Nella tenuta de La Promessa, la notte è silenziosa, ma carica di presagi oscuri. Le stelle vegliano su una trama di inganni, manipolazioni e vendette che sta per raggiungere il suo apice. Eugenia, ritenuta ormai fragile e instabile da tutti, si ritrova al centro di un piano malefico architettato da due menti contorte: Lorenzo, suo marito, e Leocadia, la fredda e calcolatrice matriarca. Ma ciò che nessuno sospetta è che Eugenia ha aperto gli occhi. Letteralmente.
Determinato a portarla alla follia definitiva, Lorenzo si introduce di notte nella stanza della moglie con un rituale inquietante: le massaggia le tempie con un unguento speciale, frutto di una ricetta tossica affidatagli da Leocadia. L’obiettivo? Annientare del tutto la lucidità mentale di Eugenia prima del battesimo dei gemelli di Catalina, facendo sì che davanti a tutti lei dia in escandescenze, per essere così dichiarata ufficialmente folle e rinchiusa per sempre. Un piano crudele, freddo, studiato nei minimi dettagli. Ma Lorenzo non sa di essere lui, in realtà, il burattino sul filo.
Eugenia, che da tempo finge un’apatia senza via d’uscita, è in realtà lucida. Ha intuito i giochi oscuri dei due e ha deciso di non subire più. Finge di dormire, si lascia manipolare, ma al momento giusto, quando Lorenzo sta per lasciare la stanza, gli parla con voce ferma. Lui si gira. Sbianca. Capisce: lei sa tutto.
È l’inizio del contrattacco.
Da qui in avanti, l’episodio prende una piega drammatica e imprevedibile. Con un colpo di scena dietro l’altro, Eugenia porta avanti un piano raffinato: recita la parte della folle ancora per poco, mentre prepara la sua vendetta con precisione chirurgica. Smaschera Lorenzo non solo davanti a Catalina e Manuel, ma anche di fronte a Burdina, rivelando le sue vere intenzioni. La sua recita culmina in un momento pubblico scioccante: Eugenia finge di perdere il controllo proprio durante il battesimo, esattamente come desiderava Leocadia, ma con una differenza sostanziale… questa volta è tutto sotto controllo.
Dietro le quinte, è già pronta la trappola. Burdina, con la collaborazione segreta di Pia e Petra, ha osservato e raccolto prove. Le fiale scambiate, le lettere bruciate, i registri medici scomparsi: tutto riconduce a Lorenzo e Leocadia. E proprio nel momento in cui Leocadia crede di aver vinto, convinta che Eugenia verrà allontanata dalla tenuta, è lei invece a trovarsi messa sotto accusa.
Il confronto finale è glaciale. Eugenia, con lo sguardo fermo, rivela in pubblico il contenuto del barattolo che Lorenzo aveva applicato sul suo viso, smascherando l’origine della crema: una sostanza tossica fornita da un farmacista corrotto. La reazione della servitù e dei nobili presenti è devastante. Lorenzo cerca di giustificarsi, ma è ormai troppo tardi: è un uomo finito. La sua espressione si scompone quando Burdina legge ad alta voce la lettera originale scritta da Eugenia al marchese, salvata da Petra all’ultimo momento. La prova decisiva.
Leocadia tenta l’ultima manipolazione, sussurrando che tutto era per un “bene superiore”, ma la verità esplosa nel salone principale è una bomba che non si può più contenere. Catalina, sconvolta, prende le distanze. Manuel guarda la zia con occhi nuovi. Eugenia, pallida ma forte, abbraccia la sua libertà appena riconquistata.
L’episodio si chiude con Lorenzo condotto via dalla tenuta sotto custodia. Leocadia, seppur ancora libera, è ormai sola e screditata. Eugenia, con un lieve sorriso, esce all’aria aperta mentre il vento della notte smette finalmente di sussurrare menzogne.
Un episodio memorabile de La Promessa, dove la vendetta prende la forma della lucidità e la verità, finalmente, viene a galla.