Spoiler esteso 

Nel prossimo, esplosivo capitolo de La Promessa, i destini della tenuta verranno stravolti da un ritorno tanto inaspettato quanto devastante: Eugenia, data per morta, rientrerà in scena viva, più forte che mai e con un unico obiettivo: smascherare il vero volto dei suoi carnefici. Ma prima di questa rinascita, la casa de Luján sarà invasa dal dolore, dalla tensione e da una sete di giustizia che brucia come brace sotto la cenere.

Il Dolore di Curro e le Minacce del Duca

Dopo l’addio devastante alla madre adottiva, Curro si troverà a sprofondare in un abisso emotivo. Isolato, umiliato e minacciato, non avrà nemmeno il tempo di piangere. Lisandro, il Duca, coglierà subito l’occasione per calpestare ancora una volta la sua dignità: minaccerà di distruggerlo e, come gesto finale, ordinerà ad Alonso di espellerlo dal palazzo. Curro avrà solo una giornata per raccogliere le sue cose e scomparire.

In un momento di solitudine nella stanza che un tempo apparteneva a Eugenia, Curro sprofonderà nel lutto. Le sue parole – “Sono nato per soffrire” – riecheggeranno nella casa come un presagio. Ma qualcosa cambierà: un’ombra misteriosa nel corridoio, una lettera senza nome lasciata sotto una finestra spalancata e un messaggio scritto con una calligrafia familiare insinueranno il dubbio. “La verità su Eugenia non è quella che credi. Fai attenzione a chi ti sorride adesso”.

Angela: L’Amore che Resta

In mezzo a questo buio, Angela entrerà nella stanza e si siederà accanto a lui. Le sue parole saranno un faro nella notte: “Non sei solo, e non lo sarai mai più”. Ma Curro, ancora intrappolato nella sua ferita d’identità, respingerà il conforto, convinto di essere solo “il bastardo del marchese”, una maledizione per chiunque lo ami.

Angela non arretrerà. Gli confesserà il suo amore, fermamente, con gli occhi lucidi ma la voce risoluta. È un momento di svolta: Curro, pur dilaniato dal dolore, comincia a comprendere di non essere più completamente solo.

La Minaccia di Lisandro

Ma la tregua sarà breve. Lisandro irromperà nella stanza con la sua solita brutalità verbale e fisica. Disprezzerà Eugenia definendola “una pazza che meritava la morte” e accuserà Curro di essere “una piaga nata da un errore”. L’odio che emana è velenoso. Ogni parola sarà un’arma, ogni accusa un veleno. Ma questa volta, Curro non indietreggerà. Affronterà Lisandro con uno sguardo d’acciaio e parole taglienti: “Più cerchi di abbattermi, più gente vedrà la tua vera faccia”.

Angela, tornata in quel momento, difenderà Curro con coraggio, arrivando a minacciare il Duca con un segreto legato a Segovia che potrebbe distruggerlo pubblicamente. Lisandro, colpito, comprenderà che la sua posizione non è più inattaccabile.

La Decisione del Marchese e il Colpo di Scena

Nel frattempo, il Duca correrà ai ripari. In una conversazione segreta con Alonso, lo ricatterà con documenti compromettenti sui Luján per ottenere l’espulsione definitiva di Curro. Alonso, visibilmente combattuto, sarà costretto a piegarsi. Curro verrà convocato nella biblioteca. “È temporaneo”, dirà Alonso. “Solo finché le acque non si calmano”. Ma per Curro, è un tradimento definitivo.

Proprio quando l’ordine di espulsione sembra definitivo, accade l’impossibile.

Un suono di bastone sul marmo interrompe la scena. Tutti si voltano. Sulla soglia appare Eugenia, in piedi, vestita di nero, viva. Il silenzio esplode come un tuono. “Spero di non stare interrompendo qualcosa di importante,” dirà con voce ferma. Lisandro sbianca. Curro sussurra “Mamma” come se vedesse un fantasma.

Eugenia non è solo viva: è tornata con le prove. “Avete sepolto una bara, non me. Mi avete creduta morta, ma io sono tornata per dire la verità”. Con accanto Burdina e diverse guardie, avanza come una regina di giustizia: la donna che una volta fu rinchiusa come folle, ora si presenta come colei che rimetterà ordine.

La Giustizia che Avanza

Nel caos che segue, Eugenia proclamerà il cambiamento: “Nessuno sarà più espulso da questo palazzo per essere nato bastardo, ma molti se ne andranno per essere nati crudeli.” L’effetto sarà dirompente. Pia, Angela e Curro si schiereranno al suo fianco.

Nel frattempo, la tensione psicologica accumulata porterà Curro al limite. In cucina, confesserà a Pia di voler vendicarsi con una pistola. Ma Pia, sconvolta, gli ricorderà che la giustizia vera non si conquista con il sangue. La sua fermezza sarà ciò che impedirà a Curro di oltrepassare il limite.

La Profezia della Cappella

Angela, trafelata, porterà a Curro una busta misteriosa. “So cosa ha fatto Lisandro. Non sei solo. Cappella Vecchia. Ore 23. Domani.” Questo biglietto lascerà intendere che qualcuno lo osserva, lo sostiene. E che la verità non è ancora del tutto emersa.

Intanto Lisandro, nella sua ultima mossa disperata, tenterà di distruggere i Luján con un dossier segreto. Ma il suo tempo è agli sgoccioli. Eugenia è tornata. La verità è pronta a esplodere. E la guerra, quella vera, è appena cominciata.

Cosa ne pensate di questo capitolo ad alta tensione de La Promessa? Eugenia riuscirà davvero a smascherare Lisandro? Chi è l’alleato misterioso nella cappella? E Curro, riuscirà a scegliere giustizia anziché vendetta? Scrivete nei commenti.
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