Sotto il sole cocente del mezzogiorno, Lope decide di giocarsi tutto in una delle missioni più pericolose che abbia mai intrapreso a La Promessa. La storia si tinge di tensione, mistero e rivelazioni sconvolgenti quando il giovane si introduce nei luoghi più segreti del palazzo dei duchi de Carril. Una missione clandestina, guidata da una promessa fatta in silenzio e dal ricordo bruciante di Jana, la cui verità sulla sua morte sembra essere stata insabbiata.
Con la camicia inzuppata di sudore e il cuore che batte come un tamburo di guerra, Lope si muove furtivamente tra siepi, ombre e angoli nascosti, ben consapevole che ogni minimo errore potrebbe costargli la vita. Non è armato. Ha solo la determinazione, la paura e la speranza che Vera — la giovane domestica che lavora nel settore dei servizi — abbia ancora la copia della chiave che apre l’ingresso del sotterraneo più misterioso della tenuta. Una chiave proibita, che nasconde molto più che vecchie mura e polvere: cela verità in grado di far crollare l’intero palazzo.
Lope osserva da ore, nascosto nella boscaglia, analizzando ogni movimento dei guardiani, memorizzando i loro orari, tracciando percorsi sicuri. Aspetta il momento giusto, quello in cui la sorveglianza si abbassa. E finalmente arriva: un cambio turno, una distrazione al cancello principale. È il segnale. Senza pensarci due volte, parte a correre, incollato ai muri, usando ogni angolo buio come alleato.
Attraversa il giardino laterale, un tempo perfetto per essere ammirato, oggi terreno scoperto e pericoloso. Il respiro gli manca, i muscoli tremano, ma niente lo ferma. Deve raggiungere Vera. E la trova: sola, sotto un porticato di pietra, intenta a spazzare con gesti meccanici. La chiama sottovoce, un sussurro carico di urgenza che lacera il silenzio. Vera si volta, spaventata. Il suo volto esprime prima paura, poi riconoscimento, infine incredulità. Lope, lì davanti a lei, sudato, tremante, le chiede aiuto. Di nuovo.
La tensione tra loro è palpabile. Vera non ha dimenticato cosa ha rischiato l’ultima volta che lo ha aiutato. Il suo posto, la sua reputazione. È furiosa e spaventata. Ma Lope, consapevole del prezzo che entrambi stanno per pagare, parla con il cuore. Non può più aspettare. Ha sentito voci. Voci su documenti falsi, gioielli nascosti e… veleno. Jana non è morta per caso, qualcuno l’ha avvelenata. E nel sotterraneo si trova la prova.
Dopo un lungo momento di esitazione, Vera si arrende. Gli porge la chiave proibita, ma lo avverte: se verrà scoperto, sarà solo. Nessuno potrà salvarlo. Nemmeno lei.
Lope si dirige verso una cantina abbandonata, l’ingresso nascosto che conduce al sotterraneo. Ogni passo è un tuffo nel buio, nel silenzio più assoluto. Intorno a lui, odore di muffa, ragnatele, pareti umide e fredde. Ma ciò che scopre è ben più inquietante: documenti che provano la falsificazione di identità, gioielli legati a tangenti, e soprattutto un flacone con la scritta belladonna, il veleno usato contro Jana.
Resta impietrito. Quelle prove sono schiaccianti. Jana è stata avvelenata in modo deliberato. Tutto è stato nascosto lì, nel silenzio e nell’oscurità, coperto dai potenti. Ma proprio mentre raccoglie i documenti, un rumore proveniente da sopra lo blocca: qualcuno è entrato nella cantina.
Non è solo.
Deve scegliere: fuggire ora e salvarsi o rimanere e ottenere tutto ciò che gli serve per denunciare l’accaduto. Con il cuore che minaccia di scoppiare, sceglie la seconda opzione. Si nasconde dietro delle casse, trattiene il respiro. I passi si avvicinano, la tensione è insostenibile. Fuori, il sole brilla ancora, ma per Lope la tenebra è ormai totale.
Nel frattempo, in superficie, Vera fa di tutto per guadagnargli tempo. Depista i colleghi, mente, si muove con cautela. Sa che, da questo momento, nulla sarà più come prima. Hanno superato il limite.
Quando finalmente Lope riesce a uscire, è stremato. Sporco, impolverato e tremante, riesce a fuggire da una botola laterale. Ma dentro di sé sente un fuoco nuovo: determinazione. Ora ha la verità. Le prove che potrebbero abbattere un impero costruito sulle menzogne. Ma sa anche che da ora in poi sarà braccato. Sanno che qualcuno ha violato il sotterraneo. E prima o poi, scopriranno che è stato lui.
L’episodio si chiude con Lope nascosto in una capanna nel bosco. Su un tavolo consunto, stende le prove: lettere falsificate, un anello, il flacone del veleno. Fissa una delle lettere con lo stemma della Casa de Carril e sussurra: “Jana, questo è per te. Nessuno mi fermerà finché la verità non verrà a galla.”
Inizia così una nuova fase nella saga di La Promessa, dove il pericolo cresce, i segreti vengono alla luce e ogni passo può costare tutto. Perché nei corridoi più bui del palazzo, la giustizia ha appena iniziato a risvegliarsi… e tutto grazie a una chiave proibita.