L’episodio che andrà in onda lunedì 30 giugno sarà tra i più drammatici e intensi dell’intera serie. I protagonisti affrontano dolore, paura, rivelazioni e colpi di scena che terranno gli spettatori con il fiato sospeso fino all’ultimo istante. Al centro della puntata, il disperato tentativo di Reyyan di porre fine alla sua vita convinta della morte di Miran… ma proprio quando tutto sembra perduto, accade l’impensabile.
La puntata si apre con Azizé chiusa nella sua stanza, devastata dai sensi di colpa. La donna si accusa amaramente per aver trasformato Miran in un’arma della vendetta. In parallelo, Reyyan si reca sull’altalena, un luogo carico di ricordi, e si abbandona ai pensieri del passato, ricordando la prima volta che Miran la portò lì. In un’altra parte, gli sciamani praticano un rituale, mentre Miran, ferito ma vivo, sogna Reyyan vicino a una cascata. La visione è dolce ma struggente: lei si allontana, e lui la rincorre. È proprio questo sogno a risvegliarlo dal torpore.
Nel frattempo Firat, convinto che Miran sia morto, chiama Azat chiedendogli di trovare Reyyan prima che faccia qualcosa di terribile. Miran, però, si è già ripreso e, senza dire nulla, prende la macchina e fugge. La sua unica speranza è arrivare in tempo.
Reyyan, nel frattempo, è travolta dalla disperazione. Sull’altalena, pronuncia parole struggenti: se Miran non c’è più, allora nemmeno lei vuole vivere. Proprio mentre si lascia andare e le corde scivolano dalle sue mani, una presa forte la afferra: è Miran. È vivo. Lei lo guarda incredula, poi si getta tra le sue braccia piangendo. Entrambi confessano che la paura di perdere l’altro li ha quasi distrutti.
Intanto, Hazar affronta Chihan in una discussione accesa. Scopriamo che Chihan ha agito contro Miran perché convinto da una lettera e dalla confessione del padre che fosse stato lui a uccidere Mehmet. Tuttavia Hazar mette in dubbio tutto e si mostra profondamente turbato. Le tensioni familiari non fanno che aumentare.
Azizé, da parte sua, riceve una misteriosa visita da una donna in nero che conferma i suoi sospetti: la minaccia contro Shukran ha funzionato, e ora la donna si è rifugiata alla villa. Azizé è combattuta: da un lato vorrebbe proteggere Miran, dall’altro non vuole abbandonare la promessa fatta sulla tomba di suo figlio.
Nel frattempo, Aslan incontra sua nonna Azizé. Chiede spiegazioni sui suoi piani e la coinvolgente trama di vendetta. Aslan le propone un compromesso: dimenticherà tutto in cambio di Reyyan. Ma Azizé gli risponde che l’amore non si può pretendere né negoziare. Lui insiste, ma lei sembra determinata a porre fine alle sue pretese.
Poco dopo, Hazar e Chihan tornano a casa. Non trovando Reyyan, Hazar si dispera… ma proprio in quel momento, Reyyan fa ritorno con Miran. Le reazioni sono contrastanti: Chihan li minaccia, Reyyan lo fronteggia. Davanti a tutti, Reyyan afferma che non ha mai divorziato da Miran e che ora partiranno insieme. Nessuno potrà più decidere per lei.
Azat, in un gesto di riconciliazione, aiuta Miran a caricare i bagagli e lo ringrazia per averlo salvato tempo prima. I due si dichiarano pari. Intanto, Gonul è disperata, sale sul tetto dell’hotel e medita il suicidio. È stanca dell’odio e del dolore. Azat la raggiunge e tenta di salvarla, ricordandole che la vita offre seconde possibilità. Dopo un confronto toccante, Gonul sembra ritrovare un po’ di speranza.
Successivamente, Miran si reca da Aslan e lo affronta. Lo accusa di aver manipolato Reyyan e lo minaccia con una pistola. Ma non spara: la pistola è scarica. Miran propone allora una tregua e un’alleanza per scoprire la verità. Aslan accetta, ma nasconde le sue reali intenzioni: vuole conquistare Reyyan.
Alla villa, Reyyan accompagna Miran nella loro stanza, mentre fuori le trame si infittiscono. Sultana, madre di Gonul e zia di Aslan, si oppone fermamente ai piani della nonna e vuole proteggere i suoi figli dal ciclo infinito della vendetta. Gonul confessa a Miran che non ha mai voluto divorziare da lui, ma che fu costretta dalla nonna. Miran, toccato dalle sue parole, la perdona e la sprona a perdonarsi e a ricominciare.
Nel frattempo, Miran regala a Reyyan un pezzo di terra tra gli ulivi, un luogo dove costruire insieme una nuova vita. Vuole che lei viva tra i fiori, non tra le pietre della vendetta. Reyyan, commossa, accetta.
Hazar trova una vecchia registrazione: la voce di Dilsha, incinta, racconta a un’amica le minacce ricevute da Azizé. La voce rivela una verità sconvolgente: Miran è figlio di Hazar. La scoperta potrebbe cambiare tutto.
Il finale dell’episodio lascia con il fiato sospeso. Aslan, deciso a non cedere Reyyan, viene tradito da Azizé che ordina ai suoi uomini di rinchiuderlo. È convinta che solo così potrà completare la sua vendetta. Firat, deluso da Azizé, le comunica che le consegnerà ogni proprietà, rompendo definitivamente ogni legame. Anche la lealtà di Esma viene messa in discussione, lasciando Firat amareggiato.
L’episodio si chiude con molti personaggi che prendono decisioni drastiche: Reyyan e Miran vogliono iniziare una nuova vita; Gonul sceglie di vivere; Firat rompe con il passato; e Hazar è sul punto di scoprire la verità sul figlio che credeva perduto.