Un settembre rovente sconvolge gli equilibri di Tradimento, con rivelazioni shock, inseguimenti disperati e un dolore che divora tutto. Ipek è in fuga. Ma il suo passato, e soprattutto Sezai, la inseguono.

Il video perduto e l’ira di Sezai

Quella sera, Guzidè rientra a casa e trova Sezai già lì, impaziente. Lui vuole sapere se ci sono novità sul famigerato video che potrebbe inchiodare Tarik. Purtroppo, nessuna traccia. Tolga sta ancora cercando di recuperarlo, ma sembra un’impresa impossibile: chi l’ha cancellato è un professionista. Forse il file è andato perso per sempre.

Sezai resta in silenzio, poi domanda: “E se il video non lo trovassimo mai?” Guzidè risponde solo con disprezzo per Tarik, un uomo che merita di pagare. Poi lo guarda negli occhi e gli chiede: “Hai sentito Ipek?” La risposta è sì, ma le conversazioni sono sempre interrotte da Neve, che trova scuse per tenerla lontana. È a questo punto che Guzidè svela tutto: Ipek ha perso il bambino. Un aborto spontaneo.

Il colpo è devastante per Sezai, che cade nel silenzio. Guzidè aggiunge che Oltan ha chiesto il divorzio, ora che il motivo per cui aveva sposato Ipek non esiste più. L’uomo è distrutto ma anche deciso: Ipek non può più nascondersi. Ora deve affrontare le conseguenze.

La caccia a Ipek ha inizio

Guzidè prova a fermarlo, lo invita alla calma, ma Sezai ha già deciso. Non vuole più aspettare. Esce da solo, pronto a trovare sua figlia e consegnarla alla giustizia.

Dall’altra parte della città, Yesim apre la porta e si trova davanti Tarik, che entra con arroganza e minacce. Dice che quella è casa sua e avverte: se troverà qualcuno nascosto lì, la sbatterà fuori. Il terrore si insinua ancora una volta tra le mura.

Nel frattempo, Tolga continua la sua ricerca del video. Le sue squadre lavorano giorno e notte. Il file sembra maledetto, ma lui non intende arrendersi.

L’ira paterna esplode: “Ipek deve pagare”

Alla villa, Caraman si rifiuta di parlare con sua madre, Cadrie, mentre Sezai arriva a casa di Ipek. Trova Neve ad accoglierlo: Ipek è uscita a prendere aria. Ma Sezai non ci sta. Vuole risposte. È furioso per non essere stato informato dell’aborto.

Neve cerca di calmarlo, spiega le sofferenze di Ipek: l’aggressione, la perdita, il trauma. Ma Sezai urla: “Ha commesso un omicidio. Deve pagare.” Vuole aspettarla, portarla alla polizia.

Mentre Neve finge di preparare del tè, in realtà manda un messaggio urgente a Ipek: “Scappa. Tuo padre è qui. Vuole consegnarti.” Ipek legge il messaggio. È davanti alla porta, sta per entrare. Si blocca. Poi scappa.

La fuga nella notte

All’alba, Neve esce di soppiatto dall’appartamento, valigie in mano. In strada la attende un taxi. Dentro c’è Ipek, pallida e tesa. Quando Neve sale, le racconta tutto: Sezai sa dell’aborto e vuole portarla via.

Il taxi parte, le due donne fuggono. Quando Sezai si sveglia, trova la casa vuota. Capisce in un istante: sono scappate.

Un segreto antico: il figlio scomparso di Guzidè

Guzidè e Nazan si recano da un medico, Lutfu Taninir, grazie a un contatto. L’uomo è affetto da demenza, ma le sue parole sono come rasoi. Confonde Guzidè con la sua amante, la chiama Dilek, poi confessa: avevano avuto un figlio insieme.

Quel bambino era stato affidato a un avvocato di Istanbul: Tarik Yenersoy. Guzidè è sconvolta. Possibile che Tarik abbia scambiato il bambino, affidando suo figlio a un’altra famiglia perché disabile? Esce dalla casa in lacrime. Il dolore è troppo grande.

Sezai è devastato: “Come si può scambiare un figlio per vergogna?”

Alla villa, Guzidè racconta tutto. Sezai cammina avanti e indietro, sconvolto. Dice che Tarik ha commesso un crimine infame. Ma Guzidè lo ferma: vuole essere lei a far confessare Tarik. Con la verità, non con la violenza.

Nel frattempo, alla villa di Mualla, tutto ruota attorno a Jan, il bambino. Mualla lo culla, distaccata dal resto del mondo. Quando Ilknur propone di organizzare una festa per il primo compleanno, Mualla risponde glaciale: “Ha due genitori. Decideranno loro.”

Un altro mistero: il video nel telefono rubato

Nel frattempo, Oilum perde il suo cellulare. Dentro c’è un video delicatissimo: la prova che Jan non è figlio di Caraman, ma di un altro. Quel file è la chiave per tenere sotto controllo Mualla. E ora… è scomparso. Oilum è nel panico. Fa tornare Caraman di corsa nell’appartamento di Cadrie, ma è troppo tardi. Il telefono è spento. Forse nelle mani sbagliate.

Ipek si ribella contro Neve

Le due fuggitive, Ipek e Neve, sono in un parco isolato. Ma la tensione cresce. Ipek chiede quanti soldi abbia Neve. Quando lei dice “niente”, Ipek non le crede. Le strappa la borsa, prende tutto e va via senza dire nulla.

Neve la insegue disperata. Ma Ipek è decisa, furiosa, cambia. Arrivate a un bancomat, Ipek le chiede il codice. Ritira tutto il denaro. Poi la guarda negli occhi: “Non mentirmi mai più. La prossima volta… non sarò così paziente.”

Questa è solo una parte della verità. Tarik resta libero. Sezai è pronto a tutto. E Guzidè ha scoperto che il figlio che credeva perduto potrebbe essere stato dato proprio a Tarik…
Ma la verità, in questa storia di tradimenti, bugie e vendette, ha sempre un prezzo altissimo. E settembre… è appena iniziato.

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