Il giorno del battesimo dei gemelli di Catalina si trasforma da evento solenne a scena del crimine, quando un dettaglio imprevedibile nascosto nel corpo di uno dei neonati svela l’intrigo più oscuro della tenuta. Il castello della famiglia Luján trema, mentre Leocadia e Lorenzo vedono il loro piano diabolico smascherato e distrutto nel peggiore dei modi: sotto gli occhi di tutti.
Un gesto inaspettato riaccende la lucidità di Eugenia
Tutto inizia con Eugenia, da tempo vittima di un lento deterioramento mentale, apparentemente dovuto a disturbi psicologici. Ma qualcosa in lei cambia. Quando tenta di prendere tra le braccia uno dei gemelli durante i preparativi del battesimo, il gesto viene visto come pericoloso. Alonso, preoccupato, le proibisce di partecipare alla cerimonia. La donna cade in un baratro di dolore, convinta che nessuno comprenda la sua sofferenza.
Ma nel momento più buio, Curro, il figlio di Eugenia, scopre una verità scioccante: non è la mente della madre a tradirla, bensì un piano orchestrato nei dettagli da Lorenzo, con la complicità di Leocadia. Creme e oli “rilassanti” applicati quotidianamente sulla pelle di Eugenia contengono sostanze psicotrope capaci di destabilizzarla mentalmente, rendendola facilmente manipolabile.
Il dettaglio nel medaglione e il sospetto che cambia tutto
Il ritrovamento di un medaglione rotto – contenente vecchie foto e impregnato dello stesso profumo delle creme – dà a Curro la certezza: sua madre è una vittima. Frugando tra gli oggetti di Lorenzo, trova un foglio inquietante con dosaggi e nomi. In cima alla lista: Eugenia.
La certezza diventa urgenza quando, rovistando negli archivi della biblioteca, Curro scopre che Lorenzo è già stato segnalato nel passato per esperimenti su donne fragili. La stessa calligrafia, lo stesso modus operandi. Non c’è più tempo: deve agire prima che Lorenzo possa mettere in atto la sua prossima mossa, forse contro i bambini.
L’irruzione durante il battesimo e la rivelazione davanti a tutti
Mentre il battesimo procede nella sala principale del palazzo, con Catalina ed Adriano emozionati accanto all’altare improvvisato, un’atmosfera tesa aleggia nell’aria. Leocadia, dietro Alonso, finge serenità, ma nei suoi occhi si legge l’apprensione. Lorenzo, nell’ombra, osserva i neonati con un’attenzione inquietante, le dita che giocherellano nervosamente con una boccetta nascosta nel taschino.
All’improvviso, le porte si spalancano. Eugenia entra con passo deciso, accompagnata da Curro. Nella mano destra tiene un revolver, ma non punta contro nessuno. Lo tiene basso, a dimostrazione che non è lì per ferire, ma per far emergere la verità. Un mormorio scoppia tra gli ospiti. Il panico sfiora l’aria.
Alonso si frappone tra Eugenia e i bambini, mentre Leocadia impallidisce. Ma è la voce spezzata di Eugenia a fermare tutto:
“Non sono pazza… sono stata avvelenata da chi vive sotto questo tetto. E la prova… è qui.”
Con una delicatezza sorprendente, Eugenia si avvicina alla culla e solleva una piccola croce ricamata sull’abito del piccolo Andrés. Tirandola via, rivela un minuscolo simbolo inciso nel metallo – un simbolo che coincide esattamente con quello trovato da Curro nei flaconi di Lorenzo. Un marchio di identificazione, usato nei suoi esperimenti.
Il sacerdote interrompe la cerimonia. Il silenzio è tombale.
Il crollo di Leocadia e Lorenzo: incastrati
Curro mostra ai presenti il foglio con i dosaggi. Le parole scritte a mano, il nome di Eugenia, i dettagli delle somministrazioni. Tutto coincide. Leocadia tenta di difendersi, ma le sue parole sono deboli, piene di contraddizioni. Lorenzo, colto di sorpresa, prova a fuggire. Ma le guardie della tenuta, avvertite da Curro prima dell’irruzione, lo fermano sull’uscio.
Un attimo dopo, Catalina si avvicina a Eugenia, visibilmente scossa. “Perché non ci hai detto nulla prima?” le chiede. Ma Eugenia, con un filo di voce, risponde:
“Non ricordavo… o meglio, non mi lasciavano ricordare.”
La polizia, già contattata in segreto da Alonso dopo i sospetti emersi durante il confronto con Eugenia, arriva nel giro di pochi minuti. Leocadia e Lorenzo vengono arrestati tra gli sguardi attoniti degli ospiti.
La Promessa sotto shock: cosa resta dopo la tempesta?
Il battesimo non viene annullato, ma ripreso ore dopo in forma privata. Catalina, commossa, tiene i bambini tra le braccia mentre Alonso pronuncia un discorso toccante:
“Oggi non solo celebriamo la nascita dei nostri figli, ma anche la rinascita della verità. Nessun inganno può sopravvivere alla luce.”
Eugenia, finalmente serena, assiste da lontano, le mani strette a quelle di Curro. La sua mente inizia lentamente a riacquistare lucidità. Ma dentro di lei qualcosa è cambiato per sempre: ha capito quanto fragile sia la fiducia e quanto forte può diventare una donna che decide di non restare più in silenzio.
Conclusione
Il piano di Leocadia e Lorenzo, costruito nell’ombra per destabilizzare Eugenia e forse impossessarsi del controllo della famiglia, fallisce clamorosamente. Grazie all’intuito di Curro e alla forza di Eugenia, la verità viene a galla in una delle scene più drammatiche de La Promessa. La tenuta non sarà mai più la stessa… ma ora, almeno, è libera dai suoi demoni più nascosti.