Nella tenuta de La Promessa, un nuovo volto ha fatto il suo ingresso, scuotendo le dinamiche già fragili del personale e i segreti che si annidano tra corridoi silenziosi e scalinate nascoste. Si tratta di Cristóbal Ballesteros, il nuovo maggiordomo, un uomo che si presenta con un curriculum impeccabile, ma anche con una serie di coincidenze fin troppo sospette che lasciano intravedere un’agenda nascosta.
Fin dal suo arrivo, Ballesteros ha mostrato un atteggiamento esemplare, soprattutto nel rapporto con Curro, il giovane segnato da un passato tormentato e da un presente ancora incerto. Per la prima volta dopo tanto tempo, Curro trova qualcuno nel personale che lo tratta con empatia, rispetto e una sorprendente comprensione. Ma questa vicinanza è autentica? O è l’ennesima mossa calcolata da dietro le quinte?
L’uomo perfetto… forse troppo
Ballesteros si presenta come un professionista esperto: già al servizio dei Conti di Aranjuez, ha rifiutato di seguirli in America perché si considerava troppo anziano per nuove avventure oltre oceano. Una scelta sensata, in apparenza. Tuttavia, è il suo arrivo a La Promessa a suscitare le prime perplessità: Leocadia, ben nota per la sua abilità a tessere trame nell’ombra, è stata la vera promotrice della sua assunzione, nonostante il Marchese avesse già promesso il posto di maggiordomo a Pellicer.
Non solo Leocadia lo ha “trovato”, ma ha anche orchestrato la sua entrata come se fosse la sola opzione possibile. Curiosamente, Ballesteros ha detto di voler lavorare nel Valle de Los Pedroches per l’incomparabile bellezza della zona – una motivazione che suona più come una scusa elegante che un desiderio autentico. E questo schema ci ricorda fin troppo da vicino quanto accaduto con il Duca di Carvajal Cifuentes, che apparve inizialmente per caso e si rivelò poi complice segreto della stessa Leocadia.
Una strategia per controllare Curro
Uno degli aspetti più inquietanti è la rapidità con cui Ballesteros ha instaurato un legame con Curro. In una casa dove il ragazzo è stato spesso emarginato e sospettato, il nuovo maggiordomo si mostra affabile, quasi paterno. Ma questa cortesia potrebbe nascondere un piano ben più oscuro: una tattica per conquistare la fiducia di Curro e tenerlo sotto controllo emotivo. Una sorveglianza sottile, invisibile, ma potenzialmente letale.
Leocadia detesta Curro. Non perché abbia commesso qualcosa di grave, ma perché rappresenta un pericolo per il futuro della figlia Ángela. Ha colto la connessione tra i due, ha osservato gli abbracci, gli sguardi, la nascente complicità. E, da abile manipolatrice, Leocadia non colpisce mai frontalmente: offre un sorriso, mentre versa veleno nella tazza del tè.
Non sarebbe sorprendente se avesse affidato a Ballesteros un compito specifico: avvicinarsi a Curro, carpirne i pensieri, riferire ogni passo, ogni emozione, con chirurgica precisione.
Chi è davvero Ballesteros?
Le teorie abbondano sui social. Alcuni ipotizzano che Ballesteros possa avere legami di sangue con personaggi del passato, come la famiglia di Dolores, madre di Jana. Alcuni arrivano a pensare che possa essere il padre scomparso di Jana o il fratello segreto di Dolores. Ma queste ipotesi sembrano improbabili: troppi lo avrebbero riconosciuto, da Simona a Candela, fino allo stesso Marchese.
Una teoria più plausibile suggerisce invece che Ballesteros sia anch’egli un figlio illegittimo, proprio come Curro. Questo spiegherebbe l’immediata empatia, il modo in cui sembra comprendere intimamente le fragilità del ragazzo. E, se vero, aprirebbe un interessante conflitto di lealtà: verso Leocadia, che gli ha offerto una seconda possibilità, o verso Curro, che rappresenta il suo riflesso emotivo e morale.
Questo dualismo potrebbe trasformarsi in uno degli archi narrativi più potenti della serie, arricchendo anche quell’area della trama – il passato del personale di servizio – che La Promessa ha finora trascurato. Di María Fernández, ad esempio, non sappiamo nulla, un vuoto che prima o poi dovrà essere colmato. E perché non iniziare proprio da Ballesteros?
Un nuovo Lorenzo al servizio di Leocadia?
Il parallelo con Lorenzo, l’ex amante e informatore di Cruz, è inevitabile. Come Lorenzo era gli occhi e le orecchie della Marchesa, Ballesteros potrebbe essere stato reclutato da Leocadia con la stessa funzione. Ma con uno stile diverso: più sottile, più raffinato, più pericoloso.
A differenza di Petra, la cameriera di Cruz – che con la sua brutalità suscitava più repulsione che rispetto – Ballesteros sa mimetizzarsi, sedurre con le buone maniere, muoversi come un bisturi in un’operazione a cuore aperto. Le sue lodi alla tenuta, la scelta “casuale” di essere disponibile proprio al momento giusto, sono indizi troppo ben costruiti per essere frutto del caso.
Cosa succederà adesso?
Con il passare degli episodi, il piano potrebbe iniziare a svelarsi. Curro potrebbe abbassare la guardia, confidandogli segreti importanti. Oppure sarà Ángela a percepire per prima il pericolo. In ogni caso, se la teoria dell’infiltrato si conferma, La Promessa entrerà in una nuova fase: una guerra fredda domestica, dove il nemico non urla, ma bisbiglia. Non si impone, ma accarezza… mentre affila il coltello.
Ballesteros è il tipo di personaggio capace di mettere in discussione l’intero equilibrio della tenuta: se è davvero fedele a Leocadia, allora il personale è compromesso. Se invece è combattuto tra il suo passato e il presente, La Promessa si arricchirà di una nuova, profonda tensione umana.
Conclusione
In un luogo come La Promessa, dove ogni sorriso può nascondere un tradimento, Ballesteros ha fatto il suo ingresso non solo come maggiordomo, ma come giocatore silenzioso di una partita a scacchi emotiva, con i pezzi più fragili – e più giovani – del castello.
E Curro… è la sua prima mossa.
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