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Nel più recente vortice di caos a La Promessa, Martina de Luján – un tempo vista come una giovane aristocratica vivace ma affascinante – ha finalmente superato un limite che potrebbe essere irreparabile. Il suo nuovo bersaglio? Nientemeno che sua cugina, Catalina, che ha osato attaccare pubblicamente, accusandola senza scrupoli di essere “una cattiva madre”. Ma cosa ha portato a uno scontro così brutale? Scopriamo insieme la discesa di Martina da ereditiera viziata a vera e propria sabotatrice familiare, in quello che potrebbe essere il suo capriccio più distruttivo.

L’arrivo della tempesta viziata

La storia di Martina a La Promessa inizia con una bugia. Fingendo con i genitori di voler andare a Parigi per studiare moda, si dirige invece verso Luján, presentandosi a sorpresa alla tenuta come se fosse una spa di lusso tutta per lei. Non si trattava di una semplice visita, ma di un’installazione permanente, sfidando ogni regola familiare e convenzione sociale. Non era ribellione giovanile, ma una dichiarazione di sovranità da parte di una ragazza cresciuta nel privilegio, abituata a piegare il mondo al suo volere.

Le montagne russe con Curro

Tra le prime vittime emotive di Martina troviamo Curro, un ragazzo sincero e leale che si era innamorato del suo fascino. Quella che sembrava una semplice infatuazione si trasformò ben presto in una montagna russa emotiva. Martina trattava Curro più come un passatempo che come un vero partner, inviando segnali contrastanti e giocando con i suoi sentimenti. Anche quando Curro si mostrava disponibile e vulnerabile, l’affetto di Martina si spegneva e riaccendeva a piacimento. La morte improvvisa del padre, Fernando, divenne poi il pretesto perfetto per abbandonarlo del tutto, lasciandolo con il cuore spezzato mentre lei si distraeva con nuove conquiste.

Alcol, segreti e la legnaia

Ma il romanticismo non era l’unico rifugio di Martina. In un capitolo ancora più oscuro della sua permanenza alla tenuta, iniziò a rifugiarsi nell’alcol, sgattaiolando di notte nella legnaia per bere di nascosto il cognac migliore dello zio, Don Alonso. Queste incursioni segrete non erano solo ribellione: rivelavano un’instabilità profonda, nascosta dietro un’apparenza impeccabile. Solo l’intervento di Curro, che la affrontò e le fece promettere di smettere, riuscì a fermare la spirale. Ma il danno era fatto: la sua immagine di giovane nobile cominciò a cedere, mostrando crepe sempre più profonde.

Bugie, feste e un fidanzamento finto

L’amore e l’alcol non furono però gli unici capricci di Martina. Disse alla famiglia che avrebbe visitato Matilde per confortarla, ma in realtà si unì all’amica Pitita in un tour sfrenato di feste per il nord della Spagna. Brindisi, flirt e balli divennero la sua routine. E il colpo di scena? Ritornò a La Promessa con un nuovo fidanzato, San Jacobo, conosciuto in una di quelle feste. Un fidanzamento improvviso che, se inizialmente sembrava romantico, si rivelò ben presto l’ennesimo vezzo impulsivo: un trofeo da esibire più che un vero amore.

Un’eredità in crisi e un ego che esplode

Nel frattempo, la tenuta affrontava una minaccia concreta: una coalizione di 27 nobili esigeva il taglio dei salari dei braccianti. Catalina si schierò con coraggio a difesa della giustizia e della dignità, ma Martina fece l’impensabile: si schierò con i potenti e sfruttò il suo nuovo 25% di proprietà per contestare la leadership della cugina. Come se non bastasse, l’accusò pubblicamente di essere “una cattiva madre” – un attacco tanto ingiusto quanto crudele.

Un’accusa ipocrita

L’accusa di Martina suonava non solo ironica, ma assolutamente ipocrita. Ricordiamo che Martina:

• Ha mentito ripetutamente ai suoi genitori,

• Ha manipolato le persone per convenienza,

• Ha nascosto una dipendenza dall’alcol,

• Ha trattato i suoi partner come giocattoli,

• Ha finto affetti, promesso impegni e poi voltato le spalle.

E ora, proprio lei osa giudicare Catalina, che con determinazione ha sempre portato sulle spalle la responsabilità della tenuta e della famiglia? L’attacco ha mostrato il lato più velenoso di Martina e ha segnato un punto di non ritorno.

Dietro la maschera della nobiltà

Martina porta il nome de Luján, ma non ne ha ancora guadagnato l’onore. Il suo comportamento è quello di una giovane profondamente immatura, governata da orgoglio, gelosia e instabilità. Cresciuta in una famiglia dove la madre Margarita Yopis la giustificava sempre e il padre Fernando chiudeva gli occhi, era quasi inevitabile che non imparasse mai a essere responsabile.

Ma ora la situazione è cambiata. L’attacco a Catalina non è più solo un capriccio personale: è una minaccia all’intero equilibrio della Promessa. Per cosa? Potere? Vendetta? O solo per soddisfare l’ego di una ragazza che crede che tutto le sia dovuto?

Crescerà mai?

La domanda ora è: Martina maturerà mai? O sarà destinata a diventare il più grande rischio di La Promessa? I suoi capricci, i suoi inganni, le sue crudeltà emotive sono rimasti troppo a lungo impuniti. Ma con la tenuta in pericolo e i suoi legami personali ormai fragili, potrebbe ritrovarsi presto sola. Molto sola.

Mentre gli spettatori assistono a questo nuovo capitolo, una domanda resta sospesa: Martina ha davvero perso il controllo, o ha in serbo un capriccio ancora più pericoloso?

Una cosa è certa: La Promessa non sarà mai più la stessa. E finché Martina de Luján potrà piegare gli eventi a suo piacimento, nessuno – né Curro, né Catalina, né la tenuta stessa – potrà considerarsi al sicuro.

Restate con noi. Il peggio di Martina potrebbe ancora dover arrivare.