiglia: una scelta di cuore, una guerra di sangue
È l’8 settembre, Milano si sveglia tra tram sferraglianti e vetrine che tornano a brillare al Paradiso delle Signore. Ma mentre la città riprende vita dopo l’estate, nella casa degli Amato un silenzioso terremoto si prepara a esplodere. Il piccolo Andrea dorme ignaro nella sua culla, ma il suo battesimo è destinato a spaccare in due la famiglia.
Elvira e Salvatore, commossi e innamorati, hanno già deciso chi sarà il padrino: Marcello Barbieri, l’amico di sempre, colui che ha condiviso gioie e ferite, presenza costante persino nei momenti in cui loro due si erano allontanati. Ma quel sogno si frantuma in un istante.
Dal soggiorno, la voce autoritaria del signor Gallo, padre di Elvira, spezza l’aria come una lama:
“No Marcello. Il padrino sarà mio nipote, Tarciso. Punto.”
Nessuna discussione. Nessun compromesso. Per Gallo, solo chi porta il sangue può rappresentare la famiglia. Marcello è un “estraneo”.
Elvira sbianca. Salvatore tace.
Inizia così una guerra silenziosa fatta di sguardi sfuggenti, silenzi taglienti e verità scomode.
💔 Una scelta imposta, un affetto messo in discussione
Marcello, immerso nel lavoro, ignora ancora tutto. Sta lavorando alla nuova collezione autunnale, pronto a dare il massimo. Nel cuore però, coltiva un desiderio: essere per Andrea una figura stabile, affettuosa, presente. Ma a sua insaputa, proprio in quelle ore il suo nome viene escluso dalla decisione più importante.
Il giorno dopo, a colazione, la tensione è palpabile. Elvira batte nervosamente il cucchiaino contro la tazza. Salvatore le prende la mano:
“Parlerò io con tuo padre… ma cerca di capirlo, è della vecchia scuola.”
“Vecchia scuola?! Non gli interessa nostro figlio! Vuole solo controllare tutto!”
Elvira cede alle lacrime. Ricorda l’estate appena passata: le paure da neo-mamma, i momenti di solitudine, il terrore di non farcela. Eppure, Marcello c’era. Con una carezza, un sorriso, un consiglio. Era lì quando nessun altro lo era.
🧩 Tarciso: un volto nuovo con un’agenda nascosta
Nel frattempo, a pochi chilometri, Tarciso Gallo riceve la notizia con entusiasmo.
“Finalmente una responsabilità seria”, dice al telefono.
Ma dietro quell’apparente entusiasmo si cela un altro scopo: entrare nelle grazie della famiglia Amato, magari anche per motivi economici o di status. Non c’è traccia di vero affetto. Solo opportunità.
La notizia viene infine comunicata a Marcello. La scena è delicata e dolorosa.
“Mi dispiace… mio padre non è d’accordo”, mormora Elvira.
“Non importa… l’importante è che Andrea sia amato”, risponde lui.
Ma fa male, eccome se fa male. Gli occhi si velano, ma Marcello sorride. Non per mascherare, ma per dignità. È un uomo che ha imparato a perdere senza odiare, ma dentro, qualcosa si spezza.
⛓️ La frattura emotiva: amicizie incrinate, tensioni sottili
Da quel momento, il rapporto tra Marcello e Salvatore si raffredda. La complicità tra Marcello ed Elvira vacilla. E Andrea, ancora troppo piccolo, dorme ignaro mentre attorno a lui si sgretolano equilibri che un tempo sembravano incrollabili.
Nella casa degli Amato, i preparativi proseguono: confetti, bomboniere, abiti eleganti. Tutto è pronto. Tutto, tranne la cosa più importante: il nome del padrino.
Elvira, stanca di subire, si alza in piedi. Le mani tremano, ma la voce è ferma:
“No, papà. Questa volta no. È mio figlio. Nostro figlio. E non sarai tu a decidere.”
Il signor Gallo abbassa il giornale. Per un istante esita. È la prima volta che la figlia lo affronta così.
“State commettendo un errore… ve ne pentirete.”
Ma Salvatore, dopo giorni di silenzi, finalmente parla:
“Marcello è più di un amico. È un fratello. È stato lì anche quando noi ci siamo persi.”
✉️ Il giorno del battesimo: tra tensioni e rivelazioni
La mattina del battesimo, Marcello è in ufficio, concentrato sul lavoro. Un messaggero gli consegna una lettera.
“Ci vediamo al battesimo. Con affetto, Elvira.”
Marcello sorride. Ma quel sorriso dura poco. Dalla porta compare Umberto Guarnieri:
“Complimenti per il tuo nuovo ruolo in famiglia”, dice con un tono sottile, quasi velenoso.
Dietro l’apparente ironia, si nasconde la verità: Umberto soffre ancora per Adelaide, ora legata a Marcello. E anche se l’uomo si sforza di mascherarlo, il dolore è tangibile.
La sera prima della cerimonia, Umberto invita Adelaide per un tè. In giardino, tra luci soffuse, i due si confrontano con una tenerezza malinconica.
“Ho perso la possibilità di crescere Odile. Non voglio perdere anche te.”
“Ti ho amato, Umberto. Ma non possiamo tornare indietro.”
🕊️ Il momento della verità
La chiesa è piena. Tutti i volti noti del Paradiso siedono nei primi banchi: Maria, Vittorio, Irene, Armando. Si aspetta solo il nome del padrino. Elvira, con Andrea in braccio, guarda Salvatore. Lui le stringe la mano.
Ed ecco Marcello. Elegante, commosso, gli occhi lucidi. Sale al fianco del sacerdote. È lui il padrino.
Ma proprio quando il rito sta per cominciare, qualcosa di inaspettato accade…
(continua)